Gioia
Alzati, dico, mio cuore
e salta gioioso il monte
e gli alberi se vuoi e grida
beato la campagna povera,
ascolta, bimbo, la preghiera
terrena. Cade dal fusto
l'ultima foglia, ma non ti
ispiri la passeggera noia!
Non il crepitio del terreno,
non il contadino stanco la sfortuna,
non l'aria gelida un inverno.
Alzati, dico, sul riverbero
residuo bollente di luce
che illumina ciò che vedi.
Perché sei fortunato a
esistere ancora.
Questa poesia segna un cambiamento nella mia raccolta, che sembrava parlare solo di morte. C'è qui una speranza di vita: la gioia. Un incitamento al cuore a non soffermarsi sulle cose brutte di un inverno che ispira così tanta tristezza, perché alla fine dice "sei fortunato a esistere ancora", la luce che illumina ciò che vedi.
Pubblicherò più avanti una riflessione più ampia.

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Vento sonnifero
PoetryQuesta è una raccolta di poesie e racconti, che fungono da spunto per ricavare riflessioni profonde sul senso delle cose e delle emozioni. È uno specchio aperto sul cuore, per consentire a tutti di cogliere il riflesso affannante dei pensieri.