Ricordati di noi

Conoscerti

Serkan
Arrivo in ufficio c'è silenzio, strano, ultimamente c'è sempre chiasso o confusione mi dirigo subito nel mio ufficio e fisso la poltrona di fronte alla mia, non la conosco Eda eppure c'è qualcosa in lei che mi attrae ma che dico? Io sto per sposare Selin ma come posso pensare ad un'altra donna?
Mi avvicino davanti alla mia postazione e trovo un bigliettino così lo apro

"Starò via per qualche giorno.
Eda"
Freddo, impersonale. Rigiro e giro tra le dita questo bigliettino, non mi ha avvisato.

"Engin"
Urlo per farmi sentire

"Che succede? Buongiorno anche a te"
Dice sarcastico
"L'hai vista?"
Chiedo

"Chi?"
Dice confuso

"Eda. L'hai vista? Ha lasciato questo"
Mostro il bigliettino

"No, non l'ho vista. Sarà venuta presto o forse l'ha fatto scrivere da Leyla"
Chiede lui

"Perché ti agiti così tanto?"
Dice vedendomi che faccio avanti e indietro per l'ufficio

"Perché doveva avvisarmi Engin, se siamo soci doveva farlo"
Dico arrabbiato

"Mi fa impazzire quella donna"
Dico furioso

"Perché non l'hai dimenticata del tutto. Eravate così all'inizio che vi siete conosciuti, ti faceva arrabbiare parecchio"
Dice lui sorridendo appena

"Vedo che le cose non sono cambiate"
Dico sarcastico

"Dovresti conoscerla Serkan per aiutare la tua mente a ricordarla se non abbassi quel muro potrai perderla"
Dice lui avvicinandosi a me

"E che non so se non lo voglio abbattere,mi spaventa. Non so cosa voglio, non so cosa provo sia Selin e sia per Eda, so solo che Selin la conosco da anni ed è una certezza mentre Eda non lo so mi attrae e mi destabilizza starle accanto. Mi si è spezzato il cuore vederla triste a causa mia"
Dico con gli occhi lucidi

"Vedi che provi qualcosa per lei? Forse questa lontananza farà bene entrambi, pensaci bene o la perderai"
Dice lasciandomi pieno di dubbi, cosi decido di chiamarla almeno voglio sentire la sua voce, squilla dopo tanto tempo risponde

"Pronto"
Dice lei e di sottofondo sento delle risate

"Eda"
Dico io con voce che trema

"Serkan, che succede?"
Chiede lei il suo tono sembra preoccupato non si aspettava la mia chiamata

"Hai lasciato uno stupido bigliettino sulla scrivania, dovevi dirmelo"
Dico ritornando ad essere duro e freddo
"Dovevo partire il prima possibile, e poi non ti devo nessuna spiegazione"
Dice lei fredda non l'avevo mai sentita così dura fino ad oggi

"Certo che me le devi"
Dico ribattendo

"Sono una socia Serkan, non devo chiedere il permesso a nessuno non sono una tua dipendente"
Dice ribattendo arrabbiata, non so più che rispondere

"C'è altro Serkan?"
Dopo un silenzio interminabile

"No"
Dico dopo poco

"Ciao Serkan"
Dice , sto per risponderle ma ha già chiuso la chiamata, volevo chiederle con chi era, dov'era, cosa stava facendo e per cosa stavano ridendo.
Sbuffo sonoramente e prendo un vaso e  lo lancio a terra, cosa mi sta succedendo? Perché sono ridotto così?

"Amore, che succede?"
Arriva Selin  preoccupata

"Nulla"
Dico io

"Non sembra, ho sentito un rumore assordante da fuori"
Dice lei avvicinandosi a me e poi vede il vaso a terra