13.

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Oggi è finalmente sabato, ultimo giorno di lavoro, non vedo l'ora.

Come quasi sempre, il mio turno finisce alle 13, ma non tornerò a casa, visto che Harry ha proposto di passarmi a prendere per pranzare insieme.

Ovviamente non potevo rifiutare.

È come se il riccio, ultimamente stia migliorando le mie giornate, mi piace la sua compagnia, dargli fastidio, pranzare insieme, discutere su una serie tv, e chi più ne ha più ne metta.

Quasi non riesco a capire cosa stia cambiando in me, e forse non voglio saperlo, sto bene, quindi non mi pongo ulteriori domande, va semplicemente bene così.

Sono le 12:50 ed Harry arriverà a breve, quindi per occupare il tempo, sciacquo le tazzine sporche per poi metterle nella lavastoviglie.

James non è qui con me oggi, e non pensavo di ammetterlo mai, ma la sua presenza rende le giornate qui dentro molto più piacevoli. Mi manca.

10 minuti dopo, prendo le mie cose e saluto il mio collega, uscendo dalla pasticceria subito dopo. Ed ovviamente, Harry non è in ritardo nemmeno di un minuto.

Entro nella sua auto e "sei puntuale o sto sognando?" domanda facendomi alzare gli occhi al cielo mentre mi allaccio la cintura.

"sono sempre puntuale" mi difendo e lui mi fissa.

"stiamo parlando della stessa persona?" chiede.

"zitto e parti" dico incrociando le braccia al petto e lui ridacchia partendo immediatamente.

"spero tu abbia fame perché ho cucinato delle cose buonissime" dice guardando me poi la strada.

"hai cucinato tu?" domando.

"ovviamente!" afferma.

"vuoi liberarti di me?" chiedo ricevendo un occhiataccia.

Ma sorrido e lo guardo "quindi andiamo a casa tua?"

"pensavo di fare un picnic" risponde.

"sul serio? o mio dio! ti prego si!" dico felice notando immediatamente un sorriso sulle sue labbra.

"quindi qualcosa di buono l'ho fatto" intuisce e mi avvicino lasciandogli un bacio sulla guancia.

"forse" gli sorrido.

Arriviamo in un parco circa 10 minuti dopo, ed io non riesco a smettere di sorridere, mi piace molto l'idea di fare un picnic.

Poggiamo le borse sul prato e poi Harry prende un telo da una di esse, così mi avvicino e lo aiuto a distenderlo sull'erba.

Mi siedo e lui ridacchia nel guardarmi "hai già esaurito le tue energie?" domanda sedendosi di fronte a me.

"un bel pisolino non mi dispiacerebbe" ammetto e lui scuote la testa svuotando le borse.

E la mia attenzione cade proprio sul cibo davanti a me, ha preparato tramezzini, tagliato la frutta a pezzetti e ha fatto anche dei biscotti con gocce di cioccolato.

"se stai provando a conquistarmi, ci stai riuscendo" dico guardandolo e mi sorride.

"non avevo dubbi" risponde porgendomi un tramezzino.

Così iniziamo a mangiare. Nessuno ha mai organizzato un picnic per me, mi sento come un bambino che per natale ha ricevuto un gioco che tanto desiderava.

Accenno un sorriso e Harry si avvicina a me "a cosa pensi?" domanda.

Faccio spallucce e "nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me, so che può sembrare una sciocchezza ma amo i piccoli gesti" ammetto.

Our Meeting Point [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora