capitolo 4 - il coming out

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Haru indeciso se farlo o meno... esitò. Gli stavano venendo troppe paranoie in quel momento, stava pensando a tutti i possibili scenari (ovviamente quelli più brutti). Quindi decise di evitare di dirglielo e di mettersi a dormire. <<Tranquillo Kimura-san, non intendevo nulla, buonanotte>> disse quasi sottovoce Haru. <<Invece penso proprio di sì, te ne sei uscito così, oltretutto a voce bassa, deve esserci qualcosa, non sono scemo>> disse Kenichi sempre più confuso. A quel punto Haru sospirò, non sapeva cosa fare, da una parte voleva dirglielo perché Kenichi sembrava una persona affidabile, con la testa sulle spalle, sincero e altruista, però dall'altra lo conosceva da veramente poco... era solo quello che lo bloccava nel farlo. 

<<Senti Haru, so a cosa starai pensando... che ci conosciamo solo da oggi e hai paura a confidarti giusto? Capisco perfettamente questa tua preoccupazione, anch'io ce l'avrei al posto tuo, però davvero... qualsiasi cosa sia puoi fidarti di me. So che dire questo non basta perché sono tutti bravi a parole ma posso garantirti che so tenere i segreti, puoi chiedere anche ai miei amici se vuoi.>> disse Kenichi nervoso. Haru non proferì parola, stava ancora riflettendo. <<Però sei tu a scegliere se dirmelo o no, intanto vado in bagno a cambiarmi, quando uscirò, se vuoi, ti ascolterò, qualsiasi cosa sia>> disse Kenichi poco prima di dirigersi verso il bagno. Haru era ancora più confuso di prima, aveva paura... e se improvvisamente Kenichi si comportasse diversamente con lui perché ha paura che il moro possa prendersi una cotta??? E se per sbaglio lo dicesse a qualcuno??? Erano troppi i pensieri nella sua testa, così tanti che se la sentì esplodere. Però Haru ripensò a quello che era successo qualche ora prima con Yuki, con lei aveva fatto praticamente coming out (involontariamente certo, però lo aveva comunque fatto) ed era andata bene, gli aveva addirittura dato il suo numero. Il suo numero... ma certo! Avrebbe potuto chiamarla, tanto erano appena le 23, sicuramente sarà sveglia a quest'ora, come tutti gli altri tra l'altro. 

Haru decise di alzarsi dal suo letto, prese il telefono e velocemente aprì la rubrica e cerco il nome "Yuki". Mentre lo scriveva pensò a quanto fosse bello questo nome e a quanto stesse bene col colore dei suoi capelli, bianchi come la neve, esattamente come il significato del suo nome. Appena Haru sentì che a Yuki stava squillando il telefono gli iniziò a battere forte il cuore, sperava di fare prima di Kenichi, sennò sarebbe stato tutto inutile. Vide la maniglia della porta del bagno muoversi, gli mancò un battito.

Ma poi si accorse che la maniglia era completamente immobile, pensò che era stato tutto frutto della sua immaginazione, meglio così. Dopo pochi secondi Yuki rispose al telefono, Haru fece un sospiro di sollievo. <<Yuki, mi senti?>> chiese il moro sussurrando per non farsi sentire da Kenichi. <<Hey Haruki, sì ti sento che succede?>> chiese a sua volta Yuki. <<Devo chiederti un parere, hai un minuto? Vado abbastanza di fretta>> disse Haru sempre sussurrando. <<Certo, dimmi tutto>> disse Yuki. Così Haru le spiegò tutto il più velocemente possibile senza dimenticare di dire niente di importante. 

<<Haruki, non so se darti un pugno o un calcio domani appena ti vedo, tu quale preferisci?>> chiese Yuki mezza scherzosa mezza infastidita. <<Cosa?>> chiese Haru confuso. <<MA SEI SCEMO O COSA SE NON FAI COMING OUT CON KIMURA-SAN NON ARRIVI ALLA LAUREA, INTESI?>> disse Yuki urlando. A quel punto Haru capì che si era fatto troppe paranoie e addirittura la fujoshi selvatica concordava col fare coming out con Kenichi. Quindi la "ringraziò" e attaccò velocemente per poi sedersi sul suo letto, aspettando di vedere Kenichi uscire, gli batteva il cuore a mille. 

Kenichi uscì dal bagno poco dopo e vedendo Haru con un espressione preoccupata si avvicinò a lui. <<Posso sedermi vicino a te?>> chiese Kenichi guardando il moro sempre più preoccupato. <<S-sì, puoi sederti>> disse Haru balbettando. Il moro fece un bel respiro e si decise a parlare. <<Kimura-san, prima ti ho detto che anch'io sono diverso no? Ecco, non ti ho detto in che senso... ma penso che sia meglio dirtelo perché so che mi sosterresti nonostante ci conosciamo da poco...>> disse Haru esitando. <<Haru, parla, ti sto ascoltando>> disse Kenichi mettendo una mano sul suo ginocchio, aveva uno sguardo preoccupato. <<E-ecco sì, intendo dire che beh, oggi questa cosa l'ho detta anche a una ragazza molto gentile...>> disse Haru. <<Haru, non rigirare il discorso, dillo e basta, in modo secco>> disse Kenichi. <<SONO GAY>> urlò Haru arrossendo. 

Kenichi inizialmente rimase spiazzato non tanto dall'informazione, ma dal modo con cui l'aveva detta. Haru si coprì il viso con le maniche della sua maglietta, come era solito fare nei momenti di imbarazzo. <<Haru, non c'è bisogno di nascondersi, guardami negli occhi>> disse Kenichi in tono calmo. <<Kenichi...>> sussurrò Haru. <<Mi hai chiamato Kenichi o sbaglio?>> chiese il biondo sorridendo. A quel punto Haru arrossì ancora di più. <<Se vuoi chiamarmi per nome a me va più che bene... nessuno mi chiama per nome qui>> disse Kenichi arrossendo a sua volta. Haru lo guardò negli occhi, era sorpreso di quella reazione, visto che temeva il peggio. Appena Kenichi si accorse che Haru aveva sollevato lo sguardo verso di lui non esitò nell'abbracciarlo. <<Sono felice tu me l'abbia detto Haru>> disse Kenichi. Il moro lo riabbracciò a sua volta. <<Grazie a te>> sussurrò Haru, poco prima di scoppiare a piangere dalla felicità.

Can't Remember to Forget You - YAOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora