Febbre

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Eda
Sono giorni che non esco da casa mia, Serkan ha continuato a contattarmi per messaggi per sapere come stavo ma io non ho mai risposto, ogni giorno mi inviava anche dei fiori che puntualmente buttavo nel cestino, oggi purtroppo devo andare all'Art Life per prendere i disegni per un progetto che stavo disegno ma non ho concluso di farlo solo il tempo di prendere i fogli e tornare a casa.

"Eda non fai colazione?"
Dice mia zia

"Non ho molta fame, vado a lavoro prendo i fogli che mi servono e torno a casa"
Dico io prendendo la borsa

"Ma sei pallida tesoro"
Mi rimprovera mia zia

"Sto bene zia"
Dico io sorridendo appena, prendo un taxi e arrivo all'Art Life, purtroppo dovrò rivederlo anche se non mi va così cammino tutti mi salutano ed io rincambio, Pyril mi abbraccia e noto il suo pancino evidente e penso alla pancia di Selin che crescerà ogni mese con gli occhi lucidi raggiungo il mio ufficio e quello di Serkan, per fortuna è nel terrazzino di spalle e non mi ha vista, prendo i fogli ma purtroppo chiude la telefonata e si avvicina  a me

"Buongiorno Eda"
Dice lui ed io abbasso lo sguardo sorridendo appena ma ho gli occhi lucidi

"Non mi parlerai?"
Dice lui alzando il mio mento e puntare gli occhi su i suoi

"Non ho niente da dirti Serkan"
Affermo infastidita

"Stai bene? Sei pallida"
Dice lui scrutandomi attentamente

"Sto bene Serkan"
Dico sbuffando, sto per andarmene quando mi blocca i nostri nasi si sfiorano

"Eda, per favore parlami non mi piace questo tuo silenzio"
Dice seriamente

"Hai ricevuto i miei fiori?"
Chiede disperato le nostre labbra quasi si toccano per come siamo vicini

"Non dovevi Serkan, sai bene che lavoro in mezzo ai fiori"
Ribatto duramente

"Hai pensato bene alla decisione da prendere? Io ti devo dire una cosa importante"
Dice lui scrutando i miei occhi lucidi e poi le mie labbra

"Si, ho pensato bene noi due non possiamo stare insieme Serkan, per il bene del bambino e per il mio non complichiamo di più le cose. Allontanati e lasciami andare"
Dico in lacrime

"Non vuoi sapere cosa ho da dirti?"
Chiede lui allontandosi da me ma prendendo le mie mani tra le sue

"Non voglio sapere nulla Serkan, so che mi arrecherà altro dolore e sono esausta di tutto"
Dico io abbassando lo sguardo

"Dici tanto di amarmi e poi dov'è il tuo amore per me Eda?"
Dice lui ferito, non sai quanto io ti ami Serkan avrei fatto qualsiasi cosa per noi due ma un bambino di un'altra non è facile da digerire, mi arrendo anche se non è da me lo faccio sono troppo stanca per combattere contro Selin, lo guardo un'ultima volta ed esco dall'ufficio

"Dada sicura di stare bene?"
Dice Melo

"Voglio solo uscire da questo posto"
Dico piangendo

"Quando lo vedo mi fa stare solo male"
Dico distrutta

"Vedrai che risolveranno le cose Eda, devo avere fiducia in te e in lui"
Dice Melo abbracciandomi

"È finita Melo, questo fine mese partirò per l'Italia mi toglierò di mezzo così potranno essere una famigliola felice"
Dico tremando, all'improvviso la mia vista diventa ombrata mi gira la testa e svengo tra le braccia di Melo, sento solo voci e delle grida di Melo che chiede disperatamente aiuto urlando il nome di Serkan.

Serkan
Non riesco a stare lontano da lei, lei che è sempre stata nella mia mente nonostante la perdita di memoria e non mi dà modo di dirle che una parte dei ricordi sono tornati.
Mentre sono sovrappensiero sento delle urla da parte di Melo così la raggiungo correndo s trovo Eda svenuta.

Ricordati di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora