"stronzo davvero"

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Church • Chase atlantic

Solo dopo essere tornata nella mia camera mi sono accorta che forse sono stata un po' troppo dura, e che se gli ha provocato addirittura un attacco panico, allora é una cosa seria.
Forse é solo una questione di punti di vista, dal mio, lo vedo arrogante, presuntuoso e lo odio, ma lui non odia me, come ha precisato prima.
Forse non é solo il ragazzo arrogante che ho conosciuto all'inizio dell'anno, forse c'è dell'altro.

In ogni caso, visto che sono una persona matura ed educata andrò a chiedergli scusa, ma non ora, tra poco, prima voglio leggere un po'.

Quindi mi cambio nuovamente, metto dei pantaloncini corti di tuta e resto in reggiseno, tanto dovrò stare da sola.

Mi stendo sul letto ed inizio a leggere fino a quando qualcuno non bussa, so che é per certo Luna, quindi apro la porta anche se in reggiseno.
Il problema é che non era Luna.
Tom mi stava davanti e mi osservava.

Chiusi la porta istantaneamente.

"Daphne"

"Uh...si?"

"Potresti, gentilmente aprirmi?"

"Aspetta, devo mettere una maglietta"

"Si, certo"

Velocemente mi infilo la prima maglia che trovo, talmente lunga da coprire anche il pantaloncino.

Apro la porta, di nuovo, con un sorriso imbarazzato sul volto.

"Ok, ehm, ciao"

"Ciao"

"Mi spieghi perché hai aperto se eri...senza maglia?"

"Pensavo fosse Luna, a dir la verità ne ero certa"

"Oh, ok"

"Dimmi"

"Cosa?"

"Ci sarà un motivo per il quale sei qui, dimmi dai"

"Oh si, ti sembrerà strano ma non trovo piú Mattheo, ho saputo che siete stai in punizione insieme, sai per caso dov'è?"

"No, uhm, credo che sia andato nella sua stanza, no?"

"Non c'è, ma grazie lo stesso"

"Di nulla"

"Ci sentiamo domani, allora"

Annuisco e poi gli sorrido , per poi chiudere la porta, ok, é stato imbarazzante.
Perché solo io faccio ste figure di merda?

Cercando di dimenticare leggo un altro po', ma senza accorgermene passano due ore.

Quindi decido con tutta la mia forza di volontà che é ora di andare a scusarsi.

Mi sistemo leggermente meglio ma non faccio nulla di speciale, poi lego i capelli ed esco dalla camera.

Ne approfitto anche perché sono circa le sette e mezza quindi dopo mi fermerò anche a cenare.

Esco dalla sala comune e vado verso la sala grande, ma niente tracce di Mattheo, cerco anche in biblioteca e nella sua sala comune, ma di nuovo nulla.

Mi viene in mente un posto, lí ci ho già incontrato uno dei due fratelli, perché non posso trovarci anche l'altro?

Scendo tre rampe di scale e vado davanti al bagno delle ragazze.
Apro la porta e noto subito una puzza di fumo.
Appoggiato al lavandino vedo Mattheo, intento a fumare una sigaretta.

"Daphne?"

"Uh...si?"

"Cosa ci fai qui?"

"Io volevo scusarmi"

"Con me?Per cosa?"

"Per oggi, non dovevo nominare tuo padre , sono stata cattiva"

"Cazzo..."
Impreca.

"Uh?"
Chiedo io, non capisco.

"Pensi davvero che me ne fotta qualcosa, Daphne, delle tue scuse di merda?"

"Ma allora sei stronzo davvero!"
Dico alterata.

"Daphne, senti, non é nulla di personale, ma sinceramente non me ne fotte proprio un cazzo di te, delle tue scuse, dei tuoi problemi e della tua vita."

Il modo in cui lo dice mi fa imbestialire, un misto tra il prepotente e l'esuberante.
Cazzo, e io che ho davvero pensato che ci fosse rimasto male, che mi ero sbagliata a giudicarlo come uno stronzo e tutto il resto.

"Sei proprio un coglione Riddle, vedi?Ecco perché nessuno sceglie te!"

"Daphne, sai quante cazzo di ragazze vorrebbero essere scopate da me?"

Sto zitta perché non riesco davvero a comprendere il significato di quello che ha detto.
Come se il sesso fosse qualcosa di cosí tanto importante, piú importante dell'amore.

"Sei proprio rovinato"

"E tu sei una ragazzina del cazzo, che crede nelle favolette dove arriva il principe azzurro"

Una smorfia mi appare sul viso e sorrido.

"Meglio di essere come te, Riddle, dipendente dal sesso e non in grado di provare una cosa cosí pura come l'amore"

Lui sta zitto e ride, una risata amara.

"Fa come vuoi, capirai presto che é tutta una cazzata"

Gli mostro il dito medio e gli do le spalle.
Vado verso la porta ed esco da lí, incazzata ed estremamente irritata dal suo comportamento.

Non credo nelle favole.
Non ci ho mai creduto.
Ho sempre pensato che fossero una grande cazzata, sin da bambina, ma mi piacevano.

Non cerco una favola, cerco una storia.
La mia storia.

Salgo le scale di fretta e vado verso la sala grande.

Qualcuno però mi chiama quindi mi fermo e mi giro.

"Dimmi, Tom"

"Cosa succede?"

"Nulla, ho solo incontrato quello stronzo di tuo fratello"

"Oh, lo hai visto!Dov'era?"

"Nei bagni a fumare"

"Ok... grazie, é successo qualcosa?"
Avrei voluto urlargli in faccia 'si cazzo si é successo qualcosa' ma lascio perdere.

"No"

"Ok...uhm, io vado"

"Ciao"

Lui mi saluta e va via , verso i bagni appunto.

Continuo a camminare e vado al mio tavolo, vicino a Luna.

"Ehyy"
Mi fa lei.

"Cazzo Luna io strozzo quel coglione un giorno"

"Riddle?"

"Riddle."
Sospiro e la guardo.

"Mi dispiace"
Mi dice lei.

Aggrotto le sopracciglia non capendo.

"Per?"

"Ti ho trascurata un po' in questi giorni, mi spiace molto"

"Ma non preoccuparti Luna, anzi, sono felicissima per te e Neville!"

"Grazie Daphne"

Le sorrido e appoggia la mia testa sulla sua spalla.

"Ma come farei senza di te"
Sussurra lei sorridendo.

"Già, come cazzo faresti senza di me"
Le dico io e sorrido.

Io e Luna siamo amiche da ormai cinque anni e abbiamo litigato solo due volte precise.

La prima volta fu perché mangiai l'ultima cocciorana che aveva comprato lei, con i suoi soldi, al secondo anno.
La seconda per lo stesso motivo, ma fu lei che la rubò a me, fatto sta che ero una vera stronza perché mi arrabbiai anche se io avevo fatto la stessa cosa.
Non so come farei senza di lei, davvero.
I primi giorni fu l'unica a parlarmi e prima dello smistamento mi aveva tenuto la mano perché avevo paura.

Dunque, dove la trovate una cazzo di amica come lei?

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