La mattina seguente Hoshiko arrivò davanti l'entrata dell'università, ma questa volta ad accoglierlo fu solo la sorella, che si affrettò ad abbracciarlo. <<Ciao Yuki, dove sono i ragazzi?>> chiese Hoshiko. <<Beh Hoshi, penso che ieri hai combinato fin troppo guai con loro, direi di lasciarli in pace, tanto oggi è l'ultimo giorno che vieni qui che poi dovremmo tutti studiare per gli esami>> rispose la ragazza. <<Va bene, dopo farò solo un salto a salutarli, qual è la loro camera?>> chiese Hoshiko. <<La numero 203, ma ti prego con tutto il cuore di salutarli E BASTA, non creare altri guai, che il tuo caratteraccio finirà per farci litigare>> chiese Yuki quasi implorando il fratello. <<Ok ok, quanto sei noiosa>> disse sbuffando il rosso. <<Anch'io ti voglio bene <3 >> rispose sorridendo la sorella.
Quella mattina Haru e Kenichi si erano svegliati più tardi del solito, infatti si ritrovarono al piano inferiore poco prima di pranzo, quando tutti erano lì già da ore prima. <<Haru, i miei amici insistono sul fatto di volerti conoscere, che dici dopo pranzo ti va di andarci a parlare? Ovviamente verrò con te>> chiese Kenichi. <<Va bene, ti aspetterò in stanza!>> rispose il moro. <<Grande... allora a dopo, devo parlare un attimo con Yuki, sperando di non vedere il fratello>> disse il biondo per poi dirigersi verso la biblioteca, dove sicuramente avrebbe incontrato l'amica. Infatti si trovava proprio lì, a leggere un libro yaoi. <<Hey Yuki, che leggi?>> chiese Kenichi mentre cercava di sbirciare la copertina. <<Niente niente, lascia stare ahah>> rispose la fujoshi posando il libro nuovamente sullo scaffale da dove l'aveva preso. <<Devi dirmi qualcosa? Ti vedo abbastanza nervoso>> chiese l'amica. <<S-si nota così tanto?>> chiese preoccupato il biondo. <<Beh considerando che stai tremando come una foglia ti dico sì>> rispose Yuki accennandogli un sorriso. <<Sputa l'osso!>> disse la ragazza. <<Sinceramente nemmeno io riesco a capire il mio problema... quando sono con te non sono per niente agitato, anzi! Sono veramente rilassato, però quando sono con Haru inizio a sudare, a volte a tremare e quando lo abbraccio sento il cuore battere così velocemente che sembra mi possa esplodere da un momento all'altro... ogni volta che lo guardo negli occhi sento una sensazione strana allo stomaco che non riesco mai a controllare, non so cosa mi stia prendendo.>> disse tutto d'un fiato Kenichi. La ragazza rimase a bocca aperta, si sarebbe aspettata di tutto, ma di certo non che si dichiarasse in modo così diretto. <<Senti Kenichi, è assolutamente normale quello che provi, si sentono esattamente queste emozioni quando si ha una cotta per->> disse la fujoshi prima di essere interrotta dall'amico. <<UNA EH? IO... una COTTA per un RAGAZZO?>> disse quasi urlando Kenichi (menomale che erano da soli in biblioteca). <<Sì(?) non vedo il problema... anzi>> disse Yuki facendo un ghigno malefico. <<No no Yuki, te non capisci, io sono etero, a me piacciono le ragazze, penso che il problema sia un altro>> disse sconvolto il biondo. <<Senti Kenichi te lo dirò con assoluta calma... MA CI FAI O CI SEI? NO PERCHÉ GUARDA TI TIREREI UN PUGNO IN QUESTO MOMENTO MA VISTO CHE SEI TROPPO SCEMO PER CAPIRE CHE FORSE NON SEI ETERO SARÒ PIÙ GENTILE CON TE QUINDI VUOI CAPIRE O NO CHE SE TI PIACE HARU FORSE NON SEI ETERO????>> blaterò la fujoshi. <<M-ma- com'è possibile che io non l'abbia mai capito? E poi ti ricordo che mi piacciono le ragazze, non posso essere gay>> disse Kenichi. <<Zuccone, chi ti ha detto che sei gay? Lo sai che non esiste solo quello? Se ti piacciono anche le ragazze E anche i ragazzi vuol dire che forse sei bisessuale!>> disse Yuki. Gli occhi di Kenichi si illuminarono, forse tutta quella confusione che aveva in testa era dovuta al fatto che forse.. non voleva accettare di non essere etero. <<Yuki, grazie per avermi ascoltato, mi informerò meglio su questa faccenda e cercherò di capire quello che voglio...>> disse l'amico con le lacrime agli occhi. Yuki pianse disperatamente per ben due motivi: 1) la sua ship poteva ancora avverarsi. 2) aveva aiutato un suo caro amico a capire la sua sessualità.
Arrivò l'ora di pranzo, così Kenichi andò dai suoi amici e Haru salì in camera sua per cambiarsi e darsi una lavata. Yuki in tutto ciò aveva pranzato col fratello a un tavolo a parte, così da non far litigare nessuno. <<Ok fratellone, adesso che abbiamo pranzato possiamo andare in biblioteca, visto che prima non ci sei andato!>> propose la sorella. <<Va bene, tu vai io prima devo andare in bagno, farò veloce>> disse Hoshiko prima di salire le scale del piano superiore. Si ritrovò davanti la stanza 203, decise di bussare. Haru appena aprì la porta della stanza si ritrovò il rosso davanti che gli fece un grande sorriso. <<Haru, che bello vederti! Kimura-chan è qui?>> chiese Hoshiko mentre sbirciava dentro la camera da fuori la porta. <<Kenichi dovrebbe arrivare a breve, se vuoi salutarlo intanto puoi entrare>> disse il moro lasciando spazio all'altro per entrare. Hoshiko si sedette sul letto di Haru, facendo cenno all'altro di sedersi accanto a lui, quest'ultimo imbarazzato (come al solito) si sedette a sua volta. <<Posso chiederti una cosa, Haru?>> disse il rosso. <<Sì, chiedi pure>> rispose Haru. <<Ma te e Kimura-chan state insieme? Perché vedo che è parecchio geloso quando mi avvicino troppo a te>> disse Hoshiko mentre piano piano si avvicinava sempre di più ad Haru. <<N-no! Sai, lui non è gay e non penso proprio starebbe con uno come me anche se lo fosse>> disse il moro. <<Quindi mi stai dicendo che te lo sei?>> chiese Hoshiko con un ghigno sul viso. A quel punto Haru realizzò di essere veramente stupido per aver fatto coming out inavvertitamente per la seconda volta. <<Sono veramente pessimo... non avrei dovuto dirlo, quindi per favore non dirlo a nessuno, solo Yuki e Kenichi lo sanno, oltre alla mia migliore amica che non si trova in questa università>> disse il moro mettendosi una mano sul viso. <<Prometto di non dirlo a nessuno... a una condizione>> disse il rosso sorridendo. <<Cosa? Non ci dovrebbe essere una condizione, qui si parla di rispetto...>> disse Haru con un nodo alla gola. <<Beh peggio per te, lo verranno a sapere tutti qui allora>> disse Hoshiko alzandosi. <<FERMO! Che cosa vuoi?>> chiese il moro disperato alzandosi a sua volta.
<<Cosa voglio? Questo>> disse il rosso girandosi verso Haru. Un secondo dopo le sue labbra erano sulle sue, proprio in quel momento la porta venne aperta da Kenichi che vide i due baciarsi proprio davanti a lui. Era pietrificato, il biondo non capiva se fosse arrabbiato, geloso, confuso, disgustato o... deluso. Pochi secondi dopo Hoshiko smise di baciare Haru che subito si girò verso il compagno di stanza con le lacrime agli occhi; i due si guardarono senza dire nulla mentre il rosso uscì dalla stanza con le mani in tasca e con un ghigno sul viso. I due amici non dissero nulla per un bel po' di minuti, ma poi il silenzio fu rotto da Kenichi che disse <<Mi avevi detto che non ti piaceva>> mentre le lacrime gli scendevano piano piano sul viso.
STAI LEGGENDO
Can't Remember to Forget You - YAOI
RomanceHaruki Yoshida è un ragazzo di 18 anni che ha intenzione di diventare professore e per farlo dovrà frequentare l'Università di Kyoto, in cui incontrerà Kenichi Kimura (nonché suo compagno di stanza), un ragazzo di 19 anni che sta per frequentare il...