𝙄𝙡 𝘽𝙡𝙖𝙘𝙠𝙊𝙪𝙩 - Capitolo 1

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𝘌' 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢, 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦' 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘤𝘢𝘱𝘱𝘢𝘳𝘦 𝘷𝘪𝘢 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘪. 𝘐𝘭 𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘦' 𝘴𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘴𝘰, 𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪 𝘥'𝘢𝘳𝘦𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘢 𝘶𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘑𝘢𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘤𝘢𝘱𝘱𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘶𝘴𝘪. 𝘊𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘴𝘣𝘢𝘳𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘦𝘴𝘵𝘳𝘦: 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘰' 𝘱𝘪𝘦𝘨𝘢𝘳𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘳𝘦.

Mi alzo in piedi davanti all'apertura, mi concentro profondamente piegando la testa leggermente i avanti.

Una gocciolina di sangue esce dalla mia narice sinistra, le sbarre si stanno piegando come se fossero cera.

Finalmente il metallo arriva a potermi permettere di uscire, perciò mi avvicino al muro e mi appendo alla finestra.

Adesso c'è solo più un sottile strato di vetro a separarmi dalla libertà.

Provo a romperlo col pensiero, ma sono stanca.

Dopo un'intera giornata di esperimenti mi stupirei del contrario.

Stringo i denti e piego il braccio prendendo un piccola rincorsa.

Picchio contro il vetro con il gomito, questo si rompe facendomi finire molte schegge addosso.

Alcune si piantano nella pelle e cominciano all'istante a sanguinare.

Mi lamento sospirando dolorosamente, poi mi concentro per calarmi giù dall'apertura.

Faccio molta attenzione a non tagliarmi con i vetri infranti.

Appena fuori dall'edificio un vento fresco arriva sul mio copro accarezzandomi.

È piacevole, faccio un bel respiro.

Salto sull'erba e appena i miei piedi nudi toccano il terreno comincio a correre verso i cancelli del laboratorio.

Sono sicura che mi vedranno e allora sarà stato tutto vano, ma sono pronta a rischiare.

"O scappo e vivo, o mi catturano e muoio." Penso.

Ormai sono pronta a questo.

Arrivo alla rete e faccio un ultimo sforzo sfruttando il mio potere.

Mi alzo in volo per attraversare il mio ostacolo dall'alto e miracolosamente c'è la faccio.

Mi trovo in un bosco, adesso mi resta solo da correre.

                                  ***

Sono da ore che mi faccio avanti tra gli alberi.

Sospiro affannosamente, i vetri nel mio gomito mi fanno male.

Il cielo si sta facendo chiaro.

Gli occhi mi si chiudono da soli per la stanchezza.

"Devo solo resistere ancora un po'..." Penso.

Cammino per ancora molto tempo, finj a quando non vedo la fine del bosco.

Ormai il sole è alto: dev'essere pomeriggio.

Un enorme prato verde si estende su una collina, mi avvio verso la cima.

Appena esco dall'ombra fornita dagli alberi il sole mi brucia la testa.

Mi copro per un attimo con la mano.

Ci sono delle persone molto lontano da me.

Faccio per girarmi e andarmene quando scorgo una persona che conosco.

Undici.


𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲:
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𝗔𝗱𝗶𝗼𝘀!     𝗚𝗮𝗶𝗮<3

I Lᴏᴠᴇ Yᴏᴜ Sᴏ     Wɪʟʟ BʏᴇʀsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora