27 marzo 2022, Gewiss Stadium.
Sophia's pov
Ero appena entrata al Gewiss Stadium con mia sorella e i gemelli Lovato, che mi avevano portato qui con l'inganno, senza che io ne sapessi nulla fino ad adesso.
Ancora non ci credevo che mi avessero portato a vedere la Roma, la mia squadra del cuore. La squadra di cui mi innamorai quando ero piccola, grazie a Francesco Totti e Daniele De Rossi.
Credevo che avremo dovuto fare un giro per la città, per il centro storico, per le chiese, piazze, musei, negozi, centri commerciali, qualche stradine sconosciute, invece mi avevano voluto fare la sorpresa di portami allo stadio per farmi guardare questa partita dal vivo.
Secondo me questa sorpresa l'aveva pensata Francesca, ma non ne avevo la certezza. Non sapevo il perchè, ma avevo questa sensazione che fosse stata lei ad aver organizzato il tutto, chiedendo aiuto a non sapevo chi.
Pensavo che fosse stata lei a farmi questa sorpresa perché conosceva molti calciatori. Non sapevo di preciso chi, ma ero a conoscenza del fatto che avesse amici calciatori.
Questo era l'unico motivo per cui pensavo che fosse lei la 'mente' di questa sorpresa che era riuscita alla grande, non avevo sospettato di nulla, sin da quando Adele mi disse 'il 27 marzo andiamo a Bergamo a farci un giro per la città'.
Infatti ero rimasta di stucco quando fummo davanti allo stadio dell'Atalanta, mi sarei aspettata di tutto, ma non essere dentro a questo campo da calcio.
In ogni caso ringrazierò Francesca quando sarà finita la partita, visto che non vedevo l'ora che iniziasse, nonostante avessi molta ansia di come sarebbe potuta finire.
Pensavo sempre al peggio, che potessimo perdere una partita così importante come questa, che venissimo sconfitti al 90' o cose del genere, o che non riuscissimo a fare nemmeno un gol alla Dea e che loro giocassero da dio.
Ogni volta mi veniva ansia per queste partite, che sarebbero potute finire sia benissimo, sia malissimo.
Ci sedemmo ai nostri posti e aspettammo l'inizio della partita, che sarebbe stato fra un po', o almeno credevo. Non sapevo che ora fosse in questo momento, ma pensavo che mancasse poco al fischio d'inizio della gara.
Iniziai a guardare i giocatori della Roma nel pre-partita, mentre che si stavano allenando, visto che erano entrati in campo da poco tempo.
Erano entrati poco prima che io, mia sorella e i gemelli Lovato ci sedessimo ai nostri posti, ai quali arrivammo dopo un po' perché non li trovavamo.
Mi concentrai a guardare Lorenzo Pellegrini, il nostro capitano e numero 7.
Dio, era così bello mentre si allenava, ogni volta avevo le farfalle nello stomaco.
Ciò succedeva ogni volta che lo avevo così 'vicino', oppure quando lo vedevo in televisione o anche quando lo sentivo nominare o addirittura quando lo pensavo.
Ogni volta lo vedevo sempre dalla televisione, visto che lui abitava a Roma e io a Cagliari.
Le uniche occasioni in cui lo avevo avuto 'vicino' oltre a oggi era quando andavo all'Unipol Domus, lo stadio del Cagliari per vedere Cagliari-Roma.
Lo seguivo sin da quando lo avevano preso in prima squadra, nel lontano 2014.
Ormai erano 8 anni che lo sostenevo, che gli stavo vicino nonostante lui non sapesse della mia esistenza, nonostante non l'avrei mai incontrato fuori dal campo, nonostante io e lui appartenevamo a due mondi totalmente differenti, lui un calciatore e io una semplicissima ragazza che andava all'università nella città in cui era nata per non allontanarsi dalla sua famiglia, a lui mi ero affezionata molto velocemente, senza che me ne rendessi conto.
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Instagram|| Giorgio Altare
Fanfiction@altaregiorgio14 ha iniziato a seguire @fraa_lovato PRIMA STORIA SU GIORGIO ALTARE SU WATTPAD.