Incidente

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Eda
Sono due mesi che sono qui senza di te, senza il nostro amore, i tuoi baci, i tuoi sorrisi e le tue parole dolci che mi facevano innamorare di te come la prima volta.
Da due mesi saremmo potuti essere marito e moglie ma invece un tuo affare è stato più importante di noi, di me ed ha distrutto tutto ti ha portato via con un incidente aereo ed io non so più se sei vivo o morto, se stai bene o se hai bisogno di qualcosa.
Dentro di me c'è un vuoto incolmabile che non riesco a superare, tanti dubbi affollano la mia testa, tanti pensieri e speranze.
Da due mesi che dormo poco, mangio poco sono uno zombie che cammina perché di te non c'è più traccia, senza di te ho perso tutto la voglia di andare avanti e di lottare ma in cuor mio credo che tu sia vivo e che tu mi stia cercando proprio come sto facendo io, ogni giorno spero che quel dannato telefono squilli per sentire la tua voce o per avere tue notizie.

"Dada"
Sento la voce di Melo alle mie spalle che mi richiama

"Devi mangiare e bere qualcosa"
Dice lei avvicinandosi a me mentre io asciugo le lacrime che da due mesi non cessano di bagnarmi il viso

"Non mi va Melo"
Dico io con voce tremante per via del pianto

"Ho bisogno solo di sapere che lui sta bene"
Dico io girandomi verso di lei

"Eda, sono sicura che sta bene ed è da qualche parte al sicuro"
Dice lei

"E allora perché non mi chiama? Perché non riesco a sentire la sua voce?"
Dico strillando facendo spevantare anche Sirius che ormai da quando il suo padrone non c'è me sto occupando io come mi sto occupando anche dell'Art Life visto che sono una socia

"Non lo so Dada ma tornerà ne sono certa"
Dice abbracciandomi forte bagno la sua maglia

"Dada calmati"
Dice rassicurandomi così respiro profondamente

"Ti preparo un tè"
Dice per poi lasciarmi sola, osservo quell'abito da sposa appeso all'armadio ne sfioro il tessuto

"Tornerò presto, chiudi gli occhi appena li aprirai sarò di nuovo qui"
Le sue parole prima della partenza mi rimbombano in testa, li ho aperti da un pezzo gli occhi e tu non sei mai arrivato Serkan Bolat

"Maledetto incidente"
Stringo i denti con rabbia mettendo via quell'abito che ormai mi fa solamente soffocare al vederlo

"Ecco il tuo tè"
Dice Melo porgendomi la tazza fumante di tè così la prendo

"E se gli fosse successo qualcosa Melo?"
Chiedo preoccupata

"Ti avrebbe chiamata"
Dice lei ovvia

"Giusto"
Dico io per poi bere un sorso

"Ora potevamo essere felici insieme, felicmente sposati inveve sono qui sola e preoccupata"
Dico io spaventata

"Appena tornerà ti saprà dare le spiegazioni"
Dice lei razionalmente 

"L'unica cosa che mi è rimasta di lui"
Dico guardando l'anello all'anulare, quell'anello è cosi speciale

"E Sirius"
Dice ridacchiando così rido anche io

"È meglio che riposi"
Dice lei così annuisco e mi stendo sul letto stringendo quella giacca nera di Serkan che ha ancora il suo profumo

"Ti prometto che presto saremo di nuovo insieme e che tu sei ancora vivo, mi manchi Serkan Bolat"
Dopo mi addormento immaginando che prima o poi Serkan tornerà da me ne sono certa e potremo essere felici e celebrare il nostro matrimonio

Serkan
Vedo tutto nero, i miei occhi sono chiusi non so da quanto tempo così li riapro e mi ritrovo sdraiato in un letto di ospedale con dei macchinari attaccati a me. Sento solo la voce dell'infermiera che avvisa il dottore di essermi svegliato, svegliato? Ho dormito per così tanto tempo che non me ne sono accorto

Ricordati di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora