ᖇᑌᑎ ᗩᗯᗩY? ❏ ᴍɪᴋᴇʏ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ

❏ᑕᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 8

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"Grazie al cielo!" dissi guardando il cielo ormai tinto di nero.
Quel nero che mi ricordavano tanto gli occhi del biondino.
Che poco fa teneva salda la mano della mia migliore amica.
Mikey.
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Dopo quella breve conversazione avuta con Draken, ci dirigemmo verso le moto raggiungendo Mikey e Ayano che nel mentre stavano parlando allegramente.

"Io porto Aya-chan!" disse Mikey prendendo Ayano per braccio e facendola sedere sul sedile della sua moto.

"Da quando le ha dato quel soprannome?" pensai io.

Si mise anche Mikey, e la ragazza subito si aggrappò al suo corpo stringendolo a sé.

C'ero rimasta un po' male vedendo come la ragazza riuscisse a prendersi ogni cosa desideri.
Però non aveva senso restarci male.

Draken mi passò il casco, mi misi sulla moto e mi aggrappai al ragazzo.

I due ragazzi misero in moto e uno scatto partirono sfrecciando.
Erano veloci, ma nessuno poteva battere la criminalità del mio migliore amico Kazutora.

Loro seguirono le mie indicazioni, tra piccole vie solitarie a grandi strade popolate.
Urlai per farmi sentire, che per colpa del grande rombo da parte delle due grandi moto non riuscivano molto bene a sentire le mie parole sbagliando anche strada.

Adoravo il fatto di avere il vento tra i capelli, un senso di libertà e sollievo.
Riusciva a farmi togliere tutti i prensieri dalla mente, problemi scolastici, di relazione, familiari, oppure anche semplicemente l'essere circondata da altre persone.

Guardai nella direzione degli altri ragazzi, sapevo che quella era la prima volta che Ayano saliva su una moto, infatti potevo intravere il terrore nei suoi occhi.

In poco tempo arrivammo davanti a casa mia.
Scesi dalla moto insieme ad Ayano.

"Grazie per il passaggio!" dissi io guardando i due ragazzi seduti ancora sulle moto.
Ci salutammo, loro se ne andarono mentre noi due entrammo in casa.

Ayano avvisò i suoi che rimarrà a dormire da me.
Appena entrammo in camera lei si lanciò, spiaccicandosi sul mio letto.

"T/N, HAI VISTO?" chiese la corvina alzano lo sguardo verso di me
Io mi sistemai a fianco a lei incrociando le gambe sopra il morbido materasso del letto.

"Cosa?" domandai io.
Sapevo cosa voleva intendere, ma volevo farla parlare un po.

"Intendo di Mikey! Hai visto come mi guardava?" domandò lei sorridente.

"Mi devi forse dire qualcosa?" chiesi con un sopracciglio alzato e un piccolo ghigno sulle labbra per farle notare che avevo capito alla grande quello che voleva dire.

"Non guardarmi così!"
"Non dirmi che ti piace!?"
"NO! Cioè.. forse.." disse lei in imbarazzo mettendo le mani in faccia per coprire quel piccolo rossore.

Ecco, lo sapevo.
Alla fine non ne ero neanche sorpresa.
E pensare che lei si innamorava di ogni ragazzo che le passava davanti.

"Sembra essere diverso dagli altri ragazzi..." disse lei "è più affascinante"

"Bene! Allora ti aiuterò io!" dissi mostrandole un mio lato sicuro anche se nel mio profondo sapevo di non esserne molto convinta.

"Davvero?! Grazie T/n!!!" esclamò lei saltandomi addosso e stringendomi in un fotre abbraccio.

"Dai staccati che ho fame" dissi io cercando di spingerla via dalla sua stretta.
"Portami in braccio!" disse lei

Senza dire niente la presi a mo' di sposa e con molta fatica la sollevai.

"Wooo ce la sto facendo!" dissi io per poi finire con la schiena perfettamente schiacciata al pavimento della stanza e un tonfo a seguire il tutto.

La ritrovai sopra di me ancora aggrappata, alzò lo sguardo e si mire a ridere come una scema seguita da me.

"Aia.. ma quanto pesi?!" dissi io scherzando mentre ridevo e tastavavo la mia schiena dolorante.

"Sei tu quella molle!" disse lei dendo la colpa a me puntando il dito sulla mia figura.

Ci alzammo tutte e due doloranti e ci dirigemmo in cucina per prepararci qualcosa da mettere sotto ai denti.

"Ti va se cucino un cibo italiano?" chiesi io iniziando a prendere già gli ingredientri per cucinare la tipica pasta al sugo.

Dopo aver mangiato, Ayano crollò appena toccato il letto.
"Ma proprio sul mio letto doveva dormire? Eppure le avevo preparato il futon" pensai guardando male Ayano che nel mentre stava dormendo beatamente.

Presi il telefono guardando la prima scritta che mi appariva appena lo accendevo:
01:01
Mhm, dicono che porta fortuna se le ore e i minuti coincidono.
Speriamo bene.

Mi dirigo verso la finestra, aprendola.
Un vento gelido adatto a quell'ora si scontrò su di me provocandomi una poccola scossa di piacere.
Appoggiai i gomiti e chiusi gli occhi godendomi quel fresco vento.

ᴍɪᴋᴇʏ ᴘᴏᴠ.

"Ken-chin, dimmi una cosa"
"Mhm? Cosa c'è?" chiese lui girando il suo sguardo con un'espressione interrogativa.

"Tu credi nelle anime gemelle?"
"Mhm? Da dove viene questa?" disse lui ridendo leggermente con ancora quell'espressione interrogativa.

"Tu rispondi e basta" dissi io continuando a fissare con interesse il profondo cielo blu.
"Beh.. a essere sincero non credo a queste stupidaggini" disse lui con tono calmo.
Girai lo sguardo verso di lui.
"..ma ci spererei.." continuò con un tono basso.

Restammo qualche secondo in silenzio.
"Stai pensando a Emma, non è così?" un piccolo sorriso si formò sulle mie labbra ricordandomi tutte le volte che vedevo Draken fissare Emma con sguardo sognante.
"E-ehh?! Che stai a dire?!" disse lui con un leggero rossore.
"Ma guardati! Sei rosso come un pomodoro! Hahahhahah" risi di gusto per la reazione avuta.

Cominciai a correre ridendo mentre venivo insegiuto da un grande e grosso Draken infuriato e imbarazzato allo stesso tempo.

ɴᴀʀʀᴀᴛᴏʀᴇ ᴘᴏᴠ.

Dopo aver realizzato che il silenzio della notte e quel gelido vento portava a loro e la loro mente nelle profondità delle loro riflessioni, continuando la loro strada ridendo sotto la luna.

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Spazio Autrice

Hey ciao :D
Allora, questo capitolo sinceramente mi fa cagare poi non so voi.
Non avevo idee
Magari qua mi potete dare qualche consiglio perche ne ho bisogno davvero hahahh
Cmq spero vi sia piaciuto lo stesso il capitolo
Ci vediamo ;D
-ᑕʜᴀʀᴠᴏ