2. Lentiggini Come Stelle

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Katsuki non riusciva a dormire, ci provava, ma l'immagine di Izuku tornava sempre nella sua mente portandolo ad avere incubi o immagini legate al passato.
Faceva male, davvero tanto... era un dolore indescrivibile ma lo aveva promesso: sarebbe stato un padre degno di tale nomina.
Per rispetto verso il proprio Omega, per il suo primo e vero amore sarebbe cambiato e non avrebbe fatto mai più piangere i suoi bambini.

Sospirò.

Un sospiro rotto dalle lacrime che non poterono fare a meno di scendere.
Pianse tutta la notte tra le lenzuola che prima condivideva con la persona che aveva amato con tutto se stesso.

Come andare avanti? Come ci si comportava in quelle situazioni? Cosa avrebbe dovuto fare?

Domande senza una risposta galleggiavano costantemente nella sua mente.
Ma la verità forse era solo una... per quanto ci avrebbe provato e per quanto i giorni sarebbero trascorsi lui, Katsuki Bakugou, sarebbe rimasto con la mente a quei giorni trascorsi con il verdino, alle notti passate ad abbracciarsi e coccolarsi, a quei momenti in cui erano due corpi e una sola anima.



Era una giornata calda di inizio estate e Katsuki e Izuku, avendo una settimana libera dal lavoro, decisero di fare una piccola vacanza al mare.
Prepararono le valigie e tutto quello che potesse servire durante il viaggio, salirono in macchina e si diressero verso la loro meta.
Quando arrivarono Izuku spalancò gli occhi per quanto fosse bello quel posto.
I gemelli, essendo piccolini iniziarono a urlare e a correre nella sabbia, spingendosi per come potevano, e pasticciando con la sabbia.

"Koray puoi tenere d'occhio i tuoi fratellini finchè non finiamo di sistemare i bagagli? E non avvicinatevi all'acqua!"

"Suvvia Deku Koray è abbastanza responsabile. Sa quello che fa" Izuku gonfiò le guance indispettito.

"Kacchan sono comunque bambini a- "

"KACCHAN METTIMI GIÙ"

Katsuki lo prese come un sacco di patate portandolo fin dentro la casa che aveva affittato mentre con la mano libera portava una valigia.
La casa dentro era ancora stupenda: era una villetta da due piani, con tanto di piscina e vasca idromassaggio.
Era arredata con gusto, i mobili sembravano nuovi di zecca e le pareti erano color crema. Entrarono nella camera matrimoniale e ad Izuku brillarono gli occhi nel vedere quell'enorme e meraviglioso letto che gridava morbidezza e comodità.
Ci si buttò a capofitto, accoccolandosi sopra alle lenzuola come un bambino.
Katsuki fece lo stesso mettendosi a cavalcioni su di lui e guardandolo con il suo solito ghigno sul volto.
Iniziò a muovere le dita sui fianchi del verdino mentre quest'ultimo iniziò a dimenarsi e a scalciare per il troppo ridere.
Quando il biondo lasciò andare i suoi fianchi si sporse verso di lui lasciandogli un leggero bacio sulle labbra e in risposta Izuku si aggrappò ai suoi capelli attirandolo di nuovo a sé e dando il via ad una danza che ormai conoscevano fin troppo bene.

"Dada! Mama!"

I due gemelli corsero verso di loro salendo sul letto con l'aiuto di Koray che subito dopo si sedette tra loro.
I bambini cominciarono a giocare come dei cuccioli ed il fratello maggiore li guardò attentamente per evitare qualche spiacevole incidente.
Izuku carezzò la testolina bionda del figlio e lui alzò la testa per guardarlo.
L'Omega gli sorrise e in risposta il figlio maggiore lo abbracciò gettandogli le braccia al collo.
Il verdino lo strinse a sé e il suo sorriso si ampliò quando anche i due gemelli si buttarono tra le braccia della madre.
Katsuki completò il tutto mettendosi di fronte al compagno, abbracciando ogni membro della famiglia.

Era davvero orgoglioso di quella piccola famiglia che avevano creato e che avrebbe visto evolversi sotto il suo sguardo.

Lui e Izuku sarebbero rimasti uniti per sempre.

Le giornate trascorsero serenamente tra risate e allegria.
Durante l'ultima sera cdi vacanza l
a luna splendeva illuminando i loro volti, gli occhi cremisi si fusero in quelli smeraldini di Izuku e a parte loro, in quel momento, non ci fu più nessun'altro.
Le onde si infrangevano sulla riva bagnando i loro piedi nudi, i loro corpi sdraiati mentre granelli di sabbia si attaccavano sulle loro pelli.

"Izuku..." Lo richiamò il biondo gentilmente

"Mhm?"

"La luna quando ci sei tu è mille volte più bella"

"Kacchan...non smetterai mai di dirmelo vero?" Ridacchiò il verdino giocando con la sabbia.

"Esattamente, tu sei la mia luna e le tue lentiggini sono le stelle che gli stanno vicino"

"K-Kacchan! Hai sul serio paragonato le mie lentiggini alle stelle?!"

"Cosa c'è di male scusa?" Izuku arrossì scuotendo la testa.

"N-Nulla, non me lo aspettavo tutto qui..."

"Kacchan?"

"Dimmi piccolo"

"Mhm... ecco a te piacerebbe allargare la famiglia
?"

"Sei insaziabile sai? E poi tre cuccioli sono già impegnativi...come faremo con altri?"

"N-Non lo so... però tu non lo desideri?"

"Se è con te si. Un giorno magari quado Koray sarà leggermente più grandicello e quando i gemelli non daranno più fuoco alla casa potremo farci un pensierino" Occhi smeraldini fece un sorriso talmente ampio che a Katsuki si scelse il cuore.

"Davvero?!"

"Pensi che mentirei?"

"Ti amo Kacchan"

"Anche io Izuku"

Passarono la serata abbracciati, sulla riva del mare, la brezza estiva che soffiava carezzando i loro volti, l'acqua salata che si infrangeva sulla riva ed i loro occhi e i loro cuori ne erano testimoni.
Giocarono nell'acqua come quando erano bambini bagnandosi da testa a piedi, si schizzarono e si spinsero, caddero in acqua e si rialzarono e quando furono in piedi, esausti, con il fiatone e i vestiti bagnati Katsuki gli prese le mani e mentre entrambi sorridevano unirono le loro fronti mentre l'acqua salata bagnava loro la pelle.


Katsuki si alzò di scatto, la fronte imperlata di sudore e il petto che si alzava e abbassava velocemente.
Izuku... lo sentiva, non era impazzito.
Gli era sembrato per un secondo che il suo corpo stesse toccando il suo e non potè fare a meno di sorridere mentre una lacrima solitaria scendeva morbida sulla sua guancia.
Si passò le mani nei capelli e improvvisamente la porta si spalancò mostrando Koray assonnato che veniva trascinato dai gemelli.

"Papà buongiorno!"

"Piccoli se urlate così mi farete diventare sordo"

"Forse si tratta solo di vecchiaia"

"Ah?! Come osi parlare così a tuo padre?" Esclamò fingendosi serio.

"Sei tu che me lo hai insegnato"

"Koray!"

"Scherzavo papà! Calmati e scendi di sotto lo zio Denki sta per far esplodere la cucina"

"AH?!"

E mentre Katsuki scendeva di sotto come una furia il viso del figlio maggiore si illuminò e le sue labbra andarono a formare un sorriso malinconico.

"Visto mamma? Papà è quasi tornato come prima... È un grande passo non credi?"

I suoi occhi si soffermarono a lungo sulla foto che ritraeva Izuku e il suo sorriso si trasformò in uno amaro e nostalgico.
Pian piano, quasi non volesse abbandonare quell'immagine, uscì dalla porta lasciandola socchiusa mentre uno spiraglio di luce si andò a posare sulla foto posta sul comodino, illuminando il volto dell'Omega deceduto.



Buon pomeriggio!
In questo capitolo non accade niente di particolarmente rilevante ma è dominato dal dolore...
Come non comprendere... Izuku era il cardine di quella famiglia...
Riuscirà Katsuki ad andare avanti per i suoi figli?
Vi auguro una buona giornata
Hanami

Shitsuren- Cuore SpezzatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora