«𝕃'𝕚𝕟𝕕𝕚𝕗𝕗𝕖𝕣𝕖𝕟𝕫𝕒 𝕖̀ 𝕝𝕒 𝕡𝕚𝕦̀ 𝕣𝕒𝕗𝕗𝕚𝕟𝕒𝕥𝕒 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕖 𝕡𝕣𝕠𝕧𝕠𝕔𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕚.»
<<Lex, hai intenzione di marcire nel mio letto?>>la voce di Justin mi risvegliò.
Mi misi seduta sul letto e mi stiracchiai facendo un verso strano che lo fece sorridere.
<<Buongiorno. Che ore sono? E perché ti stai cambiando?>>chiesi sbadigliando.
<<Quante domande fai appena sveglia. Comunque sono le 2 e sono appena tornato da scuola.>>spalancai gli occhi e mi alzai di scatto dal letto.
<<Come le due?>>chiesi mettendomi una mano sulla testa, forse mi ero alzata troppo velocemente.
<<Lex hai la febbre, non mi sembrava il caso di svegliarti e farti venire a scuola. Ho detto a Nash che ieri non ti sei sentita bene e sei venuta da me per non far preoccupare Hayes. Meglio evitare che sappia ciò che è successo da qualcuno che non sei tu.>>disse mettendomi una mano sulla spalla.
<<E lui...>>feci per dire.
<<Si, ci ha creduto.>>mi guardò e mi sorrise.
Lo abbracciai forte.
<<Grazie davvero Jus, non so come ringraziarti.>>mi allontanai di scatto<<Beh, potrei iniziare col non mischiarti la febbre.>>lui rise.
<<Non puoi mischiarmi una febbre che parte da qui.>>disse puntandomi un dito sulla fronte.
<<In che senso?>>lo guardai confusa.
<<È febbre psicosomatica.>>disse uscendo dalla stanza, lo seguii.
<<Sarebbe?>>continuavo a non capire.
<<La reazione che il tuo organismo ha per affrontare il problema. E sai di che problema sto parlando.>>sbuffai sonoramente.
<<Non bastava ciò che mi ha fatto passare, ora anche la febbre.>>mi lamentai sedendomi su uno degli sgabelli in cucina.
<<Hai intenzione di parlare con lui?>>mi accigliai.
<<È meglio per lui che non succeda, il mio odio nei suoi confronti ha superato qualsiasi altro tipo di sentimento.>>
<<Ora parli così perché sei arrabbiata, vincerai quando proverai solo indifferenza nei suoi confronti.>>feci una risata amara.
<<Anche se volessi parlarci, a cosa servirebbe? Ha scopato con un'altra mentre continuava a ripetere di amarmi, e avrà un figlio da lei. Forse hai ragione, non posso definirle corna ma non immagini come io mi senta tradita.>>feci fatica per non piangere.
Mi sentivo come se un tornado mi fosse passato dentro e mi avesse strappato via il cuore. Mi sentivo vuota, spezzata in due.
<<Solo il tempo sistemerà le cose, sei forte, ci riuscirai. Cameron agisce senza pensare, non capiremo mai cosa gli passa per la testa.>>rispose mentre preparava qualcosa.
<<Ho perso le speranze di poterlo capire tempo fa.>>guardai in alto e mi attorcigliai i capelli attorno a un dito.<<I tuoi non ci sono?>>chiesi guardandomi attorno.
<<No, oggi lavorano fino a tardi. Ti piacciono gli spaghetti vero?>>chiese mentre dava uno sguardo alla dispensa.
<<A chi non piacciono gli spaghetti?>>chiesi retoricamente.
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A new beginning||Cameron Dallas
Fanfiction-Cos'hai? -Niente. -Perché te ne sei andata? -Perché volevo. -Mi manchi. -Tu no. -I tuoi occhi. -Cos'hanno? -Parlano. -E cosa dicono? -Che stai mentendo. -Tu sei matto. -E tu sei mia. -Pff. -Ce l'hai con me, ancora? -Conosci già la risposta. -Non pu...