Capitolo 9

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                                                                                      Bella
"Io e Lucas non siamo più amici da un anno ormai" confessa Simon, guardandomi dritto negli occhi.
"Di cosa stai parlando?"
"é tutto cominciato da Tom Stone"
"Cosa?" domando con un brivido di freddo appena pronuncia il suo nome.
"Lucas e Tom si sono conosciuti al college ed hanno legato subito. Un giorno me lo presentò con i suoi amici, Katy Wilson, Madison Evans e Nicolas Wilson. Mi sembravano delle brave persone. Ma dopo un mese, Lucas ha cominciato a distaccarsi da me. Io non ne capivo il motivo, cercavo di stargli vicino ma lui faceva sempre dieci passi lontano da me. Lo vidi sempre più vicino a Tom e gli altri. Sentii di questa festa al Blues ed io avevo deciso di andarci. Appena fui al locale, vidi Lucas con Kayla che discutevano, non capivo cosa stessero dicendo perché ero troppo lontano, ma dopo lei si calmò e si drogarono e poi si sono baciati. Io ero pietrificato, gli volevo parlare il giorno dopo per dirgli di lasciare Kayla e di smettere con quella roba ma il giorno dopo...."
"Cosa?" chiedi con molta attenzione.
"Raggiunsi l'angolo bar e... il vuoto"

"Il vuoto?"

"Il giorno dopo mi ritrovai al pronto soccorso perché ero stato picchiato a sangue. Ho come un vuoto dopo quello che avevo visto di Kayla e Lucas, non mi ricordo niente..." la sua voce gli muore in gola, ma si riprende subito "L'unica cosa che mi ricordo bene, oltre al dolore lacinante su tutto il mio corpo, è un'immagine di due persone: erano Tom, con una mazza da baseball, e Nicolas" finisce così tutta la sua storia.

Aveva ragione Lucas riguardo Tom... lui è pericoloso. é ovvio che lo picchiò. Ma perché l'ha fatto?

"Ma il giorno della festa del mio ritorno, tu sembravi unito con..."
"Lucas mi ha chiamato il giorno prima per fargli un favore..."
Per favore, non dirmi che l'ha fatto.
"...dovevo fingere suo amico per quella sera così tu non sospettavi di niente"
A quella confessione, chiudo gli occhi per placare le lacrime che vogliono uscire. La mia pelle diventa d'oca e serro le labbra.
"Bella, era giusto che lo sapevi. Tom e i suoi amici sono gente pericolosa ed io ti voglio bene. Tu per me sei molto speciale"
Assaporo le parole con gratitudine, gli prendo la mano e la stringo. Solo ora mi ricordo delle grosse mani di Tom Stone sulle mie.
"Grazie Simon" dico. 

Ci alziamo dal divano e se ne stava per andare via finché:

"Bella"

"Sì?"

"Non ero venuto qua solo per dirti questo ma... ti va di uscire?"
Spalanco gli occhi.

"Intendi come..."

"Sì... un appuntamento. Sai per raccontarmi della Francia, per stare un po' insieme..." ammicca un sorrisetto gentile.

"Ma certo" si morde il labbro più felice che mai come un bambino e mi avvisa che mi scriverà prima o poi.

Ci salutiamo e appena chiudo la porta alle spalle, sento freddo al corpo, i polmoni schiacciarmi a tal punto di farmi mancare l'aria.

Perché mi sento così?

Corro di sopra per farmi una bella doccia bollente.

***
Non ho più studiato e ho cercato di distrarmi con Orgoglio e Pregiudizio, ormai quasi finito. Sono scesa di sotto solo una volta per prendere qualcosa da mangiare.
Sento due bussi alla porta e invito ad entrare chiunque sia.
"Posso?" sento la voce dolce di mio padre. Io annuisco. Chiudo il libro e lo appoggio al comodino. Lo ammira e gli sorge un sorriso malinconico sapendo che era il suo preferito.
"Cosa c'è papà?"
"Com'è andata il tuo primo giorno di scuola?" mi chiede. Se chiede così, è perché lo sa, ma lui finge perché lo vuole sentire da me.
"Papà, lo so che lo sai"
"Sgamato!" esclama alzando le mani arrendendosi "Amore, perché non vai d'accordo con Alyssa?"
"é insopportabile, papà"
"Amore, cerca di fare amicizia con lei, a me e Anita farebbe molto piacere"
"Papà, lo sai quante volte ci ho provato, solo per te, ma la figlia di Anita mi odia ed io odio lei, quindi smettila di chiedermelo perché non lo farò più. A proposito, perché non mi hai detto della cena di sabato?"
"Perché stavo pensando di far unire Anita e la figlia alla cena con gli Stone"
Un brivido di freddo per la sua proposta mi rende tutta tesa ed io spalanco gli occhi sconvolta.
"No, papà"
"Perché no?"
"Papà così mi rovini la serata, già devo sopportare Tom Stone e poi se tu ci metti Alyssa Brown, tu mi farai condannare con loro due insieme per favore, no" lo imploro, congiungendo le mani e sporgendo il labbro inferiore.
Mi sa che hai parlato senza pensare.
Cazzo, l'ho fatto davvero.
Robert mi guarda confuso e sconvolto.
"Conosci Tom Stone?"
"Sì" rispondo rassegnata, ormai gliel'ho fatto capire.
"Come l'hai conosciuto?" mi chiede.
Ora che dico? Farò a mio modo: sparerò la prima cavolata che mi viene in mente.
"Ci siamo incontrati per caso in giro e poi..."

Odio amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora