"𝕄𝕒𝕟𝕔𝕒𝕣𝕤𝕚 𝕖𝕕 𝕖𝕧𝕚𝕥𝕒𝕣𝕤𝕚" 𝔼̀ 𝕦𝕟 𝕡𝕠́ 𝕔𝕠𝕞𝕖 𝕒𝕧𝕖𝕣 𝕗𝕒𝕞𝕖 𝕖 𝕟𝕠𝕟 𝕞𝕒𝕟𝕘𝕚𝕒𝕣𝕖..
Tutto prima o poi finisce, non c'è qualcosa che dura per sempre. Puoi provare con tutta te stessa a far durare qualcosa che sai non durerà, puoi lasciar scivolare gli ostacoli senza affrontarli, puoi sopprimere i tuoi dubbi per far sì che tutto vada per il meglio ma resti comunque una persona: umana e vulnerabile. Non puoi decidere che sensazioni provare, non puoi decidere se una notizia può farti male o bene ma puoi decidere come reagire, ed io avevo deciso di non farlo. Avevano smesso di valerne la pena tempo fa, ma era stato comunque un duro colpo da ricevere.
La porta si aprì dando spazio a Nash.
<<Lex che sta succedendo...>>fece per dire prima di incantarsi ad osservare i mille pezzi di plastica sparsi per terra che pochi secondi prima componevano il mio cellulare.
<<Io...oh mio Dio.>>sospirai sedendomi a terra con la testa tra le mani.
<<Cosa è successo Lex?>>chiese preoccupato.
<<Nulla Nash, devo solo comprare un nuovo cellulare.>>alzai da terra quel che restava del mio telefono e glielo mostrai, fingendo un sorriso.
Tornai dentro e mi diressi in bagno per ripulire le mie mani dai sassolini e i residui di cellulare che erano per terra. Alzai gli occhi sullo specchio, presi un forte respiro e mi voltai. Non è nulla Alexis, neanche li rivedrai più, mi dissi per calmarmi. Due piedi occuparono il pavimento davanti a me.
<<Lexie.>>rabbrividii.
<<Cam, non stasera per favore.>>feci per oltrepassarlo ma chiuse la porta alle sue spalle, mi accigliai.
<<Posso sapere cosa ti succede?>>sbuffai.
<<No, non puoi saperlo.>>
<<Cerco di aiutarti, hai aiutato tu me innumerevoli volte.>>sorrise.
<<Non mi serve alcun tipo di aiuto, brutta giornata...meglio che io torni a casa.>>
<<È successo qualcosa in particolare?>>vedere Cameron così preoccupato mi faceva strano, si sarebbe dovuto preoccupare un po' di tempo prima.
<<Oh, non qualcosa. Tante cose.>>gli mostrai il cellulare, lo prese dalle mie mani e lo guardò indispettito.
<<Fino a prima mi sembrava apposto.>>mi fece ridere.
<<Questo è l'esempio di quanto le cose nella mia vita cambino velocemente.>>dissi ironicamente.
<<Gilinsky ti ha fatto qualcosa?>>posai i miei occhi sui suoi di scatto.
<<No, assolutamente. Posso dire che è stata l'unica cosa positiva di questa giornata.>>okay si, probabilmente l'avevo detto apposta.
<<Ti meriti tutta la felicità Alexis, se hai bisogno di una spalla su cui posarti...la mia è disponibile.>>strozzai una risata, aprì la porta.
<<Diciamo che evito di posarmi su qualcuno, se poi si sposta potrei farmi male.>>dissi, sarei stata ore a parlare con lui ma era meglio andare.
Uscii da quel bagno per evitare che i nostri amici pensassero altro, presi le mie cose e Jack si propose per accompagnarmi. Salutai tutti i presenti ed uscii un po' dispiaciuta per l'evoluzione di quella giornata.
Entrammo in auto e dopo aver preso posto si voltò verso di me.
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A new beginning||Cameron Dallas
Fanfiction-Cos'hai? -Niente. -Perché te ne sei andata? -Perché volevo. -Mi manchi. -Tu no. -I tuoi occhi. -Cos'hanno? -Parlano. -E cosa dicono? -Che stai mentendo. -Tu sei matto. -E tu sei mia. -Pff. -Ce l'hai con me, ancora? -Conosci già la risposta. -Non pu...