7.

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Mi sveglio sentendo un calore quasi familiare contro il mio corpo, mi stropiccio gli occhi e in automatico porto lo sguardo verso sinistra.

Gesto che mi fa accennare un leggero sorriso.

Harry ha la testa poggiata contro la mia spalla e sta letteralmente abbracciando il mio braccio.

So che dovrei smettere di pensare ad Edward, ma è impossibile. Lui faceva lo stesso, ma lo faceva solo se avevamo litigato, e magari ci addormentavamo senza risolvere. Era abituato ad abbracciarmi mentre dormiva.

Mando via quel pensiero dalla mia testa e porto la mia attenzione su Harry, le sue labbra sono socchiuse, e il suo respiro è caldo e tranquillo, sta beatamente dormendo.

La mia attenzione rimane su di lui, è bellissimo, non si può negare, sposto il mio sguardo dal suo viso alle sue braccia, sono piene di tatuaggi, chissà se ognuno di questi ha un significato, mi piacerebbe scoprirlo.

Forse l'alcol sta facendo ancora effetto.

In quel momento, Harry strofina il viso contro il mio braccio, ed apre lentamente gli occhi alzando lo sguardo su di me.

Io gli sorrido e "per caso avevi bisogno d'affetto?" domando.

E solo grazie alla mia domanda, in quel momento, si rende conto che sta abbracciando il mio braccio, ed arrossisce allontanandosi di scatto, facendomi ridacchiare.

"di solito abbraccio un cuscino" si difende stropicciandosi gli occhi ed io continuo a sorridere.

"o semplicemente volevi essere coccolato" ribatto e lui si mette seduto.

"fanculo Louis" borbotta alzandosi dal letto ed io ridacchio, poi cammina verso il bagno, mi fa il dito medio, e chiude la porta a chiave.

Accenno un ultimo sorriso e mi stiracchio, poi mi metto seduto e poggio la schiena contro lo schienale del letto.

Harry esce dal bagno dopo poco, e ritorna sul letto distendendosi accanto a me, "come ti senti?" chiedo mentre lui copre i propri occhi con un braccio.

"ancora ubriaco" risponde facendomi ridacchiare.

"addirittura?" domando e lui annuisce.

"una bella corsetta ti farebbe bene" propongo e lui sposta il braccio per guardarmi.

"vorresti andare a correre dopo aver fatto serata?" chiede.

"perché no?"

"non sembri affatto tipo da corsa" ammette.

"potrei sorprenderti" dico guardandolo e mi sorride.

"allora non vedo l'ora di vederti correre" e si mette seduto.

Quindi, facciamo una doccia veloce, Harry mi ha prestato uno spazzolino nuovo e i vestiti più piccoli che ha nell'armadio, ed una volta pronti entrambi, stiamo seriamente uscendo di casa per andare a correre.

Affianco il riccio e "susu, non sembri per niente attivo" dico iniziando a correre, superandolo un attimo dopo.

"ehi! così non vale" urla appena raggiungendomi.

Arriva accanto a me e "da quando corri così velocemente?" domanda, provando a stare al mio passo.

"al college giocavo a calcio" rispondo sorridendogli.

"ma così sei molto più avvantaggiato!" si lamenta e ridacchio.

"appunto! quindi, chi arriva ultimo all'incrocio che è alla fine della strada, dopo paga la colazione!" dico all'improvviso superandolo.

Our Meeting Point [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora