Capitolo 20.

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Louis avrebbe voluto dire qualcosa simile a: "Mettetemi in carcere ma lasciate stare Harry". Lo avrebbe detto se mentre si sedeva sulla sedia davanti al comandante, questi non avesse esordito con: "Lei è innocente. E non mi spiego come sia possibile".

Louis lo guardò perplesso mentre la porta alla sue spalle si chiudeva e restava da solo con due poliziotti e il comandante capo.

"Ma andiamo con ordine. Innanzitutto volevo farle sapere che se fosse per me lei e il signor Malik sareste in carcere già da tempo. Quando una telefonata anonima ci ha detto che due panetti di cocaina erano appena stati recapitati a casa del suo amico e che sulla busta c'era il suo nome, è stato uno dei giorni più belli della mia vita. Finalmente avevo le prove sufficienti. Poi addirittura lei e il signor Malik siete scappati e il quadro d'accusa era perfetto. Perché degli innocenti dovrebbero scappare? Poi però..." si fermò il comandante guardando uno dei due poliziotti appoggiati di schiena agli armadi "... poi però abbiamo scoperto che a fuggire insieme a voi c'erano anche tre minorenni".

"Due" precisò un poliziotto e il comandante annuì continuando "... giusto,giusto. Due. Il signor Harry Styles e Liam Payne stavano scappando con voi e così la mia domanda circa il perché degli innocenti dovrebbero scappare ha iniziato a vacillare".

Si fermò e guardò Louis: "Mi segue signor Tomlinson".

Louis annuì.

"Benissimo. A quel punto abbiamo convocato la signora Malik qui al comando e le abbiamo chiesto chi avesse consegnato il pacchetto con la droga. E ora le domando... lei sa chi ha portato quella busta?"

"Harry Styles" rispose Louis "Ma lui non..."

"Oh... oh lo so signor Tomlinson. Lo so bene che Harry styles non sapeva cosa la busta contenesse perchè infatti ha lasciato una biglietto sopra la busta".

Louis spalancò gli occhi: "Un?"

"Biglietto" rispose il comandante facendo segno al poliziotto di leggere.

L'uomo in divisa si schiarì la voce e iniziò a leggere il contenuto di un foglietto spiegazzato in una cartelletta trasparente: "Zayn spero non ci siano cose illegali qui dentro perché non voglio... dovete restare puliti. Per piacere. Mi ha detto Louis di portarlo qui. Ciao, Harry".

Louis scosse la testa.

"Esattamente signor Tomlinson. Esattamente. Vede io mi trovo a cercare un motivo per sbattere lei e Malik in carcere dalla morte di Alex De Leon. Ero fermamente convinto voi due foste dei criminali incalliti e che solo per fortuna non foste ancora finiti in carcere. Ero convinto sarei riuscito a dimostrare tutto questo in brevissimo tempo. Addirittura vi passavate la droga utilizzando un ragazzino che lascia bigliettini. Pensavo foste due ragazzi ormai arrivati al capolinea. Ero sicuro di aver capito tutto di questa storia. Addirittura pensavo che Liam Payne e Harry Styles fossero solo due vostre pedine. Pensavo scappassero con voi senza sapere nemmeno quello che facevano. Poi però Gemma Styles è stata trovata morta in uno scantinato e lei capisce che tutto quanto è crollato? Capisce che è il secondo adolescente che mi muore davanti agli occhi in questa storia? Prima De Leon e ora Gemma Styles. Tutta la faccenda era più che un semplice spaccio tra ragazzini. La sera della morte della signorina Styles in comando si è presentato Niall Horan. Lei sa chi è?"

Louis annuì. Non aveva il coraggio né il fiato per parlare. Seguiva quella storia come la sentisse per la prima volta. Come fosse distante. Ogni volta che il nome di Harry compariva iniziava a tremare ma riusciva a seguire il discorso del comandante con ancora un barlume di lucidità.

"Bene. Ecco, e qui alla faccenda si aggiunge anche un rapimento perché Niall Horan non era da un amichetto a dormire come per un certo periodo di tempo la madre ha creduto. Niall Horan erano tenuto ostaggio da Max Finningan. Conosce anche lui?"

Un gettone e tredici minutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora