09. L'Arcobaleno del Grigio.

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Cercare il modo,cercare la strada e se possibile trovarla.

La strada per rivelare quegli occhi.
Farli appartenere alla vita, perché la mia pittura non sia solo rappresentazione,non sia solo il descrivere. O il raccontare.

Non l'ho mai voluto e tanti mi hanno criticato per questo.

Eppure,mi rendo conto di quanto sia difficile.

- Vincent Van Gogh -

*Attenzione*
Questo capitolo contiene linguaggio esplicito e atti di violenza minorile.

Spero di poter trattare tale tematica nel miglior rispetto possibile.

L'umanità denigra ciò che potrebbe fare al prossimo e figuratevi cosa succederebbe se l'egoismo portasse via l'unica cosa buona che c'è nella Terra: i bambini.

I bambini sono le creature più innocenti di questo mondo e sappiamo che se qualcuno cercherà loro di fare del male, psicologico o fisico tenderanno ad essere rovinati per sempre. I bambini non hanno bisogno di provare dolore, poterlo dimenticare farebbe loro ancora più male.

Perché si nutrirebbe di loro, se lo lasciassero vincere. Devono poter vivere con spiensieratezza la loro infanzia. Dovrebbero essere felici e non sentirsi solo in una felicità momentanea. Ma ricordate, badate bene a ciò che vi dico: i bambini non hanno nessuna colpa e mai lo avranno.

C'è chi cresce nella fortuna, in una famiglia unita e che dimostrano realmente l'amore, ma vi siete mai chiesti cosa ne pensassero loro di quelle persone che non hanno mai avuto una famiglia?

Di quelli che sono stati abbandonati, di quelli dai genitori defunti, di quelli che non sanno nemmeno cosa sia un padre, una madre, un abuso psicologico e fisico, un dolore che nessuno meriterebbe di avere nel proprio cuore. Un impatto così grande, da perdere persino le parole.

L'innocenza è l'incapacità di commettere o di concepire il male, per lo più connessa all'ingenuità del bambino o del fanciullo. E quando questa viene scalfita, anche solo sfiorata per sbaglio, non si può più tornare indietro.

E c'era un tempo di un prima quando era tutto diverso, quando tutto filava liscio come l'olio, quando tutto andava bene. Un prima c'era il tempo.

Il tempo di respirare e di prendere una boccata d'aria. Di un prima quando il grigio non le apparteneva di certo, di un prima quando non aveva il vuoto e le sue solite paranoie, che la facevano nascondere dalle persone giudiziose, e che la facevano reprimere quel dolore che nessuno osava sia vedere che ascoltare.

E cercheremo sempre di indossare il mantello della felicità per coprire quelle crepe che non ci meritiamo di avere.
E prima di un tempo quando non mascherava il suo dolore tramite quelle sue solite facciate.

E dopo di un tempo c'era la voglia di affogare senza mai sapere com'è morire.

C'era un tempo in cui aveva una coscienza, dei sentimenti e dei principi morali.

E dopo un tempo in cui la sua vita sarebbe stata rovinata per sempre. Il dolore porta tutto con sé, ti consuma fino all'ultimo pezzo della tua anima, ti rigetta completamente tutto quel veleno accumulato, ti scotta e ti raggela nello stesso momento, ti sfiora negli incubi e ti fa cadere quando meno te lo aspetti e ti fa confondere le idee e a volte i pensieri offuscano così tanto il cuore da soccomberti in gironi dell'inferno.

Il Girasole Perduto Di Van GoghDove le storie prendono vita. Scoprilo ora