𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 33

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Felix era rimasto in quella posizione per quasi mezz'ora.

Aveva sentito il corpo di Hyunjin diventare totalmente freddo. Quei minuti sarebbero stati l'incubo che l'avrebbe perseguitato per il resto dei suoi giorni. La sua mente non riusciva a razionalizzare la morte del maggiore nonostante il suo cadavere fosse tra le sue braccia.

I ricordi scorrevano nella sua mente come un video il loop. La prima volta in cui si erano conosciuti perché sarebbero diventati coinquilini,tutte quelle notti dove le braccia di Hyunjin lo avevano avvolto come stavano facendo ancora in quel momento perché un esame importante era andato male e l'ansia gli impediva di dormire, quell'ultimo anno dove avevano pianificato e atteso con ansia il momento in cui il mostro del suono sarebbe totalmente scomparso dalla faccia della terra e sarebbero tornati tutti alla normalità. Quell'ultimo ricordo sembrava particolarmente ridicolo ora che erano riusciti a raggiungere il loro obiettivo. Era stato da stupidi credere realmente che sarebbero sopravvissuti tutti per vedere il loro mondo tornare alla normalità. Avevano giocato a fare i supereroi e quello era il prezzo da pagare. Quel pensiero fece tornare alla mente di Felix un discorso avvenuto qualche mese prima.

Era notte fonda e Hyunjin era con lui nella loro stanza del dormitorio. Era l'ultima sera in cui avrebbero dormito in quella camera, l'indomani il mostro del suono avrebbe iniziato a trasformare in maniac di basso livello molti residenti nel quartiere obbligandoli a prendere le loro cose e scappare. Lui e il maggiore erano seduti sul letto di quest'ultimo per chiacchierare un po' visto che nessuno dei due riusciva a prendere sonno per colpa della paura di essere attaccati dal mostro del suono.

<Pensi che "Lui" prenderà davvero tutti i suoni del mondo?> aveva chiesto il biondo all'amico giocherellando con un lembo del lenzuolo.

<Penso che se nessuno si metterà in prima linea a combatterlo allora sarà inutile sperare di sconfiggerlo.> rispose semplicemente il maggiore incatenando i loro sguardi. Un sorrisetto sicuro colorava il suo volto di determinazione, nelle sue iridi scure si poteva leggere chiaramente che avesse qualcosa in mente.

Felix lasciò andare il lenzuolo poggiando entrambe la mani davanti a sé e avvicinandosi all'altro di qualche centimetro.

<Hyung, è chiaro cos'hai in mente. E non te lo permetterò mai. E' da pazzi.> affermò il minore calcando bene l'ultima frase e puntandogli un dito contro. Hyunjin gli abbassò la mano facendosi scappare una breve risata.

<In questo momento sembri tu lo hyung!>

<Perché ti stai comportando da immaturo.> ribatté Felix.

<Secondo te qualcun altro avrà il coraggio di rischiare la propria vita per la normalità?> domandò Hyunjin incrociando le braccia al petto con aria di sfida.

<Di pazzi ce ne sono tanti, credimi.>

<Lixie.> disse il maggiore, prendendosi un momento per avvicinarsi ancora di più al biondo. <Vuoi davvero affidare il tuo futuro al caso? O vuoi rincorrere tu stesso la tua libertà?>

I due erano così vicini che Felix non poteva evitare di fissare l'amico negli occhi che bruciavano come due carboni ardenti di determinazione.

<Come faremo con le armi?>

<Siamo entrambi amanti di tecnologia, sono sicuro che riusciremo ad inventarci qualcosa a furia di fare tentativi.>

<Il piano?>

<I nostri amici sono dei geni. Non c'è un esame all'università che Chan e Minho non abbiano superato con il massimo dei voti, mentre "Lui" è un mostro senza cervello.>
<Se qualcuno di noi muore?>

A quella domanda la sicurezza negli occhi di Hyunjin sembrò vacillare per poi tornare più forte di prima.

<Non succederà.>

<Come fai ad esserne sicuro?>

<Perché non lo permetterò. Vi proteggerò tutti.>

Quell'affermazione così assurda detta con così tanta sicurezza fu la frase che convinse Felix. Nonostante sapesse che era impossibile per Hyunjin proteggere tutti, gli occhi del maggiore erano sicuri come non mai.

<...E chi proteggerà te?> domandò allora il minore.

Lo sguardo di Hyunjin si addolcì totalmente a quella frase così come la sua espressione che si trasformò in un tenero sorriso. Il maggiore si buttò in avanti abbracciando Felix. Caddero entrambi sdraiati sul letto, una mano di Hyunjin era dietro la nuca del biondo mentre l'altra era appoggiata alla sua schiena. Felix si trovò totalmente avvolto dal maggiore, il suo odore gli inondava le narici.

<Sono fortunato ad avere un amico che tiene così tanto a me. Grazie, Lixie.> sussurrò il maggiore stringendolo ancora di più a sé.

Ripensando dopo tutto quel tempo a quella notte Felix si rese conto che quella conversazione era stato l'errore più stupido della sua vita. Avrebbe dovuto impedire che tutto questo accadesse. Se avesse fatto cambiare idea a Hyunjin allora in quel momento non avrebbe avuto tra le braccia il cadavere della persona a cui teneva di più al mondo. Il maggiore lo aveva abbracciato come quella sera, una mano dietro la nuca, l'altro braccio ad avvolgerlo completamente.

<Cosa...?>

Quel sussurro tremante fece tornare alla realtà la mente di Felix. Qualcuno si era finalmente svegliato.

<C'E' QUALCUNO?!> urlò Felix scaricando in parte il turbinio di emozioni che gli appesantivano il petto.

<Felix? Sei tu?>

Sentendo quella voce familiare gli occhi del biondo brillarono di gioia.

<Minho-hyung, stai bene?> chiese al maggiore che poteva solo sentire vista la posizione scomoda in cui si trovava. Sapere che almeno uno dei suoi amici era ancora vivo aveva alleggerito il terrore che gli attanagliava il cuore.

<Sono vivo, se è questo che intendi...>

Felix sentì il rumore delle suole dell'amico scricchiolare a contatto con il pietrisco generato dall'esplosione.

<Tu non sembri messo bene, però.> sentì commentare a pochi metri da lui. Minho non poteva vedere il biondo per colpa delle macerie che lasciavano allo scoperto solo un piccolo spiraglio sopra la sua testa. Il maggiore non esitò nemmeno un'istante prima di cercare di liberarlo. Felix poteva sentire solamente il respiro affannato di Minho e le macerie cadere a qualche metro da lui. In pochi minuti il maggiore riuscì a rimuovere tutti i detriti al di sopra della parte di parete che copriva sia Felix che il cadavere di Hyunjin, di cui il minore non aveva avuto il coraggio di parlare.

Una luce accecante riempì improvvisamente la visuale di Felix mentre le sue orecchie udirono chiaramente il cemento scontrarsi col pavimento dello stanzone, seguito dal sussurro indistinto di Minho alla vista del cadavere dell'amico.

<Hyunjin...?>

Quella parola tremante intrisa di terrore eccheggiò nel silenzio totale dell'ambiente.

<Non è... giusto?> domandò Minho fissando prima il volto di Felix poi quello esangue di Hyunjin.

Il biondo posò lo sguardo sul viso sconvolto dell'altro non sapendo cosa rispondere.

Minho sbiancò immediatamente capendo dallo sguardo di Felix quale fosse la risposta.

Gli occhi del maggiore si riempirono immediatamente di lacrime mentre le sue mani tremanti si avvicinavano al corpo dell'amico. Il biondo rimase qualche istante con le braccia ancora strette a Hyunjin, poi lo lasciò andare. Minho prese il cadavere con delicatezza liberando finalmente Felix. Non sentire più il contatto diretto con il corpo del maggiore gli fece capire quanto ormai Hyunjin fosse lontano da lui.

<... Tu come ti senti, Felix?> chiese Minho in un sussurro, riuscendo a distogliere lo sguardo dal cadavere di Hyunjin.

<Sento... freddo.>

~CC~

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