0- Mi Manchi

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"La mia notte mi soffoca per la tua mancanza. La mia notte palpita d'amore, quello che cerco di arginare, ma che palpita nella penombra, in ogni mia fibra. La mia notte vorrebbe chiamarti, ma non ha voce". (Frida Kahlo)

✫ ✫

Mi manchi.

Due parole, otto lettere.

Era questo quello che avrei voluto sentirmi dire.

Eppure, quando l'avevo rivisto, molto più bello del solito, con le sue gambe lunghe, spalle larghe e i capelli di un nuovo colore, il cuore si era improvvisamente riempito per poi svuotarsi il secondo dopo.
Sembrava appena uscito dalla nuova copertina di Vogue, probabilmente, lo era davvero.
Teneva in mano il mazzo di rose gialle e bianche appena regalate dal suo nuovo fidanzato. L'anello cosparso di diamanti era in bella vista e lui sorrideva, con le mani davanti le labbra, non mostrando a nessuno la felicità di quel momento.

Quante volte gli avevo detto di non nascondere il suo prezioso sorriso? Forse troppe o forse, sono state troppo poche.

Diceva che il matrimonio non faceva per lui, eppure, aveva accettato quella stessa proposta proprio davanti a me.
E lui sapeva, sapeva che me ne stavo lì ad assistere alla commovente scena.
I camerieri e i clienti del ristorante si erano tutti voltati a guardarli, alcuni piangevano, altri applaudivano con quei sorrisi inutili sui loro volti.

Ma poi, come un fulmine a ciel sereno, lui mi aveva guardato e il suo sorriso si era improvvisamente spento. Provocandomi l'ennesimo colpo al cuore, l'ennesima prova ricevuta.
Avrei incassato anche quella.

Non era riuscito a dirmi niente, le sue labbra non si erano mosse di un millimetro e io, me ne stavo nell'abisso di un mare invisibile, in apnea.
Bruciante e impaziente di qualcosa che non sarebbe mai arrivato.

"Non siamo destinati" aveva detto.
Perché non lo eravamo? Cos'era cambiato dopo quella notte a Parigi?

La prima volta che l'avevo visto, avevo il fiato corto e la vista appannata dalla pioggia, ma lui era bellissimo -lo era sempre, in realtà- anche quando non se ne accorgeva.
Come quando al mattino mi diceva di odiarsi così tanto da non voler mostrare al mondo il suo viso, vergognandosi del modo buffo in cui i suoi capelli si arruffavano durante la notte.
Ma quando, finalmente, riuscivo a convincerlo di essere perfetto così com'era, lui rideva, rideva tantissimo e il mio cuore si gonfiava sempre più di quell'amore folle che gli promettevo ogni giorno.
Perché amarlo era semplice, era la cosa più naturale del mondo.
Ma del resto, lo fanno tutti. Quindi perché non avrei dovuto cascarci anche io?

Il fatto è che, quando mi diceva di amarmi, io ci credevo, le gambe tremavano e il cuore batteva talmente tanto da farmi male.

Spesso mi chiedevo se si potesse morire d'amore e ad oggi forse, conosco bene la risposta.
Non si può morire della cosa che più ti rende vivo, ma si può morire non ricevendo più il suo.

Mi manchi.
E questo, forse, avrei dovuto dirtelo io.

 𝐿𝑜𝓋𝑒 𝑀𝑒 𝒜𝑔𝒶𝒾𝓃 {taekook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora