❏ᑕᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 13

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Era stata una giornata davvero stancante che avrei sperato dimenticare
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Una luce accecante mi costrinse ad aprire gli occhi, e appena aperti potei notare che la luce proveniente era posizionata proprio sopra di me, come se mi stesse indicando in un luogo buio pesto.
Ebbene sì, attorno non c'era niente, il vuoto, un buio assoluto.

Dei sussurri poi iniziarono a espandersi per la mia mente, sussurri su sussurri che pian piano peggioravano, mandandomi fuori di testa.

Per coprire il fastidio portai le mani alle orecchie schiacciandole contro esse tentando di far smettere il dolore che mi provocava.
La mia faccia era corrucciata dal dolore "Smettetela..." dissi fievolmente portando successivamente le mani sulla testa strofinando e schiacciando prepotentemente.

Non avevo mai vissuto un'ambientazione simile nella mia vita, e non avrei mai voluto sperimentarla per una seconda o addirittura una terza volta.

Mi sembrava seriamente di essere su un palcoscenico, il faro era puntato su di me mentre intorno erano presenti centinaia di persone a guardarmi, giudicarmi, avendo comunque un tono abbastanza basso quanto forzato, che però all'occhio della protagonista, nonché io, era invisibile.

Ricordo bene di aver sentito in passato, dietro alle quinte di uno spettacolo teatrale, l'insegnante che rassicurando le proprie allieve diceva:
"Non dovete avere paura, e neanche l'ansia di essere visti da così tante persone. Guardate avanti e la gente che prima sembrava fissarvi, spariranno in un battito di ciglia. Vi sembrerà di guardare il nulla davanti a voi oltre al palco illuminato. Danzate, pensate solo a voi,chiudete gli occhi se volete, e la sensazione sarà la stessa"

Era forse un segno quello che stavo passando ora? Ero all'oscuro di qualcosa?O forse era tutta una mia paranoia?

Di colpo le voci smisero di sussurrare.
Alzai la testa togliendo le mani sudate dalla mia testa, anch'essa sudata.
"Cosa... sta succedendo..? Dove sono?"
Il buio era ancora presente, circondando l'unica fonte di luce situata sopra di me che mi illuminava.

"T/n" sentì qualcuno chiamarmi, così spontaneamente mi girai di scatto verso la voce.
Ritrovai dietro di me un'altra luce, simile alla mia, ad indicare una persona nel bel mezzo del buio.
Era più distante dal mio ma abbastanza da riuscire a riconoscere facilmente la figura.

Era Ayano.
La stessa persona ad avermi illusa.
Ma per quale motivo lo aveva fatto?

Cominciai ad avvicinarmi a lei, iniziando anche a correre.
Avevo bisogno di risposte, a tutte le domante che mi creavo nei miei momenti di insicurezza.

ᖇᑌᑎ ᗩᗯᗩY? ❏ ᴍɪᴋᴇʏ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora