Il fatto è che certe cose non si pianificano. Harry ci stava pensando. Nudo. Da solo grazie a dio. Stava seduto nel box doccia con l'acqua spenta.
"Harry Styles" sbraitava Gemma bussando alla porta del bagno "io devo ancora truccarmi... vuoi muoverti? Arriveremo in ritardo a scuola".
Già. E Harry mica poteva rispondere: "vai tranquilla io tanto bigio", non poteva farlo, assolutamente.
"Un attimo e ho fatto" urlava quindi di risposta.
Il fatto sconvolgente non era tanto che per una volta nella sua vita si fosse alzato alle 5 per fare la doccia, cosa che non accadeva mai, lui di solito la doccia la fa dopo scuola, e già questo aveva destato il sospetto di madre e sorella, il problema era più il fatto che mentre l'acqua calda gli scivolava sul corpo... lui... lui ecco, stava pensando ad un uomo.
E ci pensava anche mentre la sua mano scendeva insieme alle gocce d'acqua. Ci stava pensando anche mentre chiudeva il pugno intorno al proprio membro e persino mentre iniziava a muoverla la mano.
Pensava a Louis, ci pensava e non si trattava più di mentire a Gemma o ai suoi amici... era a se stesso che non poteva più mentire. Era gay. Omosessuale. Louissessuale... forse era questo. Ad ogni modo si masturbava pensando ad un uomo e beh... questa era decisamente una cosa non programmata nella sua vita. Come non era programmato il fatto che Louis nella sua vita ci sarebbe entrato... e, cazzo, ancora non era successo un bel niente tra loro, si erano parlati due volte!!!! Che problemi aveva, si stava domandando mentre usciva gocciolante dal box doccia. E se lui a Louis non piacesse?
Prese l'asciugamano e iniziò ad asciugarsi i ricci. In effetti, pensò, Louis non ha fatto intendere un bel niente. Solo qualche parolina carina ma niente di più.
Sbuffò mentre considerava la sua immagine nello specchio: "sei un coglione" si disse nell'esatto momento in cui:
"OH SANTO DIO!!!!!!" urlò correndo fuori dal bagno. Nudo.
"Ma fai schifo, cazzo, copriti!!! MAMMAAAA, Harry gira nudo ancora!!!" sbraitò Gemma ma Harry era ormai già barricato in camera propria ed intento a fare i conti con un fatto che fino a quell'istante non aveva preso in considerazione.
Louis voleva vederlo con i vestiti suoi, quelli normali, non con quella pallida imitazione dell'abbigliamento di Louis stesso.
Ed ecco il problema: Harry prima di rubare lo stile al più grande non aveva affatto uno stile.
A meno che le magliette unicolor, jeans sbiaditi e felpe con la zip possano considerarsi una moda.
"Dio, dio, dio, dio..." piagnucolava rovistando nei cassetti "cosa mi metto?"
Prese un respiro e si mise seduto sul letto, occhi chiusi e mente aperta. Ci sarà pur stato qualcosa di carino che un tempo metteva, no? La camicia della cresima.
"Sono un sfigato" sospirò affranto. Poi si mise un paio di boxer, quelli erano pure carini, peccato Louis non li vedrà quelli. O forse sì. Magari un giorno, pensò con gli occhi a cuore prima di scuotere la testa ed uscire dalla stanza all'urlo di "Gemmaaaaaa".
"Che cazzo vuoi?" fu la gioviale risposta della sorella
"Vestimi in modo carino" disse spalancando le braccia e tirando indietro la testa.
"Vestiti e piantala..."
"No, ti prego... voglio... cambiare stile..." disse "niente più matita sotto l'occhio o camicie da donna che evidenziano i miei fianchi" aggiunse Harry, questo l'avrebbe convinta.
"Oh, grazie a Dio... ma perché vuoi cambiare ancora?"
"Così, mi piace una... voglio che mi noti..."