Ero bloccata, non riuscivo a muovermi, i miei occhi si erano posati con prepotenza sulle due figure a distanza di qualche metro davanti a me.
Di fronte a una fontana si trovava la persona che tanto amavo insieme alla persona che tanto odiavo.
Stavan...
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"Sei un'amica per me, niente di più e niente di meno" disse sorridendo. Il cuore mi si spezzò. _________
"..." restai in silenzio, sforzai un piccolo sorriso e strinsi l'abbraccio aspettando si addormentasse.
Grandi lacrime uscivano dai miei occhi,niente singhiozzi, solo una smorfia di dolore. Dolore mentale.
La sensazione della stretta al cuore mi persuadeva nel cervello. Occhi spenti, vuoti, segnavano il mio stato d'animo. Un vuoto che in pochi avrebbero capito.
"Ma non ti preoccupare T/n. Mikey non è l'unico ragazzo al mondo. Ci sono così tante persone che ti potranno interessare. Lascia andare quel dolore. Lascia andare Mikey." mi ripetevo nella mente.
Facile dirlo. La sensazione di non riuscire a dimenticarlo, era difficile riuscirci. Mi ritornava in mentre ogni minuto, ogni secondo, che passava. La sensazione di lasciarlo da solo, era orribile. Paura di farmi odiare per il gesto. La paura: uno stato emotivo così azzardato.
Tristezza, delusione: un'emozione negativa, un disagio morale. Lasciarlo non era nel mio intento.
Passai la notte in bianco, tra le carezze che donavo al ragazzo stretto alle mie braccia.
Dalla finestra, piano piano, vedevo i primi raggi dell'alba farsi avanti. Tra l'alba e il tramonto avrei preferito palesemente li tramonto. Il tramonto annuncia l'arrivo della distesa di stelle per il cielo, e il pensiero di poter vedere le stelle, mi mandava sempre scariche di energia. Aspettavo sempre con gioia il momento per ammirarle.
Ma a quando pare, ora era il momento di "godersi" lo spettacolo panorama del cielo tinto di rosso e arancione, che lentamente si trasformavano in un pulito e lucente azzurro.
Presi lentamente la mano di Mikey. La mia mano fredda al contatto con la sua calda, mi dava una bellissima sensazione. La strinsi più a me portandola alle mia labbra, lasciandogli un piccolo bacio su essa.
Alzai lo sguardo, guardando il suo volto. Era ancora una dolce figura addormentata, e io sfruttai questo attimo per rinchiudermi tra le sue braccia. Appoggiai la faccia al suo petto, inalando quel dolce odore che lo accomunava. Con il mio aiuto, portai le sue braccia intorno a me, circondando la mia figura. Mi sentivo al sicuro in questo momento. Avvolta dalle sue braccia, accolta nel suo calore.
Tutto però si fermò. Si era svegliato. "T/n...?" "Buongiorno" gli sorrisi spostandomi immediatamente da lui, spingendolo. Mi guardò per un attimo. "Hai gli occhi rossi. Hai dormito?" mi chiese. Lo aveva notato... "Non avevo sonno" risposi ridendo leggermente. Non potevo dirgli di aver pianto, o si sarebbe preoccupato maggiormente.
