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«𝕟𝕠𝕚 𝕕𝕦𝕖 𝕤𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕝𝕖𝕘𝕒𝕥𝕚. 𝕃𝕖𝕘𝕒𝕥𝕚 𝕕𝕒 𝕢𝕦𝕒𝕝𝕔𝕠𝕤𝕒 𝕔𝕙𝕖 𝕟𝕠𝕟 𝕤𝕚 𝕧𝕖𝕕𝕖 𝕞𝕒 𝕤𝕚 𝕤𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕗𝕠𝕣𝕥𝕖»

Le due settimane seguenti furono molto monotone, ma un tipo di monotonia che mi rendeva felice. Chiamasi anche tranquillità. Dopo mesi di inferno iniziavo a sentirmi finalmente una normale adolescente con una vita abbastanza normale. Uscivo con un ragazzo: Jack, lui piaceva ai miei fratelli, piaceva a me, piaceva a tutti. Era un po' il principe azzurro e forse per quel motivo non mi sarei aspettata ciò che successe in seguito. L'apparenza inganna, la maggior parte delle volte in senso negativo e quello era il caso o forse il caos. Sapete come si dice, no? Dopo la quiete c'è sempre la tempesta.

Quel sabato mi svegliai e le mie energie erano incontrollabili, avevo voglia di fare tante cose ma non di andare a scuola, non ero pronta per l'interrogazione di scienze e neanche per un impreparato quindi, sperai che i miei fratelli non avrebbero fatto storie. Mi alzai, misi le pantofole ai piedi e scesi di sotto. Come ormai accadeva spesso non eravamo soli, mi ci ero abituata e avevo smesso anche di prepararmi per bene prima di andare al piano inferiore dove mi aspettava abitualmente un ottimo buongiorno. Quel mattino c'erano Jack, Taylor e Justin. Cameron aveva un po' abbandonato casa mia, passava molto raramente da quando aveva capito che la presenza di Jack sarebbe stata più frequente. Quei due si odiavano, avevano qualche trascorso ma non sapevo ancora quale e il mio intento era quello di scoprirlo.

<<Buongiorno a tutti.>>dissi mandando un bacio con la mano.

<<Sei ancora in pigiama?>>mi chiese Hayes stranito, puoi farcela Alexis.

<<Stamattina non ho voglia di andare a scuola, neanche Scarlett ci va.>>dissi più per chiedere il permesso che per avvisare.

<<Se ti scoccia, non andare.>>fece Hayes, mi accigliai ma non ne diedi dimostrazione per evitare di fargli cambiare idea.

Mangiai qualche biscotto mentre gli uomini di casa continuarono a parlare di argomenti sconosciuti, probabilmente di football ma non ne ero sicura. Io intanto salii di sopra, mi lavai e mi vestii velocemente giusto per essere presentabile e una volta finito tornai di sotto. Non ebbi il tempo di mettere piede sull'ultimo gradino che suonò il campanello. Olivia aumentò il passo per andare ad aprire ma la stoppai.

<<Non scomodarti, vado io.>>dissi prima di andare ad aprire.

Stacey e Cameron, ovviamente.

Mi spostai per farli passare e, mentre chiudevo la porta alle mie spalle, alzai gli occhi al cielo irritata. Possibile che vederli insieme condizionasse così tanto il mio umore?

Pensai a come facesse Stacey a svegliarsi tutte le mattine così presto, anche se aveva finito la scuola da un pezzo. Io avrei sicuramente dormito fino a tardi, o forse no, ma avrei avuto sicuramente di meglio da fare che seguire il mio fidanzato come un cane fa con la palla.

<<Ho voglia di andare al mare!>>si lamentò Taylor.

<<Sembri mia sorella.>>fece Nash e io gli mimai un vaffanculo con le labbra.

<<Quando si tratta di saltare scuola, per me va sempre bene.>>risposi ovvia.

Non che non mi piacesse studiare ma negli ultimi tempi la situazione stava diventando difficile da gestire, mi sembrava tutto così pesante. A cominciare dall'alzarsi presto ogni mattina.

Alla fine riuscimmo a convincere tutti per andare al mare, c'era bisogno di un po' di distacco anche se avevo un magone allo stomaco. Il mio magone allo stomaco era segno di brutte sensazioni, e le mie brutte sensazioni non sbagliavano mai.

A new beginning||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora