❏ᑕᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 1

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Era notte fonda e le persone a quell'ora normalmente sarebbero andate a dormire mentre io ero lì, seduta su un sedile qualunque ad aspettare la mia fermata.

I vagoni, le rotaie, i piccoli bisbigli delle persone mi rilassavano.

Mi guardai intorno notando poche persone all'interno di questo mezzo di trasporto che ci stava portando nel posto a noi interessato.
Ognuna di queste persone stava facendo qualcosa:
per esempio una persona tutta bella elegante in giacca e cravatta era seduto nel sedile più avanti del mio intento a scrivere qualche e-mail per qualche posto di lavoro, oppure quel ragazzo seduto all'opposto del mio a parlare al telefono guardando fuori dal finestrino provando in qualche modo a risolvere il problema con la sua ragazza, oppure anche quella coppia di anziani felici ma allo stesso tempo stanchi che cercano un nuovo luogo per passare le loro vacanze insieme.

Passai il mio sguardo da quelle persone al finestrino poggiando io mento sul palmo della mano in modo da essere più comoda.

Il mio sguardo era perso in quelle scie luminose dei lampioni che per la velocità del treno sfrecciavano come se non ci fosse un domani.

Stavo lì in silenzio, come ogni giorno dopotutto, non essendo una ragazza rumorosa spesso passo la maggior parte del mio tempo da sola.

A interrompere i miei pensieri fu quella voce meccanica dell'autoparlante che annunciava la mia fermata.
Mi alzai dal sedile dirigendomi verso la porta mezza addormentata dopo aver preso le valigie.

Appena le porte si aprirono io uscii stanca lasciando alle spalle quelle poche persone che erano ad attendere con calma la loro destinazione.

C'era un leggero vento che fece alzare di poco i miei capelli.

Vidi delle persone entrare a passo spedito nel treno dove poco da ero un componente pure io.
Altre persone aspettavano il prossimo treno mentre una persona in particolare attirò la mia attenzione, era ferma come se stette aspettando qualcuno.
Quella persona, che per tutto questo tempo stavo fissando, mi notò.
Un passo, poi due e al terzo iniziò a correre verso di me.
Mi spaventai leggermente a quella scena, indietreggiai di qualche passo ma quella persona sconosciuta mi saltò addosso facendo cadere entrambi.

" Mi sei mancataaa!!! " disse il ragazzo stringendomi in un forte abbraccio.

Solo in quel momento riconobbi il ragazzo.
" Kazu.. mi stai schiacciando.. " dissi con fatica per via per peso

" Oh.. scusa haha " disse il ragazzo alzandosi porgendomi una mano e mostrandomi un grande sorriso a 32 denti.
Sorrisi anche io e grazie all'aiuto del ragazzo riuscii ad alzarmi.

D'istinto lo abbracciai per una seconda volta e con occhi lucidi dissi " Mi sei mancato anche tu... " per poi stringerlo ancora più a me, lui ricambiò subito la stretta sorridendo.

Kazutora Hanemiya, un ragazzo di 15 anni, non che il mio migliore amico.
Ci conosciamo da quando eravamo dei ragazzini delle elementari, stessa scuola ma classe diversa.
Ci siamo conosciuti in un parchetto, difendendomi da quelli che mi prendevano in giro..
È stato il mio primo vero amico e le solo grata per tutto questo.

Stavamo parlando del più e del meno mentre mi accompagnava alla nuova casa affittata.

" Sei cambiato un sacco! " dissi sorpresa guardandolo dalla testa ai piedi.

" In questi due anni sono successe tante cose... " disse abbassando lo sguardo.

Mi fermai un attimo e lui notandolo si fermo a sua volta, mi avvicinai prendendogli il viso tra le mani e guardarlo dritto negli occhi.

" Lo so... però non ci pensare adesso, ok? " dissi cercando di rassicurarlo sorridendogli dolcemente.
Lui annuii. Si creò un silenzio rilassante, l'unico suono che si udiva in questo momento erano i nostri passi contro il cemento.

Fortunatamente dopo aver lasciato la stazione, un leggero venticello rese la temperatura ancora più confortevole.

Alzai lo sguardo e notai qiesto immenso parcheggio vuoto con solo poche macchine e dei taxi in attesa di qualche cliente.

Il parcheggio era ben illuminato, forse anche troppo per i pochi lampioni che c'erano.
Mi girai e rimasi affascinata dalla bellezza di quella stazione.

" Wow... " ero rimasta incantata
" Eh già. Di notte è sempre uno spettacolo " disse lui guardando nella mia stessa direzione.

Stavamo camminado nelle piccole stradine che si trovavano lì a dirigerci verso alla mia casa immezzo a quelle centinaia che non volevano smettete.
Guardai in avanti, ce n'erano altre e altre chissà fino a dove finiranno.
Eccola la mia.
Era piccola adatta per una o due persone, di un rosso spento come se non volesse attirare l'attenzione.
Era quella giusta per me.

Invitai anche Kazutora dentro.
Appena entrata si poteva sentire questo odore che tanto amavo di casa vecchia e famiglia nonostante però non c'era nessuno.
Alcuni mobili c'erano già, probabilmente la persona che era stata qua ci aveva lasciato qualche pensierino oppure lo ha lasciato perché non ne aveva più bisogno.
Chi lo sa.
" Ma che carinaa! " stavo correndo per tutta la casa esplorando tutte le stanze che si ritrovavano.

Kazutora a quella scena sorridette leggermente per poi buttarsi a peso morto sul divano che era poco più avanti a sinistra dell'entrata addormentandosi.

Mi avvicinai al mio zaino buttato per terra per poi tirare fuori una leggera coperta con l'intento di coprire Kazutora oramai già nel mondo dei sogni.

" Deve essere molto stanco heh " dissi mettemdomi affianco a lui e addormentandomici pure io.

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Spazio Autrice

Hey ciao ragazzx :D
Questa è la mia prima storia quindi sono ancora inesperta :')
Però farò del mio meglio!
Faccio cagare nella grammatica quindi vi prego di sopportarmi hahahah
Vabbè se vi è piaciuta la storia ne sono felice :DDD
Spero seguirete fino alla fine la mia storia <3
-ᑕʜᴀʀᴠᴏ

ᖇᑌᑎ ᗩᗯᗩY? ❏ ᴍɪᴋᴇʏ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora