Francesca's pov
Ero scesa a Cagliari per stare un po' con Giorgio, che tra qualche giorno avrebbe dovuto giocare una partita contro la Reggina se non mi sbagliavo. Non avevo ricontrollato il calendario di serie B.
Già non sapevo contro chi dovesse giocare mio fratello....
La memoria da pesce rosso is back.
Da quel che avevo capito era una partita fondamentale per la promozione in serie A, la Reggina si trovava al primo posto in classifica, infatti Giorgio era molto in sotto pressione per questo fatto. Vedevo che fosse molto in ansia, e di certo non mancava il nervosismo che scorreva nel suo sangue. Era ben evidente che era preoccupato per questa partita che si sarebbe giocata tra poco tempo.
L'ansia e il nervosismo e, soprattutto, la preoccupazione erano arrivati dopo un errore che aveva commesso contro il Pisa, che aveva causato il gol del vantaggio degli avversari. Alla fine la squadra era riuscita a pareggiare, nonostante Giorgio sia uscito prima dal campo, cosa che non era mai succeda prima d'ora.
Ora aveva molta paura di commettere lo stesso errore della giornata che avevano giocato qualche settimana fa, lui aveva giocato solamente pochi minuti nella scorsa partita dopo quell'errore. Ora era impaurito che avesse potuto causare lo svantaggio del Cagliari, che magari non avesse mai recuperato il gol di distacco.
Giorgio pensava di essere odiato da tutti i tifosi dopo l'errore commesso: invece secondo me non lo detestavano, ma che a tutti potesse capitare di sbagliare un passaggio e cose così. Anche i calciatori sono delle persone, non dei robot.
Io lo rassicurai dicendogli che a tutti potesse succedere qualcosa del genere, ricordandogli cosa fosse successo in Salernitana-Cagliari, dove mio fratello fece fallo in area di rigore, nel quale l'arbitro diede il tiro dal dischetto che venne segnato da non ricordavo più chi. Facevo letteralmente schifo a ricordare i nomi degli altri.
Parlando di mio fratello, lui avrebbe dovuto giocare il giorno successivo di Giorgio, ma non era stato convocato per un problema muscolare che aveva avuto durante un allenamento mattutino nel centro sportivo della Salernitana.
I medici dicevano che sarebbe stato meglio fra qualche giorno o fra qualche settimana, non mi ricordavo cosa avesse detto mio fratello di preciso, ovviamente queste cose me le scordavo in 0,1 secondi.
Speravo che fosse vero, anche perché Matteo stava giocando una buonissima stagione, trovando anche il primo gol in serie A contro il Monza, che aveva fatto vincere la Salernitana all'ultimo minuto.
Il gol era arrivato di testa, con assist da calcio d'angolo, tirato perfettamente dal battitore del corner che, ovviamente, non ricordavo minimamente chi fosse stato a tirarlo.
Quel gol lo aveva dedicato a me, ad Adele e al bambino, di cui io non sapevo ancora il sesso.
Quei due lo volevano dire alla nascita, che sarebbe a inizio agosto. Ero sempre più impaziente di sapere se il bambino fosse una maschio o una femmina. Ero più curiosa che mai.
Odiavo quando Matteo e Adele facevano così, ero troppo curiosa di sapere quale fosse il sesso del bambino perché non vedevo l'ora di vederlo dal dal vivo e stringerlo fra le mie braccia.
Soprattutto dovevo viziarlo, comprando un sacco di vestitini e giochi per lui, ero sempre stata convinta che sarei stata una zia perfetta visto che avevo sempre amato i bambini, cosa che avrei voluto avere anche io, più avanti. Sperando che non capitasse come mi era successo in passato.
"Piccola" mi chiamò Giorgio, che era dall'altra parte del divano in cui ci eravamo seduti per giocare qualche partita a fifa.
Eravamo annoiati, allora avevamo deciso di giocare a fifa22, giusto per passare un po' il tempo che non passava più, era come se si fosse fermato con qualche strana magia. Soprattutto per il silenzio che si era creato da quando ci eravamo seduti nel divano, eravamo veramente in imbarazzo totale.
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Instagram|| Giorgio Altare
Fanfiction@altaregiorgio14 ha iniziato a seguire @fraa_lovato PRIMA STORIA SU GIORGIO ALTARE SU WATTPAD.