capitolo 2 - stanza 203

350 20 2
                                    

Kenichi e Haru uscirono dalla stanza e si incamminarono verso le aule dell'università. Mentre camminavano Haru si era reso conto della loro differenza di altezza e questa cosa lo metteva un po' in soggezione; Kenichi era il solito ragazzo alto, bello ed estroverso che stava simpatico a tutti, se ne rese conto perché ogni 2 minuti c'era qualcuno che lo salutava in giro per l'università e questo imbarazzava un po' Haru perché sembrava l'unico a non conoscere nessuno lì. Kenichi parlò per tutto il tragitto, quel ragazzo non si zittiva neanche un secondo, aveva sempre qualcosa da dire, ma questa cosa non dispiaceva troppo ad Haru, visto che lui non sapeva mai cosa dire a causa della sua timidezza, questo lato di Kenichi lo faceva sentire a suo agio dopotutto. 

<<Ok Haru-chan, abbiamo visto tutte le aule che frequenterai quest'anno, che dici, ti piace qui?>> chiese Kenichi sorridendo al moro. <<Sì, sembrano anche tutti abbastanza gentili, anche se... effettivamente non conosco nessuno>> disse Haru. <<Davvero?? Nessuno? Da dove vieni?>> chiese Kenichi un po' perplesso. <<Beh io sarei nato in Italia, ho vissuto lì solo 4 anni della mia vita sfortunatamente, a causa del lavoro di mio padre che l'ha costretto a trasferirsi in Giappone. Lui è italiano e mia madre è giapponese, quindi siamo stati abbastanza fortunati che i miei nonni (genitori di mia madre) ci abbiano ospitato per un anno intero prima che riuscissimo a comprare casa solo per noi tre.>> disse Haru con un sorriso sul volto. Kenichi era contento stesse parlando anche Haru, visto che aveva parlato solo lui per il resto della visita nell'università. <<Oh ehm- scusami non penso ti interessasse tutta questa faccenda>> disse Haru arrossendo. <<No no, al contrario, fallo più spesso>> disse Kenichi sorridendogli. Haru arrossì ancora di più, non riusciva a toglierli gli occhi di dosso, emanava un aurea così rilassante che quasi gli veniva da sbadigliare... doveva sentirsi davvero a suo agio accanto a Kenichi. Subito distolse lo sguardo dal biondo per evitare di dare troppo nell'occhio, di certo non doveva scoprire il suo orientamento sessuale, sennò si comporterebbe in modo completamente diverso con lui, di questo Haru ne è certo. <<Hey Haru-chan>> disse Kenichi. <<Sì? Kimura-san>> rispose Haru. <<Vuoi conoscere i miei amici?>> gli chiese il biondo sorridendo. <<Ah-ehm-sì?>> disse Haru dubbioso. <<Sicuro? Se vuoi stavolta lasciamo stare se ti crea disagio... sai mi sono accorto della tua timidezza e dei tuoi gesti così delicati, sei davvero un tipo molto riservato, quindi non farti scrupoli a dirmi di no quando non vuoi fare qualcosa, ok?>> disse Kenichi serio. <<S-Sì, scusami, ti dirò no quando non mi andrà di fare qualcosa in futuro, p-promesso>> disse Haru abbassando la testa. <<Hey Haru-chan non c'è bisogno di scusarsi! A me piaci così come sei, non devi essere uguale a me sai? Ahahaha>> disse Kenichi con un sorriso sul volto. <<G-grazie>> disse Haru arrossendo nuovamente. Non riusciva a togliersi le quelle parole dalla testa... A me piaci.

<<Torniamo in stanza dai, almeno parliamo un po' tranquilli senza nessuno che ci disturbi>> disse Kenichi. <<Va bene, grazie!>> disse Haru accennando un sorriso. Si sentiva veramente capito da qualcuno, nonostante quel qualcuno fosse un ragazzo conosciuto due ore prima nella sua università. 

Stanza 203. Haru e Kenichi arrivarono e per prima cosa assegnarono i letti e i turni nel bagno, avendone a disposizione solo uno. Riuscirono a decidere il tutto abbastanza velocemente, quindi Kenichi ne approfittò per mettere un film da vedere prima di dover andare a cena, scelse un film horror, il suo genere preferito... e sfortunatamente il genere che Haru preferiva di meno. <<Haru-chan, che dici ti va bene vedere questo film?>> chiese il biondo. <<A me generalmente non piacciono i film horror, ma per questa volta posso fare un eccezione>> disse Haru. <<Fantastico!>> disse Kenichi sorridendo. Haru vedendo quel sorriso arrossì di colpo. <<Tutto ok?>> chiese Kenichi confuso. <<Si, tutto ok>> rispose il moro. <<Capisco... allora perché ti stai coprendo il viso con le maniche della maglietta? Ahaha>> chiese il biondo. <<Oh ehm, beh, è che- sento un po' freddo in questa stanza>> disse Haru in preda al panico. <<Effettivamente non hai tutti i torti, vieni sul mio letto vicino a me almeno farà meno freddo, che dici?>> chiese Kenichi. E da lì partirono i film mentali per Haru, il quale si rifiutò di mettersi accanto a lui. Sarebbe stato troppo stargli così vicino in un letto così piccolo, infondo si era ripromesso di non farsi venire una cotta per un etero, non voleva di nuovo il cuore a pezzi e di certo non avrebbe mai voluto rovinare una possibile amicizia con Kenichi, che sembrava l'unico a capirlo veramente, nonostante si conoscano da qualche ora.

Il film passò velocemente. Arrivò l'ora di cena. I due ragazzi si precipitarono al piano inferiore per andare a mangiare con tutti gli altri universitari. <<Haru-chan, lì ci sono i miei amici, vuoi venire con me? Non mi va di lasciarti solo>> disse Kenichi. <<Tranquillo, tu vai, me la caverò!>> disse Haru accennandogli un sorriso. <<Va bene, se hai bisogno chiamami, in caso contrario ci vediamo direttamente dopo in camera!>> rispose il biondo sorridendo a sua volta. Kenichi si allontanò dal moro, raggiungendo i suoi amici dall'altra parte della stanza. Era pieno di persone. Tutti sconosciuti per Haru. Dopo aver fatto un bel respiro si decise a sedersi in qualche tavolo vuoto per contemplare le persone intorno a lui, che come lui erano soli nella speranza che qualcuno venisse a parlargli. Haru era così distratto che non si rese conto che una persona si era seduta proprio accanto a lui, decise di girarsi per vederla bene. Ovviamente, non sapeva chi fosse, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe stata la sua salvezza un giorno.

Can't Remember to Forget You - YAOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora