𝕰𝖕𝖎𝖑𝖔𝖌𝖚𝖊

33 6 14
                                    

Felix vide i suoi occhi sgranarsi attraverso il riflesso della vetrina del negozio.

La gamba dolorante, la stanchezza, il fiato corto: nulla toccava minimamente la sua mente in quel momento. Un brivido gli aveva percorso il corpo facendo rizzare i capelli sulla sua nuca. Il suo cuore batteva come un tamburo mentre le lacrime pizzicavano le palpebre per essere libere di scorrere.

Non era l'unica persona visibile nel riflesso.

Felix si voltò verso l'altro con la mente con così tanti pensieri da non riuscire a formulare una frase di senso compiuto.

<Lixie->

Visto che la sua mente non riusciva a funzionare, il suo corpo si era mosso automaticamente correndo verso l'altro e stringendolo a sé con tutte le sue forze, avendo paura che fosse solo frutto della sua immaginazione.

Le braccia dell'altro, come avevano sempre fatto, lo avvolsero proteggendolo dal resto del mondo.

Felix prese un respiro profondo, passò le dita tra le lunghe ciocche scure dell'altro, ascoltò il suo respiro che gli solleticava il collo: era lui. Era tutto vero. Non poteva esistere un'imitazione così accurata dell'altro.

Le lacrime iniziarono a scendere.

<Hyunjin-hyung...> sussurrò nell'incavo del collo del maggiore, stringendo con forza la sua maglia. Felix percepì chiaramente l'altro tremare sentendo la sua voce.

Hyunjin lo stava abbracciando con tutta la forza che aveva in corpo avvolgendolo totalmente.

Anche senza parlare, il suo corpo diceva chiaramente al biondo: Sono qui. Sono reale. Sei al sicuro ora.

Nonostante il vento freddo gli pizzicava la pelle, il calore dell'altro lo riscaldava.

Hyunjin gli prese il volto fra le mani incatenando i loro sguardi.

Felix poteva sentire chiaramente che le dita dell'altro al contatto con le sue guance erano calde. I suoi occhi lucidi erano due pozze piene di mille emozioni e le sue labbra erano curvate in un sorriso. Era vivo, non era il cadavere che aveva tenuto tra le braccia tre giorni prima.

Il maggiore spostò con delicatezza una ciocca dalla sua fronte sorridendo teneramente.

Felix gli accarezzò il volto notando il colorito nuovamente sano dell'altro grazie alla luce argentea della luna. Non riusciva a spiegarsi come fosse possibile che la stessa luna aveva illuminato sia il viso del maggiore che la sua foto della tomba.

<Il funerale...Eri m-morto... Il tuo battito->

Hyunjin lo strinse nuovamente a sé accarezzandogli la schiena per tranquillizzarlo.Poteva sentire il cuore dell'altro battere contro il suo petto chiaramente, tutta quella situazione era assurda. Il maggiore attese finché il biondo tornò calmo,poi gli chiese con tono dolce: <Ricordi il lucchetto?>

Felix annuì contro la sua spalla.

<Non te ne ho mai voluto spiegare la funzione perché ero sicuro che non mi avresti permesso di usarlo altrimenti. Qualche giorno prima della conquista del nostro quartiere da parte del Mostro del Suono un ragazzo dai capelli rosa mi aveva avvicinato, dicendomi che aveva un'arma capace di annientare del tutto quell'essere disgustoso.>

Felix capì immediatamente che il ragazzo era quasi sicuramente Seoha, quindi fece continuare Hyunjin senza chiedergli più dettagli sul rosa.

<All'inizio, ovviamente, lo ignorai non conoscendolo. Poi mi disse delle mie informazioni che era impossibile che lui avesse, probabilmente gliele avrà passate l'altro Hyunjin. Ho saputo che hanno combattuto insieme nell'altro mondo, quindi probabilmente aveva proposto pure a loro il lucchetto, ma gli Straykids avranno preferito non rischiare.>

『Maniac』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora