L'inverno era sempre troppo grigio.
Non avevo mai provato sensazioni piacevoli durante questa stagione. Odiavo la pioggia e il freddo pungente, nonostante i mille strati di indumenti che mi premuravo ad indossare praticamente ogni giorno.
L'unica cosa positiva, era l'atmosfera natalizia che si respirava in città. Le mille lucine colorate erano così luminose da lasciarmi a bocca aperta davanti le vetrine dei negozi.Una caffetteria stava addobbando l'esterno e l'insegna con fili colorati e festoni.
Mi fermai lì davanti a fissare la ragazza su quella scala improvvisata, che consisteva nelle spalle di un povero ragazzo costretto a sollevare la donna senza lasciarla cadere.
Era un impresa e mi meravigliai della forza fisica e mentale del ragazzo. Sorseggiai dalla cannuccia il mio caffè-latte appena comprato da Starbucks e mi incantai nel notare come i muscoli del ragazzo si gonfiavano attraverso io dolcevita nero che stava indossando.
Indugiai, forse, un po' troppo su di lui e il suo viso, non era poi nemmeno così bello.Alzai le spalle e proseguii stringendomi nel mio cappotto nero e in poco tempo, arrivai al mio negozio di tatuaggi.
Nell'ultimo anno avevo ampliato e modificato tutto lo stabile.
Adesso, sembrava un vero negozio di lusso ed ero soddisfatto della clientela che cresceva sempre di più col passare del tempo.
Ero il tatuatore di fiducia di moltissima gente famosa e ogni volta, lasciavano così tante mance da potermi comprare una villa con piscina solo con quelle.Salutai Lisa alla reception con un cenno del capo e lasciai sul bancone il suo solito frappuccino al cioccolato.
«Alla buon ora» mi salutò, afferrando il suo bicchiere.«Sono stato distratto da un tizio in dolcevita» ammisi alzando le spalle.
Lei sorrise, «come al solito» affermò. «Sono arrivati i nuovi magazine e dando una sbirciatina, ho notato come ad Hollywood hanno ampliato il proprio stile. Guarda qui» Aprì la pagina del giornale e mi mostrò un tizio super pompato, pieno di tatuaggi stupendi. «Beh, è un figo»
Lei alzò gli occhi al cielo. «Non ti ho chiesto questo, guarda come ha assottigliato queste linee qui. Il tatuatore ha fatto un lavoro assurdo»
Era vero, gli stili dei tatuaggi cambiavano di volta in volta.
Era come scoprire le nuove tendenze della moda ed io, volevo sempre aggiornarmi e perfezionarmi sempre di più, cercando di mantenere il mio stile, ma esercitandomi anche in nuove tecniche.Girai la pagina con fare annoiato, ma quando un volto, ahimè, fin troppo conosciuto spuntò in tutto il suo splendore sul foglio, mi innervosii più del previsto.
Aveva i capelli più lunghi e azzurri, così come gli occhi, diventati quasi di un blu intenso grazie alle lenti a contatto.
Teneva una mano sotto il mento, in posa e sul viso, il suo solito sguardo ammaliatore.
«Lo odio, guarda che faccia di cazzo» annunciai e Lisa ridacchiò. «Non ti è ancora passata la cotta per questo povero ragazzo? Quanto tempo è passato? 11 anni, forse?»Sbuffai sonoramente mentre rigiravo un'altra pagina con forza. «Avevo tredici anni e mi stava sul cazzo già allora»
«Non è vero, eri innamorato perso di quel tipo. Io me lo ricordo bene» disse ammiccando e ridendo.Io, Lisa e il ragazzo del giornale eravamo vicini di casa, quando ancora nessuno era famoso e io avevo già le mie prime crisi adolescenziali.
Era stato grazie a lui se avevo scoperto che mi piacessero gli uomini. Quando una notte, giocando sul prato di casa mia, si avvicinò a me con l'intenzione di darmi un bacio.
Ero così agitato e spaventato che non avevo mai pensato che lui potesse essere il mio primo bacio, e invece, quando aveva appoggiato delicatamente le sue labbra sulle mie, avevo avvertito i brividi per tutto il corpo e la mia mente si era completamente svuotata.Sentii le mie primissime farfalle nello stomaco.
Ero al settimo cielo di aver ricevuto quel piccolo bacio, anche se a stampo. Mi piaceva passare il tempo con lui ed ero stregato dalla sua notevole bellezza.
Ma quando si staccò dalle mie labbra, aveva riso fortissimo ed io ero arrossito come un coglione.
Mai nella mia vita mi sentii così umiliato e avrei voluto prenderlo a schiaffi per tutte quelle risate.
Era stata una presa in giro bella e buona e scappai via senza rivolgergli mai più la parola.
Fortunatamente, pochi mesi dopo, si traferì in un nuovo quartiere e non lo vidi più. Tranne che negli spot pubblicitari, nei giornali o in tv.
Purtroppo, la sua faccia era ovunque e io lo odiavo.
Lo odiavo da quel momento.
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𝐿𝑜𝓋𝑒 𝑀𝑒 𝒜𝑔𝒶𝒾𝓃 {taekook}
Fanfiction[AGGIORNAMENTI LENTI] Kim Taehyung è l'icona di stile più influente in Corea Del Sud. Ha milioni di followers su ogni social ed è amato dal mondo intero. Ha conquistato le capitali della moda europee dopo aver assistito all'ultima sfilata a Parig...