capitolo 1 - l'incontro

583 19 0
                                    

Haruki Yoshida è un ragazzo moro, dagli occhi verdi, di 18 anni che aspira ad essere un futuro professore, nella sua vita è stato continuamente scoraggiato perché tutti (e per tutti si intende professori, genitori, amici e parenti) hanno sempre pensato che lui non fosse adatto a questo lavoro e non avesse abbastanza pazienza per gestire dei ragazzi in prenda a non fare nulla dalla mattina alla sera; però Haruki è più che sicuro che un giorno ce la farà a prendere la sua meritata laurea, sa bene quello che vuole e niente e nessuno riuscirà a smuoverlo dalle sue intenzioni. Da come si sarà intuito è un ragazzo molto sicuro di sé, determinato e che non si fa (più) mettere i piedi in testa. Eh già... non più, avete letto bene... purtroppo Haruki ha passato davvero dei brutti anni durante le superiori, essendo da sempre stato preso in giro per il semplice fatto che sia gay, gli adolescenti a volte possono essere veramente bigotti e insensibili, ma ormai Haruki l'aveva superato, anche se gli capita ancora di sognare certi avvenimenti successi in passato ma cerca sempre di distrarsi il giorno facendo continue attività che gli stimolino il cervello, per esempio suonare la chitarra, leggere o sentire musica ininterrottamente. Sta bene, non si può di certo lamentare ora come ora, perché finalmente i suoi genitori hanno iniziato a supportarlo nelle sue scelte, la sua migliore amica Mayuko Ishii sta realizzando il suo sogno di diventare cantante e infatti è entrata a far parte di una band che piano piano sta spopolando in tutta Kyoto, non potrebbe essere più fiero di lei. 

Finalmente arrivò il fatidico giorno! Il suo primo giorno di università. Sarebbero cambiate tante cose, prima di tutto Haruki non avrebbe avuto i suoi genitori accanto dalla mattina alla sera come è sempre stato abituato (essendo figlio unico riceveva il 100% delle loro attenzioni); non avrebbe visto per molto tempo Mayuko e infine avrebbe dovuto condividere la stanza con un perfetto sconosciuto che non aveva mai visto prima in vita sua, l'idea lo terrorizza un po', perché ha paura che anche lui possa essere un omofobo come i suoi vecchi compagni delle superiori, ma cercò di essere il più positivo possibile eliminando questa possibilità.

Finalmente arrivò, Haruki non può negare a sé stesso che sta morendo dall'ansia di conoscere con chi dovrà passare tutti questi mesi e con chi dovrà dovrà praticamente condividere la stanza quindi decise di affrettare il passo e di chiedere il numero della sua stanza. La numero 203. Haruki salì di corsa le scale finché non vide che la porta della stanza 203 era già stata aperta da qualcun altro quindi intuì subito che il suo compagno di stanza era già dentro, si fece forza ed aprì la porta che fino a un secondo prima era rimasta socchiusa. Appena l'aprì vide un ragazzo con i capelli arruffati, biondi, dagli occhi azzurri che lo fissava da sopra uno dei due letti, all'inizio rimasero entrambi in silenzio, però subito dopo il biondo si alzò dal letto, andò davanti Haruki e con un inchino disse <<Piacere di conoscerti, mi chiamo Kenichi Kimura, ma puoi anche chiamarmi Kenichi, sono del secondo anno, tu come ti chiami?>> chiese sfoggiando il suo sorriso migliore. Haruki divenne rosso perché lui inizialmente è molto chiuso con le persone e vedere quest'aria così allegra ed espansiva da parte sua lo imbarazzò un po', ma non esitò a rispondere. <<Piacere, mi chiamo Haruki Yoshida, sono del primo anno>> disse inchinandosi a sua volta. <<Bel nome, mi piace un sacco, posso chiamarti Haru-chan? Sai mi ricorda troppo il personaggio di un anime che adoro ahaha>> chiese Kenichi. <<Ah, v-va bene penso, sì perché no>> disse balbettando dall'imbarazzo... nessuno l'aveva mai chiamato in quel modo, al massimo tutti lo chiamavano per cognome, come si suol fare, però non gli dispiaceva essere chiamato in quel modo da lui. Sorrise inavvertitamente e si rese conto che forse doveva evitare di avvicinarsi troppo e Kenichi, perché beh di certo non dà l'impressione di essere gay, infatti gli sembra la persona più etero che abbia mai visto, vedendo l'outfit e il modo in cui si atteggia. <<Grazie Haru-chan! Non è da tutti farsi chiamare per nome da uno sconosciuto, ma so che andremo molto d'accordo io e te! Non mi sembri come gli altri, almeno a primo impatto.>> disse Kenichi. <<Grazie Kimura-san, anche tu non sembri male sinceramente>> disse Haru. <<Ahaha grazie anche a te, che dici ci facciamo un giro dell'università? Così ti spiego un po' dove trovare le aule>> disse Kenichi. <<Si, te ne sarei grato!>> disse Haru sfoggiando un sorriso a 32 denti. 

Can't Remember to Forget You - YAOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora