𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 10

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♫Listen: I am U♫ hihihi

Era... la sua stessa voce.

<E-Eddy... cos-?!>

Il biondo scosse la testa ridacchiando poi mise una mano alla base del collo e si tolse una maschera che aderiva alla sua pelle.  Felix fissò la persona davanti a sé confuso. I pensieri erano così tanti... che non pensava a niente.

<Non sono Eddy Chen... Mi chiamo Lee Felix. Australiano. Nato il 15 settembre del 2000. Piacere di conoscerti nuovamente, Felix. Io sono te.>

Felix non riusciva a capire cosa stava succedendo. Sembrava un sogno, anzi un incubo. Balbettò non riuscendo ad emettere dei suoni che formassero una frase di senso compiuto.

<E-E-Eddy? D-Dov'è?> 

<Io sono Eddy, o meglio, Eddy ero io. Non potevo presentarmi davanti a te e gli altri così, o non sarei riuscito a completare il piano.>

Felix si riprese dallo shock iniziale riuscendo a tornare abbastanza lucido da difendersi. Prese la pistola che nascondeva sempre nella tasca interna del cappotto. L'arma si poggiò al suo braccio sembrandone quasi un prolungamento. La puntò al petto di "Eddy" scrutandolo con espressione seria e mascella serrata.

<Woo! In questo universo mi fai paura! Non ho cattive intenzioni! TI supplico abbi pietà!>

Quella reazione era proprio da lui. Quella persona, chiunque essa fosse, lo conosceva meglio di di chiunque altro.

<O mi dici tutta la verità oppure ti faccio diventare cenere al vento.>

Il ragazzo deglutì fissando la pistola davanti a sé.

<Sono te, ma di un altro universo.> spiegò velocemente l'altro. <Quindi in teoria non sono proprio te, no? Questa cosa non l'ho capita nemmeno io molto bene...> 

Quella spiegazione per Felix sembrava una meravigliosa... storia fantascientifica.

"Vediamo cosa si inventerà questo tizio... Se fa un passo falso gli sparo."

<Cosa intendi con "un altro universo"?>

<Tu sei in questa dimensione dove sei un ragazzo normale di cui gli amici sono diventati maniac per colpa del mostro del suono, io sono un Idol a livello internazionale che si è ritrovato qui con il suo gruppo per colpa del mostro del suono. A livello scientifico non te lo so spiegare molto bene nemmeno io, puoi chiedere a Hyunjin.>

"Felix", come diceva lui di essere, sembrava molto sincero e diretto. Nei suoi occhi si poteva leggere solo innocenza e onesta, ma il biondo non poteva abbassare la guardia.

<Hyunjin?> Domandò, curioso di saperne di più.

<Ah, non il tuo Hyunjin! Quello del mio universo. Quello dietro di te.>

Felix non riuscì a girarsi prima di trovarsi delle mani sulle spalle.

<Hey Lix, piacere di conoscerti~! Sono Hyunjin. Potresti gentilmente abbassare quella pistola? Sai, non vorremmo perdere uno dei nostri due australiani, anche se sarebbe sicuramente un bimbo in meno di cui occuparsi~!>

La voce così simile a quella del maggiore lo fece rabbrividire. Non il classico brivido di terrore, ma un misto di spavento e felicità. Non sentiva la voce di Hyunjin con un tono così allegro da troppo tempo. Qualcosa dentro di sé lo spinse a posare la pistola, poi si girò verso l'altro. Sgranò gli occhi alla vista di sette persone identiche ai suoi amici. <CHE-?!>

Felix non era stupito solo della loro esistenza, ma anche da cosa facevano alcuni di loro. Jisung mangiava da un contenitore di brownies, Seungmin teneva due delle sue dita negli occhi di un gatto di pezza, Jeongin beveva un succo di frutta, Minho faceva una bolla con la gomma da masticare... Tutti con aria incredibilmente seria. Quella scena per gli occhi del povero Felix era troppo assurda.

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