Una famiglia inaspettata

Idaho Parsefall era sempre stato un ragazzo attivo e allegro, pieno di sogni nel cassetto che aspettavano solo di essere spiegati come vele per volare via col vento fresco delle sue terre. Tutto il contrario dei suoi genitori, che poco mancava fossero anche in grado di spegnere le stelle nel cielo. Da bambino, ogni volta che se ne presentava l'occasione, inventava storie di tutti i tipi: prendeva per esempio un uccellino che cantava, una foglia che cadeva dal suo albero... gli altri bambini lo avevano sempre visto come un piccolo sognatore, o come un pazzo.

Crescendo aveva deciso di fare del suo divertimento un vero lavoro, rimboccandosi le maniche e, in qualche modo, mandare all'aria tutto il duro lavoro e le istruzioni dei suoi genitori imbronciati. Be' cosa si aspettavano in fondo? Idaho non era mai nato con l'indole della medicina, e ci era voluto solo un esame fallito per averne la conferma lampante.

Quel giorno sentì che il cielo aveva puntato la sua stella fortunata proprio sul suo gruppo ambulante: in quel circo di eccentrici e arroganti aveva trovato la sua stella nascente, anche se non esattamente come si sarebbe aspettato. Non é in buone condizioni, ma si può rimediare subito...

Il viaggio non era stato particolarmente rumoroso, non come altre volte almeno. Di solito accendevano la radio a tutto volume, chiacchieravano e sghignazzavano urlando a gran voce ai passanti i giorno in cui il loro gruppo si sarebbe esibito. Quella volta invece sembrò che l'arrivo di una nuova compagna avesse messo in soggezione tutta l'autovettura, ma nulla di problematico.

Percorse le strette scale dell'ostello in cui alloggiavano guardandosi indietro per non perdere nessuno. Logan, con i suoi muscoli scolpiti e la stazza imponente, faticava non poco a percorrere quel ripido corridoio ruvido e buio; Lisette rischiava sempre di inciampare sul suo kimono rosso floreale, ma non era certo colpa sua, i gradini consumati creavano dislivelli tali che pure il più stabile degli acrobati avrebbe fatto un capitombolo. Prestò particolare attenzione alla nuova arrivata, Charlotte aveva detto di chiamarsi. Aveva una postura decisamente innaturale e un aspetto orribile, ma la sua infinita esperienza in medicina - che per una volta era tornata utile - gli aveva fatto vedere chiaro e tondo le reali cause di una posizione tanto indecente. Scoliosi forte e pronunciata, ma curabile; ma le gambe... accidenti come erano ridotte, era molto probabile che nemmeno riuscisse a sorreggersi.

La porta si aprì con un sonoro cigolio, il signor Miller aveva di nuovo dimenticato di oliare i cardini; con tutte le camere da controllare, dimenticava sempre la loro. Lo spazio che si aprì aveva le dimensioni di un attico, forse un piano privato che veniva utilizzato per ospitare famiglie numerose o in villeggiatura; i mobili erano stati riverniciati e ben tenuti sfregandoli con della carta vetrata; le finestre erano state sostituite per l'usura. L'unica nota negativa era l'assenza di tappeti, e nelle condizioni di Charlotte sarebbero tornati molto utili.

"Benvenuta nella tua nuova casa, per ora. Al momento é un po' in disordine, ma solo perché abbiamo avuto... da fare" Idaho mostrò il piano con un gesto teatrale, come se dovesse presentare degli attori dopo l'apertura di un sipario. In effetti la loro stanza non era stata ancora riordinata, le porte spalancate lasciavano intravedere i letti sfatti e l'isola della piccola cucina nell'altra parte era colma di bicchieri e piatti ancora sporchi. Non era esattamente la presentazione ideale. "Immagino sarai affamata, ho notato come mangiavi con gli occhi quei pacchetti di popcorn".

Charlotte non rispose, ma osservò ogni centimetro di quel piano per divertirsi secondi, forse incerta su cosa pensare. I suoi occhi intimoriti passarono da un punto all'altro in modo tanto rapido da leggere tutto il suo terrore. In fondo era comprensibile: non conosceva i soggetti e per via degli anni che aveva passato, diffidava e non poco. Ma Idaho tutto aveva in mente meno che farle del male.

Dancing with my circusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora