04. Van Gogh e la sua Sien.

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18 Luglio

Ho cercato molto spesso di capire
perché,il motivo per cui ha continuato ad accadere.
Una volta,poi una seconda e altre ancora.

Fino a che mi ha preso un tale scoramento che ho capito di non essere venuto al mondo per questo,ma solo per dipingere e far diventare la vita segni e colori.

Soprattutto colori.

- Vincent Van Gogh -

Firenze.

Cimitero delle Porte Sante.

Marzo 2009.

Avete mai sentito parlare della fiaba della pentola d'oro situata alla fine dell'arcobaleno? È tratta da una leggenda irlandese, secondo la quale dove finisce l'arcobaleno è possibile trovare una pentola d'oro custodita da uno gnomo, che impedisce a chi non lo merita di impossessarsi del bottino. È ovviamente una leggenda: gli gnomi non esistono, non ci sono pentole d'oro al termine degli arcobaleni, ma soprattutto non è possibile raggiungere la fine di un arcobaleno.


Esso è un fenomeno ottico atmosferico che produce uno spettro quasi continuo di luce nel cielo, quando la luce del Sole attraversa le goccioline d'acqua rimaste in sospensione dopo un temporale. Lo spettro elettromagnetico dell'arcobaleno include lunghezze d'onda sia visibili sia non visibili all'occhio umano, queste ultime rilevabili attraverso uno spettrometro.

Un'ultima curiosità sugli arcobaleni. Esistono i doppi arcobaleni, con quello più esterno con i colori invertiti rispetto all'arcobaleno più in basso (arcobaleno primario), ovvero con l'indaco più in alto e il rosso più in basso.

I due arcobaleni simmetrici si generano quando una parte dei raggi del Sole che interagiscono con le goccioline d'acqua, vengono riflessi due volte all'interno della gocciolina d'acqua prima di raggiungere i nostri occhi. Durante questa doppia riflessione viene invertito l'ordine classico dei colori dell'arcobaleno primario.

Nessuno è mai riuscito a raggiungere la fine di questo fascio di luci, potrebbe essere impossibile, invalicabile o invisibile, solo perché uno gnomo custodisce una pentola d'oro e impedisce a chiunque non se lo meritasse di appropriarsene o solo perché dietro i colori può nascondere l'Oscurità e quindi protegge gli umani, cercando di non farsi scalfire.

Sarebbe stato pericoloso.
Portando la distruzione ovunque egli toccasse, e nessuna traccia degli esseri viventi sulla Terra, portando l'estinzione.


Ma nessuno sa che dopo una tempesta non sempre c'è il sole, e non sempre c'è l'arcobaleno.

A volte c'è solo il cielo e basta.

A volte nella pentola, non vi è l'oro, a volte solo il dolore.
A volte l'arcobaleno non può avere per forza i suoi sette colori.



Ogni elemento che componeva il mondo le aveva forgiato all'istante nello spazio profondo del suo cuore, bruciava e qualcuno si estasiava, e si sentiva come una supernova. Sarebbe esplosa. Non percepiva i colori, vedeva quelle sfumature grigiastre di quel cielo, come parti di sé. La avvolgevano e lei pullulava di sentimenti pesanti, quasi a risultarne essere materiali. Ormai quella sfera scettica della sua teoria si afflosciava e le si ritorceva contro.

Il Girasole Perduto Di Van GoghDove le storie prendono vita. Scoprilo ora