Shitsuren- Cuore Spezzato

19. Verità

"T-ti sup-pplico d-dammi tregua n-non ce la faccio p-più"
Pianse Izuku, il quale stava costretto a sedere sul pene di Katsuki ancora una volta, puntò lo sguardo sull'orologio alla parete e vide che erano le due passate.
Sospirò e gemette in contemporanea compiendo un velocissimo calcolo mentale: erano circa otto ore che Katsuki stava martellando la sua prostata senza pietà.
Ogni due ore circa il biondo lo annodava placando la sua sete di sesso, dandogli il tempo necessario per rifocillarsi un attimo e andare in bagno.
Lo aveva preso ovunque, riproducendo posizione che neanche sapeva esistessero e che forse non erano neanche contenute nel Kamasutra.
Il rut degli Alpha simboleggiava l'inferno in terra per gli Omega, soprattutto se questi non riuscivano ad entrare in calore.
Questo perchè nel periodo dell'accoppiamento, l'Omega perdeva i freni inibitori e la mente diveniva leggera, tanto da poter sopportare anche ore e ore in compagnia del proprio partner.
Ma ad Izuku questo non era accaduto: i medici gli avevano detto che con tutte le medicine e i trattamenti che aveva fatto almeno per un anno non si sarebbe presentato il calore e così era stato, per questo motivo anche con la pausa di un'ora tra un'accoppiata e l'altra non riusciva più a stare dietro ai bisogni dell'Alpha.

"K-Kats-chan!" Urlò tra le lacrime liberando un nuovo orgasmo asciutto, senza alcuna fuoriuscita di sperma.
Il suo corpo ne era stato completamente svuotato e non faceva altro che tremare a causa dello sforzo sovraumano che stava compiendo ormai da qualche ora per tenere il passo e non spezzarsi completamente.

"D-dillo di nuovo" Ansimò dentro al suo orecchio Katsuki, passando la testa sotto il braccio del verdino per andare a succhiare un capezzolo bagnato di saliva, sperma e sudore.

"K-kacchan- ah K-kacchan" Gemette il verdino esausto, socchiudendo gli occhi lasciando che l'ennesimo fiotto di liquido caldo lo riempisse a dovere.
Crollarono sul pavimento privi di forze in posizione prona, i respiri decisamente affannati ed i corpi totalmente privi di controllo, troppo provati da quel rut che era stato devastante per entrambi.
Izuku sentì la propria testa venir poggiata su un braccio caldo e sorrise debolmente non riuscendo a tenere gli occhi aperti mentre il nodo dell'Alpha si stava gonfiando privandolo di qualsiasi movimento.

Allora è premuroso anche lui quando vuole

"Fammi indovinare... ti chiamavo così in risposta a Deku?" Non ricevendo alcuna risposta tentò di spostare la testa ma quella di Katsuki si nascose nel suo collo, abbracciandolo da dietro in un gesto decisamente affettuoso e in contrasto con la bestia sessuale che era stato fino a qualche minuto prima.

"Tutto bene?" Katsuki ispirò il suo profumo direttamente dalla ghiandola e vi soffiò sopra, allarmando il verdino una seconda volta.
Aveva evitato di farsi mordere la ghiandola nelle prime due ore di accoppiamento senza sapere come e in quel momento si sentiva nuovamente strano nelle viscere e a disagio.

"Resta così, non farò niente solo... resta così" L'Omega si rilassò e si sistemò meglio sul pavimento duro avvertendo il ventre caldo a causa dello sperma che si stava depositando dentro di lui.
Sgranò gli occhi quando avvertì un singhiozzo contro il proprio orecchio e si preoccupò tanto da volersi voltare per essere faccia a faccia con il ragazzo esplosivo, ma due parole lo fecero desistere dal farlo.

"M-mi manchi"
Izuku sospirò e rilasciò il proprio odore per cullare l'Alpha intanto che una lacrima gli cadde indisturbata dall'occhio lucido, consapevole del fatto che non avrebbe mai potuto prendere il posto dell'Omega che Katsuki Bakugo tanto amava.

Quel giorno Katsuki lo aveva annodato più di una volta, esaurendo tutte sue energie.
Dopo essersi calmato ed essersi ripreso dal suo rut, occhi cremisi era crollato sul divano stanco e senza forze.
L'Omega invece non riusciva a prendere sonno, sia per l'imbarazzo e sia per la vergogna di quello che aveva appena fatto: il biondo aveva un compagno e i bambini avevano una madre.