«𝕃𝕖 𝕔𝕠𝕤𝕖 𝕟𝕠𝕟 𝕤𝕖𝕞𝕡𝕣𝕖 𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕔𝕠𝕞𝕖 𝕤𝕖𝕞𝕓𝕣𝕒𝕟𝕠. 𝕃𝕖 𝕟𝕠𝕤𝕥𝕣𝕖 𝕡𝕒𝕦𝕣𝕖 𝕡𝕠𝕤𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕘𝕚𝕠𝕔𝕒𝕣𝕔𝕚 𝕕𝕖𝕘𝕝𝕚 𝕤𝕔𝕙𝕖𝕣𝕫𝕚, 𝕗𝕒𝕣𝕔𝕚 𝕥𝕖𝕞𝕖𝕣𝕖 𝕚 𝕔𝕒𝕞𝕓𝕚𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕚 𝕖 𝕧𝕠𝕝𝕥𝕒𝕣𝕖 𝕡𝕒𝕘𝕚𝕟𝕒, 𝕞𝕒 𝕕𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕚𝕥𝕠 𝕝𝕖 𝕟𝕠𝕤𝕥𝕣𝕖 𝕡𝕒𝕦𝕣𝕖 𝕟𝕒𝕤𝕔𝕠𝕟𝕕𝕠𝕟𝕠 𝕤𝕖𝕔𝕠𝕟𝕕𝕖 𝕡𝕠𝕤𝕤𝕚𝕓𝕚𝕝𝕚𝕥𝕒̀ 𝕔𝕙𝕖 𝕒𝕥𝕥𝕖𝕟𝕕𝕠𝕟𝕠 𝕕𝕚 𝕖𝕤𝕤𝕖𝕣𝕖 𝕔𝕠𝕝𝕥𝕖. 𝕄𝕒 𝕢𝕦𝕖𝕤𝕥𝕖 𝕠𝕡𝕡𝕠𝕣𝕥𝕦𝕟𝕚𝕥𝕒̀ 𝕟𝕠𝕟 𝕤𝕚 𝕡𝕣𝕖𝕤𝕖𝕟𝕥𝕒𝕟𝕠 𝕠𝕘𝕟𝕚 𝕘𝕚𝕠𝕣𝕟𝕠 𝕖 𝕢𝕦𝕒𝕟𝕕𝕠 𝕒𝕣𝕣𝕚𝕧𝕒𝕟𝕠 𝕕𝕠𝕓𝕓𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕒𝕧𝕖𝕣𝕖 𝕔𝕠𝕣𝕒𝕘𝕘𝕚𝕠, 𝕣𝕚𝕤𝕔𝕙𝕚𝕒𝕣𝕖 𝕖 𝕒𝕗𝕗𝕖𝕣𝕣𝕒𝕣𝕝𝕖 𝕗𝕚𝕟𝕔𝕙𝕖́ 𝕡𝕠𝕤𝕤𝕚𝕒𝕞𝕠.»
Era finita così, aveva davvero mollato. C'era d'aspettarselo, prima o poi uno dei due avrebbe dovuto mollare la presa. Ogni momento passato insieme, ogni ricordo aggiunto era un passo verso l'autodistruzione. A volte aggrapparsi fa più male che lasciare andare e ci eravamo già fatti troppo male. Avrei dovuto mettermi in pace con me stessa e andare avanti cercando di mandar via tutta la rabbia e il rancore di cui mi parlava la notte precedente. Prima di farlo però, mi restava un'ultima cosa da fare: scoprire la verità.
Il giorno precedente mi ero convinta ed ero andata a casa sua, sua madre voleva vedermi e dovevo rassicurarla sulla mia condizione. Avevamo parlato del più e del meno e ovviamente la conversazione è caduta su suo figlio. Avevo cercato di non entrare nel dettaglio della situazione ma lei probabilmente sapeva già tutto o almeno mi dava quell'impressione. Mi disse che quella della sbronza era solo una scusa, voleva vedermi per un'altra ragione e così mi portò nella camera di suo figlio. Mi fece una raccomandazione e mi porse in mano una lettera facendosi promettere di aprirla solo una volta pronta ed ero quasi sicura che quel momento fosse arrivato. Forse era sbagliato scoprirlo in quel modo, lui non voleva più aprire l'argomento e avrei dovuto rispettare la sua decisione ma allo stesso tempo avevo bisogno di sapere. Quel piccolo foglio racchiudeva probabilmente tutta la verità e per il momento mi bastava sapere quella senza pensare a conseguenze. Presi l'auto e mi diressi alla scogliera, volevo essere completamente sola e in tranquillità. Mi sedetti al solito posto, feci un respiro profondo e con un velo di timore aprii quel foglio.
"Sono le 04:20 del mattino. È passata circa un'ora da quando sono uscito dalla camera d'albergo in cui ho baciato le labbra, toccato la pelle scoperta, inalato il profumo e scopato con una persona che non sei tu; con una persona che a te, proprio non piace e la mia mente sta iniziando ad andare in tilt. Sai Lexie, sono le 04:20 del mattino e tu probabilmente ti starai divertendo con gli altri in qualche locale, com'è giusto che sia. Evito di dire probabilmente, poiché ne ho la piena certezza.
Sono le 04:21 ed esattamente 2 ore fa mi è arrivato uno dei soliti FaceTime dai miei compagni di squadra in cui mi mostrano che sono ad una festa e..puntualmente ci sei tu. Tu accanto a qualcuno che non sono io. Tu accanto a qualcuno che, anche se non conosco, odio a prescindere. Perché può starti vicino, può guardarti, può sentire il tuo irresistibile profumo, può sfiorarti mentre io sono qui con la costante paura di averti persa. So già a cosa stai pensando, secondo la tua mente sono io quello che si diverte qui a New York, ma io sono qui solo per lavoro come ti ho già ripetuto più volte. Purtroppo però, la tua fiducia nei miei confronti è andata a farsi fottere, e ne capisco anche il motivo, quindi sicuramente non mi avrai creduto.
Sono circa le 04:40 e ho dato un'occhiata a ciò che ho scritto prima. Stavo cercando davvero di giustificare ciò che ho fatto? Che uomo fa una cosa del genere alla sua donna? Insomma io..pensavo di sentirmi meglio, una volta aver ricambiato con la stessa moneta ma forse ho superato i limiti. Forse tu non lo fai neanche apposta. Sono i ragazzi che si incollano a te come piranha, e come biasimarli. Ma credimi Lexie che se ci fossi io con te in questo momento, nessuno potrebbe sfiorarti, nessuno potrebbe posare il suo sguardo su di te, nessuno se non io. Mi manchi, mi manchi da impazzire e vorrei solo prendere il cellulare e sentire la tua dolce voce rimbombarmi nelle orecchie, la tua voce che non so con quale stregoneria riesca a portarmi in un mondo di favole e far sparire tutti i problemi. A quest'ora sarai sicuramente ubriaca e forse sentirmi non ti farà bene, forse hai deciso di dimenticarmi e stai cercando di andare avanti anche se non so come questo sia possibile in soli 20 giorni, quindi provo a scartare questo brutto pensiero dalla mia mente. Non posso essere egoista con te, voglio solo la tua felicità e forse non coincide con me..
Sono le 05:11 e io ancora non ho chiuso occhio. Che cosa ho fatto, Alexis? Che cosa ti ho fatto..Non vedo come tu possa venire a conoscenza di questa cosa ma come farò a mentirti? Avevo programmato di passare tutta la giornata con te, non appena sarei tornato ma..come? Il senso di colpa mi sta divorando lo stomaco. Perché mi sento così? Perché mi hai reso così vulnerabile? È questo che vuol dire "amare qualcuno"? Perché se si, io non riesco a sopportarlo nonostante amarti sia la cosa che, ad oggi, mi rende più felice. Direi che ti odio per questo ma non riuscirei ad odiarti neanche se volessi. Forse tu dovresti odiarmi. In questo momento ho la testa così piena di pensieri che sto rimandando il vero problema..non l'ho ancora realizzato, non l'ho ancora scritto e sto fingendo che non sia successo anche perché probabilmente non è qualcosa che doveva succedere..L'hai baciato. È successo davvero Lexie. Forse ti chiederai, di chi io stia parlando: Blake. Tu hai baciato il mio compagno di squadra e lui ha baciato te. "Sei la versione bionda e con gli occhi azzurri di Cameron" gli hai detto sfiorandogli il volto con le tue mani lisce come seta. Così si è spento il sorriso che si era formato sul mio volto nel vedere quei meravigliosi occhi verdi/azzurri brillare dalla felicità o forse solo a causa dell'alcol ma vale lo stesso. Sei felice così, e lo accetto. Spero solo che quel bacio sia stato dato per circostanza e per il troppo alcol che girovaga nel tuo bellissimo corpo. Se ti conosco almeno un po' probabilmente quando ricorderai questo bacio ti sentirai male, ti verrà da pensare a me ma tu non farlo, non farlo Alexis. La prima cosa che farò appena sorgerà il sole sarà chiamare Blake e dirgli di non dire a nessuno di questo bacio, neanche a te se non dovessi ricordarlo. So della tua tendenza ad addossarti tutte le colpe, non farlo anche con questa. Sembrerà quasi una giustificazione per me e non voglio che risulti così. Ho davvero scopato con Becky per vendicarmi di te e Blake? Chi è che si vendicherebbe di qualcuno che ama? Non tu, o forse lo stai facendo ma involontariamente. Non funziona, non funziona con te "occhio per occhio".
Sono sempre io e sono ancora le 05:30. Ho un po' rimuginato e ho bevuto un po'..un po' tanto. Nella mia mente stanno scorrendo delle brutte immagini. Cosa accadrà quando lo scoprirai? Io ti spezzerò in due..ancora una volta. Spegnerò la parte più bella di te, quella che mi rende una persona migliore. In realtà l'ho già spenta, l'ho già distrutta. Io..non potrò guardarti negli occhi, io ucciderò quegli occhi e spegnerò la luce che emanano. Forse tu semplicemente non dovresti saperlo. Se ti lasciassi? Se..non so inventassi una qualunque scusa ti sentiresti meglio? Sarebbe meno il dolore da sopportare? Il mio sarebbe comunque lo stesso quindi..decidi tu.
Non so più che ore sono ma una cosa la so mia cara bellissima Lexie, andandomene ho distrutto la bolla di vetro che ci proteggeva e tornando lancerò i pezzi di vetro caduti, dritti nel tuo cuore. I tuoi mi sono già arrivati ma ti amo, ti amo lo stesso e non smetterò di farlo. Non ha senso chiederti scusa per qualcosa per cui non verrò mai perdonato ma l'importante è che tu sappia che mi dispiace, non so cosa mi sia passato per la testa. In quel momento pensavo solo alle sue mani nei tuoi capelli, sul tuo collo, sul tuo viso, sul tuo corpo. Alle vostre labbra che si uniscono e diventano un tutt'uno. A ciò che stavi pensando mentre lo baciavi, se ti è piaciuto, se lo rifarai. E ora penso solo che sono una persona di merda e non merito il tuo amore. Non l'ho mai meritato, e forse non lo hai mai neanche provato. Questo renderebbe le cose meno complicate, almeno non spezzerò il tuo cuore. So quanto tu ti sia fidata di me quando non riuscivi a fidarti neanche più di te stessa, di ciò che vali e di ciò che sei. Io lo so, l'ho percepito dentro di me. Mi hai trasmesso così tante emozioni in così poco tempo che ho cominciato a pensare che l'amore esista davvero. L'amore ti può davvero cambiare, in meglio o in peggio e io non so Lexie..cosa sono diventato? Una persona innamorata ma pur sempre una brutta persona. Anche se il mio intento non era quello di ferirti, non sarebbe mai mio volere ferire te che sei la persona più..non so che termine usare, più tutto che io abbia mai conosciuto. Tu non mi conosci da molto tempo, e pensi che io non sia una delle persone migliori che esistano al mondo..e hai pienamente ragione ma ti assicuro che da quando i nostri sguardi si sono incrociati, in quell'aeroporto, ho smesso di essere ciò che ero o almeno ci ho provato, ho provato ad essere una persona migliore..per te. Probabilmente non sono nato per esserlo, ho vissuto per troppo tempo in un ambiente in cui ho dovuto imparare a cacciare fuori carattere per difendere le donne della mia vita: mia madre e mia sorella, e credo di esserci riuscito con loro. Ho vissuto per lunghi mesi i loro infiniti pianti e per riuscire a sopportarli, per riuscire a vedere quelle che per me erano come due angeli piangere, per riuscire a fargli da spalla forte, per riuscire a non lasciar andare anche me stesso alle lacrime ho lasciato che il mio cuore si frantumasse in mille pezzi. Poi sei arrivata tu e hai raccolto i pezzi per rinconciliarli tra loro. Quando mi sono reso conto di ciò che mi facevi ho deciso di allontanarti. Ricordi quella sera, alla festa per il compleanno di Shawn? Beh, come potresti dimenticarlo..Ero così arrabbiato con mia sorella che avevo deciso automaticamente di essere arrabbiato con il mondo, che non volessi vedere nessuno e quindi di restare nella mia camera e lontano da tutti. La porta si è aperta e ricordo che quando sei entrata io non riuscivo a dirti nulla di male, nulla per mandarti via perché non volevo che tu andassi via, non lo volevo per niente e per me era qualcosa di nuovo, era come avere un punto debole ed io non ne avevo. Mi hai fatto cambiare idea in nulla "Perché non ti vesti decentemente e vieni con me di sotto?" mi chiedesti e io rifiutai, cercavo di non farmi convincere e tu non hai insistito, hai semplicemente risposto con un "ok, io vado" e quelle parole furono un richiamo per me, non volevo che te ne andassi e non l'ho mai voluto Lexie. Quando mi sono reso conto dell'influenza che tu avessi su di me ho deciso di allontanarti, ed è per questo che ripeto: che persona di merda fa questo? Ti ruppi il cuore con la facilità con cui tu hai abbattuto tutte le mie difese ma dovevo lasciarti andare perché pensavo che una persona come me non potesse innamorarsi e soprattutto non potesse dipendere da nessuno perché se poi avessi perso quel qualcuno, avrei perso tutto. Non scrivo queste cose per darti delle spiegazioni, non le vorresti neanche ascoltare e probabilmente questo foglio bianco non avrò mai il coraggio di consegnarlo tra le tue mani, ma volevo provare a scrivere ciò che è successo per metabolizzarlo e realizzare il fatto che io ti abbia persa per sempre. Ed ecco a cosa sto pensando mentre fisso queste bottiglie di Bourbon vuote sul tavolo, ho perso tutto o almeno, succederà presto. Dovrei provare a parlarti, a spiegarmi ma non c'è nulla da spiegare se non che ti amo Alexis Grier ma forse non sono la persona giusta per te."
STAI LEGGENDO
A new beginning||Cameron Dallas
Fanfiction-Cos'hai? -Niente. -Perché te ne sei andata? -Perché volevo. -Mi manchi. -Tu no. -I tuoi occhi. -Cos'hanno? -Parlano. -E cosa dicono? -Che stai mentendo. -Tu sei matto. -E tu sei mia. -Pff. -Ce l'hai con me, ancora? -Conosci già la risposta. -Non pu...