Capitolo 5

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Bella

Katy Wilson ha i capelli biondi sciolti e mossi, porta un tutina nera brillantinosa, lasciando scoperte le sue cosce magre, che le accentua per bene le sue forme con un paio di stivali col tacco che le arrivano fino al ginocchio.

"Ciao Bella"

"Io ti ho vista alla mia festa"

"Wow! Che memoria"

Mi guarda attentamente da capo e piedi per ricominciare a parlare.

"Sono Katy Wilson"

"Già, lo so chi sei"

"Te l'ha detto Lucas, vero?"

Annuisco.

Lei mi osserva ancora un po'.

"Ovvio. Allora, cosa ci fai qui tutta sola?"

"Cosa te lo fa intuire che io sia sola?"

"Be', partiamo dal fatto che ti ho vista entrare da sola e poi hai dato attenzione con quel mini spettacolino di prima. A proposito, ti sai difendere" ride leggermente.

"Volevo solo divertirmi da sola" mento.

"Chi cazzo si vuole divertire da sola?"

"Io" poso l'indice sul mio petto per indicarmi.

"Perché ho l'impressione che non sei qua per divertirti?"

"Perché credi che sia così?"

Certo che sembra astuta...

"Lo sai che c'è anche tuo fratello, qua, vero?"

"No" nego spudoratamente. Mi sorride come se avesse capito.

No, credo proprio che abbia capito. é proprio astuta.

"Ho capito che tu sei qua per spiare il tuo fratellone"

"Cosa? Io? Non è-"

"Come no" comincia a ridere maliziosamente ed io mi imbarazzo così tanto da abbassare la testa sulla visuale dei miei anfibi. La sua risata cessa.

"Tranquilla, non è qualcosa di imbarazzante, sai quante volte ho spiato mio fratello, certe volte era meglio che non lo facevo" afferma la biondina.

Per la sua affermazione, mi si abbozza un sorriso timido.

"Dai, su, ti chiamo Lucas così te ne vai, fidati, questo posto non è per te"

Cosa?

"No, per favore, non chiamare mio fratello"

"Perché?"

"Non voglio che scopra che io sia qua, per favore"

"E va bene, allora chiamerò Tom, il quale tu lo conosci bene" mi abbozza un altro sorriso.

"Sinceramente, non preferisco nemmeno che chiami lui, non puoi chiamare tuo fratello?"

"é con Tom, quindi chiamo lui"

Afferra il cellulare dalla sua borsetta nera, digita il suo numero, lo chiama e lui risponde.

"Ehm... dovresti venire verso la porta d'emergenza... non so come dirtelo... è difficile da spiegare... Bella Smith è qui con me... Vieni tu a vedere coglione che non sei altro, ovvio che non sto scherzando... muoviti" chiude la chiamata. Dopo pochi secondi, la porta si spalanca e due fessure nere mi fissano sbigottiti.

"Era questo il tuo piano, eh? Venire qua" ringhia ed avanza a me a grandi passi. Alzo la testa per guardarlo in faccia e per pochi secondi lo ammiro. Ammiro le sue labbra carnose, il suo sguardo oscuro, la mascella scolpita...

Odio amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora