ʟ'ɪɴᴠᴇsᴛɪɢᴀᴢɪᴏɴᴇ

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Passarono i minuti, minuti che Barry passava a leggere i fascicoli trovati da Ralph, ogni volta che trovava un nuovo dettaglio lo appuntava sulla sua lavagna, con foto allegate e piccoli fogli con su scritto ciò che serviva, a lavoro praticamente finito gli mancava solo una cosa, come aveva fatto Ralph a capire tutto questo e trovare quel nascondiglio segreto di un'agenzia che per anni non si era fatta trovare? il ragazzo ancora non lo sapeva, e credendo di aver dimenticato qualcosa tornò alla sua scrivania, rileggendo tutto più e più volte in cerca di qualche particolare mancante che non aveva notato, ma più leggeva e più si rendeva conto di una cosa, questa situazione iniziava a puzzare.
Al momento erano le 16:15 a Central City e Barry, era ormai stato preso da questo mistero, tanto che iniziò a parlare da solo a bassavoce

𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : uno dei magazzini, il più grande, è stato trovato in una zona abbandonata pochi giorni dopo la tempesta di forza della velocità, non molto lontana dalla McCulloch Technologies, alcuni edifici sono andati distrutti dai fulmini mentre altri erano sul punto di crollare, Ralph ha scritto nel rapporto che in uno di questi edifici c'era un passaggio segreto tramite botola simile a quello trovato nei laboratori S.T.A.R. nel tunnel dell'acceleratore di particelle...vari agenti della Black Hole sono stati catturati dalla polizia stessa grazie alla soffiata dell'ex investigatore privato Ralph Dibny, quindi lui era già in cerca della Black Hole per qualche motivo, non credo altrimenti che una struttura con un'agenzia del genere possa essere scoperta in questo modo e tenuta nascosta sia alla polizia che al Team Flash, ma c'è ancora qualcosa che non mi torna, e per mia fortuna, so come controllare

il ragazzo prese il suo anello dalla tasca, e senza dire niente al resto del team, almeno per il momento, finchè non aveva delle nuove prove tangibili, uscí correndo dalla finestra della centrale di polizia indossando la sua tuta da Flash, corse fino alla zona indicata fermandosi nel vicolo giusto accanto all'edificio, la sua frenata fece svolazzare qualche giornale e in mano al ragazzo ne capitò uno che nella prima pagina recitava "Black Hole sconfitta, ringraziamo Flash e il suo team per aver salvato la nostra città", il luogo era decisamente, o almeno, apparentemente, abbandonato e in disuso, ma Barry sapeva benissimo non essere del tutto così, scese attraverso un tombino nelle fogne, cercando in lungo e in largo a supervelocità in quella zona un accesso secondario come quello della base sotterranea ai laboratori S.T.A.R., senza alcun risultato, probabilmente stavolta erano stati abbastanza intelligenti da non rifare lo stesso ingresso due volte, non trovando nulla, tornò all'ingresso principale al piano terra del palazzo, aprí la botola e la usò per scendere fino alla base della Black Hole, sembrava essere abbandonata del tutto, ormai non c'era più niente al suo interno, ogni cassetto di ogni scrivania era vuoto, ogni armadietto anche, ogni computer era già stato preso dalla polizia, ma ad un certo punto, Barry osservando la stanza con più attenzione, notò qualcosa di strano, le piastrelle bianche erano uguali e di misura identica ovunque, tranne che in un punto, il ragazzo ci si avvicinò, facendo pressione con le mani su ciascuna di esse fino a quando, una di quelle venne spinta più in profondità, si aprí un passaggio buio lungo quasi un Kilometro, Barry ci corse dentro e si ritrovò alla fine in una stanza più piccola della precedente, all'interno c'era uno specchio, a muro la scritta "McCulloch Technologies", due scrivanie in legno entrambe con dei computer poggiati sopra, delle casse di legno coperte da qualche telo grigio chiaro e una porta blu chiusa, sopra una delle due scrivanie c'era un fascicolo che Barry prese, iniziando a sfogliarlo, dentro c'erano vari nomi di varie persone, Allegra ed Esperanza Garcia, Richard e Penelope Dearbon, Kimiyo Hoshi, Millie Rawlins, Rosalind Dillon, Amunet Black e poi, 4 persone identificate comunemente come Banda della Scala Reale, non fece però in tempo a leggere tutto di tutti, perché pochi secondi dopo aver preso il fascicolo, era scattato un allarme silenzioso che aveva fatto chiudere il passaggio, cosa di cui il ragazzo non si era accorto preso dal fascicolo, ma sapeva di essere nei guai, la sua doveva essere una missione segreta senza che nessuno lo scoprisse, credeva di non avere più alcuna via di scampo quando, mentre si muoveva per la stanza cercando una via di fuga, delle mani argentate uscirono dallo specchio presente nella stanza, tirandolo al suo interno e catapultandolo in un luogo identico al precedente, con una differenza, era tutto specchiato, cosa che Barry notò dalla scritra a muro che si leggeva al contrario, il ragazzo teneva il fascicolo ben stretto nella mano destra, si avvicinò allo specchio confuso, e guardandoci attraverso vide un uomo in giacca azzurra e camicia bianca entrare nella stanza con al suo fianco 4 agenti della Black Hole, già a prima vista quell'uomo gli sembrava familiare ma le sue teorie vennero confermate quando uno degli agenti lo chiamò per nome, o meglio, cognome, ovvero "Carver"

𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : non è possibile che quello sia...
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : Joseph Carver, è proprio lui Flash

sentendo una voce femminile alle sue spalle, Barry si voltò di scatto ritrovandosi una donna con dei pantaloni neri e una camicia turchese, che riconobbe subito, era Eva McCulloch, una famosa scienziata data per morta la sera dell'esplosione dell'acceleratore

𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : Eva McCulloch..è davvero lei? credevo fosse morta un anno fa ormai
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : come un pò tutti qui a Central City immagino, Flash...
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : com'è finita qui? in questo posto?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : non ne sono sicura...ma credo che l'esplosione dell'acceleratore di Wells c'entri qualcosa...
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : sì lo immagino...aspetta tu come sai di me? se sei qui da un anno come sai della mia esistenza?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : attraverso questo specchio ogni tanto vedevo Joseph ascoltare e guardare i notiziari con Flash, a volte insieme a lui c'era uno strano gorilla davvero spaventoso...
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : Grodd, si chiama Grodd, lo ho anche affrontato, fa parecchio male..in ogni caso come mai mi hai salvato?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : non volevo tu diventassi l'ennesima persona dotata di poteri che si trovava la vita stravolta e rovinata a causa di mio marito...ex, marito...
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : che vuoi dire con questo?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : i nomi scritti lí su quel fascicolo, sono tutti nomi di metaumani che Joseph ha già portato dalla sua parte, gliene mancano solo tre, Allegra Garcia, e i signori Dearbon
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : e..gli altri che fine hanno fatto?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : te l'ho detto, sono dalla sua parte, sotto il suo libro paga, ha tentato di portare anche una certa ragazza di ghiaccio ma si è rifiutata
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : Caitlin...come usciamo da qui?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : tu puoi uscire Flash, io no
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : cosa? perché tu no?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : sono ancorata qui in qualche modo, quando l'esplosione mi ha spedita qui deve avermi fatto qualcosa, se metto piede fuori da quello specchio succede questo...

si tirò su le maniche della camicia rivelando delle notevoli bruciature fino ai gomiti, Barry restò a bocca aperta e dopo un sospiro, fece qualche passo verso di lei

𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : non temere, col mio team una volta tornato nel mondo reale troverò il modo di farti uscire da qui in sicurezza, è una promessa questa
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : spero tu riesca a mantenerla Flash...
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : farò tutto il possibile per riuscirci, ma prima di andare avrei una domanda, conosci in qualche modo Sam Scudder?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : no...dovrei..?
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : no...no era solo una mia curiosità, come esco da qui?
𝐄𝚟𝚊 𝐌𝚌𝙲𝚞𝚕𝚕𝚘𝚌𝚑 : trova uno specchio da dove nessuno ti vedrà uscire e passaci attraverso, tengo sempre il passaggio aperto dalla mia parte nella speranza che funzioni...
𝐅𝚕𝚊𝚜𝚑 : grazie, tornerò a riprenderti

Barry annuí alle sue stesse parole e poi corse per tutta la città un paio di volte prima di riuscire a trovare la centrale di polizia, essendo tutto specchiato si confondeva a correre in quel posto, ma per fortuna riuscí a trovarla e a correre attraverso lo specchio del lavandino nel suo laboratorio, essendo più piccolo ci si tuffò dentro con le braccia in avanti, ed atterrò con una capriola, assicuratosi non ci fosse nessuno si tolse velocemente il costume tornando in abiti civili, tornò alla sua scrivania rimettendosi a leggere il fascicolo preso alla McCulloch, sfogliando ancora tra le pagine trovò molti altri nomi, ma quello che gli fece spalancare gli occhi era quello che meno si sarebbe aspettato di leggere

𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : Ralph Dibny...Ralph è un metaumano-

Tʜᴇ Fʟᴀsʜ - sᴇᴀsᴏɴ 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora