POV Gemma - Gennaio 2009 – Due mesi prima dell'arresto di Alex
"Come per esempio?" mi domandò Max seduto sul bancone della sua cucina. Stavo in piedi davanti a lui, volevo parlare ma non avevo praticamente più salivazione. Non poteva far entrare mio fratello in quella storia.
"Per... per esempio chiunque altro ma non Harry" risposi.
"Ma il piccolo Harry è perfetto... chi mai sospetterebbe che quel bel faccino abbia un preciso piano malvagio" sorrise Max mentre digitava qualcosa sul telefono.
"Lo faccio io allora" mi offrii sospirando "ma ti prego non Harry".
Lui mi guardò pensieroso per un attimo: "No" rispose poi lasciando il telefono accanto a sé "no per il semplice fatto che tu mi servi per altro" aggiunse alzando un sopracciglio.
Alzai gli occhi al cielo mentre lui mi tirava a sé sorridendo: "Ehi, scherzavo".
"Ma a me non fa ridere..." spiegai cercando di non cedere all'abbraccio.
"Ascolta" iniziò lui ignorando il suono dell'ennesimo messaggio ricevuto "io voglio solo che in questa città sia io a far girare la droga. Punto. Voglio solo che quei tre coglioni la smettano, loro la vendono a scuola e questo mi sta sul cazzo. Mi rubano la fascia di... mmh... clienti che mi interessa di più. Se si sapesse che esci con me... farebbero tutti due più due se mi aiutassi tu a tendere una trappola ad Alex e company. Prestami il tuo fratellino e questa storia sarà finita...".
Lo allontanai da me: "Ho detto di no".
"Bene" sospirò, "dammi un'alternativa allora, mi serve qualcuno del primo anno, qualche ragazzino idiota che si presti senza fare troppe domande, qualcuno che possiamo contattare senza troppo casino. Scegline uno o prendo tuo fratello. Sai bene che lo farei...".
Iniziai a mordermi un labbro: "Non lo so..." dissi e volevo veramente mettermi a piangere.
E ci stavo pensando sul serio mentre lo osservavo scendere dal bancone per andare ad aprire alla porta. Ci pensai mentre in casa entravano George e Tom insieme a Perrie.
Max si avvicinò di nuovo a me e probabilmente fu la mia espressione che lo portò a precisare, in un sussurro: "...e denunciarci non è una buona idea babe... non lo è né per te né per il tuo fratellino".
Lo guardai mentre Perrie si metteva sul divano insieme a gli altri due.
"Gems, vieni?" mi disse mentre io bisbigliavo a Max il primo nome di un ragazzino del primo anno che mi venne in mente.
"Stanley Lucas?" ripeté lui pensieroso.
George rideva mentre divideva sul tavolino del salotto delle strisce bianche ormai troppo famigliari. Mi leccai le labbra mentre mi avvicinavo, insieme a Max. Perrie scriveva un messaggio e mi disse che era Eleanor, stava arrivando.
Scossi la testa mentre consideravo che quando inizi a sbagliare, poi, smettere, è troppo difficile.
"Ne voglio anche io" dissi a George che mi sorrise mentre Max mi si sedeva accanto e mi diceva che sono una brava bambina.
POV Alex – fine febbraio 2009 – due settimane prima del suo arresto
Forse presentarmi senza Louis e Zayn non fu una buona idea. Non capivo un cazzo di quello che mi stava dicendo il ragazzino e mi veniva da ridere ogni due parole.