36

69 3 0
                                    

5 agosto 2022, Cagliari.

Francesca's pov

Stavo entrando dentro lo stadio del Cagliari, dopo che era finita la partita della squadra sarda.

Oggi ero venuta a vedere Giorgio in coppa Italia contro il Perugia.

Lui non ne sapeva nulla, visto che volevo fargli una sorpresa.

Non lo vedevo dal vivo da tanto tempo, da quando me ne ero andata da Cagliari, quel venti giugno...

Io avevo passato le vacanze dai miei genitori e con Matteo e Vian a Monselice per poi trasferirmi a Salerno con mio fratello e Adele, mentre lui le aveva passate coi suoi amici se non ricordavo male.

Per fare la sorpresa ero stata aiutata da Alessandro Deiola, uno dei pochi compagni rimasti dopo la retrocessione del Cagliari in serie B.

Era da un po' che volevo fargli questa sorpresa, nonostante fossi stata malissimo per quella situazione di cui non gli avevo ancora parlato, e Alessandro si era offerto di aiutarmi senza esitare neanche per un secondo.

Sapevo che durante il mercato erano arrivati altri ragazzi da squadre di ogni tipo e categoria, di cui non mi ero preoccupata di cercare il nome, non mi interessava sapere come si chiamassero.

La partita era finita 3 a 2 per il club sardo, battendo il Perugia in rimonta.

Il gol del pari e della vittoria arrivarono nel giro di 9 minuti.

Il primo gol lo aveva segnato Giorgio di testa, grazie a un calcio d'angolo procurato da un suo compagno di squadra.

Gli altri due gol erano stati segnati grazie a un calcio di rigore e una punizione procurata da altri ragazzi di cui non sapevo il nome.

Arrivai davanti a due bodyguard, che si trovavano prorpio davanti al corridoio in cui, quasi sicuramente, c'earno gli spogliatoi.

Erano grossi e altissimi, per me erano anche più alti di Giorgio, che era già alto di suo, feci vedere il pass datomi dalla moglie di Alessandro quando arrivai allo stadio, precisamente nella tribuna vip in cui c'erano tutte le mogli/compagne dei ragazzi. Infatti vidi un sacco di ragazze nuove, visto che la squadra era stata rivoluzionata da quando me ne ero andata da Cagliari.

Loro lo scrutarono per poi lasciarmi il via libera, anche se inizialmente mi avevano guardato malissimo perché pensavano che fossi una semplice tifosa che voleva entrare negli spogliatoi dei ragazzi per farci qualcosa di strano.

Avevo letteralmente paura del loro sguardo, che trasmettevano timore a chiunque passasse vicino a loro. E la loro altezza, che a parer mio si aggirava a più di due metri, aiutava al far avere terrore di loro.

Camminai per trecento metri circa per poi fermarmi perché effettivamente non sapevo dove fosse lo spogliatoio dei ragazzi.

Dio che stupida, mi ero dimenticata di chiedere dove fosse il loro spogliatoio.

Dovevo farlo questa mattina, ma mi era completamente passato per la testa; pensando a quando avrei dovuto incontrare Giorgio.

Più ci pensavo, più mi venivano paranoie e ansie ripetitive, persistenti, che non uscivano più dalla mia mente, che mi facevano scoppiare in una crisi di pianto, che mi passava solamente dopo un po' di tempo.

Le ansie e le paranoie mi venivano sprattutto dopo quel post che aveva messo con quella sua amica che conosceva alle superiori, avevo veramente pensato il peggio, che mi avesse sostituita con quella ragazza, che si fossero messi assieme, che avesse preferito lei a me. Alla fine non era così, questa ragazza si era sposata da poco ed era incinta del suo primo figlio, solo allora riuscii a preoccuparmi di meno, a rilassarmi.

Instagram|| Giorgio AltareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora