2.

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Svegliarmi è sempre un trauma, soprattutto se il turno a lavoro inizia alle 7 del mattino.

Mi stropiccio gli occhi e mi metto seduto sul bordo del letto, sbadiglio e mi alzo trascinando il mio corpo in bagno dopo aver preso dei boxer puliti.

È martedì e sono solo le 6.

Porto il mio sguardo sullo specchio davanti a me e quasi mi spavento, ho lottato con qualcuno stanotte? I miei capelli sono tutti arruffati e disordinati.

Stropiccio gli occhi per l'ultima volta e mi sfilo i boxer entrando nella doccia, apro l'acqua calda e la lascio scorrere sul mio corpo.

Nonostante sia estate, odio lavarmi con l'acqua fredda, l'acqua calda mi rilassa e di prima mattina ne ho decisamente bisogno.

Insapono i miei capelli e il corpo, per poi uscire dalla doccia 10 minuti dopo, è mettendo un asciugamano in vita.

Tampono i capelli con un'altro asciugamano, poi lo butto nel cesto dei panni sporchi e mi avvicino al lavello per lavarmi i denti.

Indosso i boxer puliti ed esco definitivamente dal bagno una manciata di minuti dopo.

Vado in cucina e preparo del caffè, prendo dei biscotti e una tazza dal mobile, poi mi siedo su esso, accanto alla macchinetta del caffè.

Mangio alcuni biscotti mentre verso il caffè caldo nella tazza. Non faccio quasi mai colazione fuori, amo la tipica colazione che si fa a casa, e mi piace sedermi sul mobile della cucina, sin da piccolo, mia madre mi rimproverava tutti i giorni per questo.

Finisco di bere il caffè e scendo dal mobile, metto la tazza nella lavastoviglie e torno in camera per vestirmi. Indosso dei semplici jeans neri e una t-shirt bianca, ma preferirei tornare a dormire piuttosto che andare a lavoro.

Alle 6:45 sono fuori casa e cammino per arrivare alla pasticceria, vado sempre a piedi, dista 10, massimo 15 minuti da casa mia, ed amo camminare.

Prendo le sigarette dalla tasca dei jeans e ne metto una tra le labbra per poi accenderla ed iniziare a fumarla.

Le strade a quest'ora sono quasi sempre deserte e a me non dispiace.

Arrivo in pasticceria alle 7 in punto ed entro, trovando con mia grande sorpresa, James dietro al bancone.

"Buongiorno! hai visto? oggi sono puntuale" dice facendomi ridacchiare e lo raggiungo.

"chi ti ha buttato giù dal letto questa mattina?" chiedo.

Lui alza gli occhi al cielo e "mia madre mi ha chiamato alle 6" sputa il rospo ricevendo come risposta una risata da parte mia, lo sapevo.

"non avevo dubbi" sorrido sorpassandolo e vado in cucina, la pasticceria aprirà tra un'ora quindi inizio a preparare tutti i dolci necessari per la colazione.

La mia giornata inizia così, tra croissant e muffin da infornare.

Poi però, la mia routine viene interrotta due ore dopo, quando intravedo il ragazzo di ieri avvicinarsi alla cassa.

E resto ad ammirarlo, i suoi capelli sono corti, ma leggermente mossi, ed oggi indossa una maglia azzurra che fa illuminare i suoi occhi, mi sa che ieri non l'ho guardato abbastanza bene.

"ciao Harry! prendi il solito?" domanda James e il ragazzo gli sorride.

"Buongiorno! si, il solito muffin ai mirtilli grazie" risponde facendo annuire il mio collega, che glielo porge.

"sono 2€" afferma e il riccio infila la mano in tasca poi poggia le monete sul bancone.

"grazie mille e buona giornata!" dice dedicando un ultimo sorriso a James andando via subito dopo.

Our Meeting Point [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora