GENIS 12
Gli faccio segno che abbiamo capito e usciamo velocemente dalla porta del secondo piano, mentre l'allarme continua a suonare. Prima di varcare la soglia mi giro un'ultima volta per vedere se è rimasto qualcuno, ma a causa della luce lampeggiante faccio fatica a determinarlo. Non faccio in tempo ad accertarmene che Wesley mi spinge fuori dalla stanza.
"Andiamo Gez non possiamo stare qui, dobbiamo andarcene" mi incita Sven facendo segno di muovermi con le mani. "Sì, lo so" rispondo di rimando.
"Tra poco scatta il coprifuoco" ci ricorda per l'ennesima volta Stan.
"Sappiamo anche questo" sussurro scocciata.
"E i controlli arriveranno davanti ad ogni Campus a momenti" afferma agitata Rina.
"Se iniziassimo a correre invece di ripetere informazioni inutili e di cui siamo già a conoscenza, allora ce la faremmo. In caso contrario siamo fottuti" alzo il tono di voce. Dopo di che inizio a correre verso l'ala ovest del Stanza così da arrivare in tempo al Campus subordinato, ma non faccio neanche due metri quando noto che sto correndo da sola e che accanto a me non c'è nessuno. Allora mi giro e vedo i miei amici fermi, intenti a guardarmi.
"Allora? Muovetevi" urlo per farmi sentire, nella speranza che non mi sentano persone sbagliate.
Wesley viene dalla mia parte, mentre Sven aspetta Rina, la quale riceve un bacio sulla fronte da suo fratello maggiore. Subito dopo aver salutato sua sorella, Stan si dirige dalla parte opposta alla nostra, in quanto fa parte di una categoria elevata, quindi appartiene al Campus Coordinato, ovvero lo stesso di Kilian e Rosso.
Rina e Sven raggiungono me e Wesley e insieme ci dirigiamo verso il Campus che ospita persone di categoria inferiore a venticinque. Proviamo ad essere discreti, così che le guardie notturne non ci becchino. Durante il tragitto notiamo che non siamo i soli ad avere fretta di recarsi nei dormitori che si trovano dalla parte opposta da quella in cui ci troviamo ora.
"Corri Gez."
"Sto correndo" rispondo.
"Dobbiamo essere più veloci, mancano sette minuti" ripete Sven, per poi continuare con: "Avanti afferra la mia mano" mi giro verso destra, dove la mano sinistra di Sven attende di essere afferrata. Gli do la mano e iniziamo a correre più velocemente.
Stessa cosa Rina e Wesley.
Da lontano intravediamo la struttura ovest.
Sono stanchissima, non ce la faccio.
"Forza Gez ci siamo quasi" dice con il fiatone il ragazzo alla mia destra che si tiene il cappellino con forza.
"Sì, manca poco" dice con affanno Rina "Possiamo farcela... Un ultimo sforzo..."
Sentiamo la voce che proviene dai microfoni, posti sui lampioni, dire che mancano due minuti al coprifuoco e meno di sette ai controlli.
Arriviamo stremati davanti al portone che conduce ai rispettivi dormitori del Campus Subordinato.
Le guardie arriveranno tra qualche minuto, mentre i droni con il riconoscimento facciale si posizionano tutti in fila e dopo qualche secondo iniziano a dirigersi verso la persona che devono scannerizzare. Davanti a me si ferma un drone che tramite scanner visivo riconosce il mio volto per poi tornare alla struttura a cui appartiene.
Poco più in là sento un ragazzo fare conversazione con il robot che lo sta controllando.
"Non ti vedevo, credevo non sarebbe arrivato in tempo signorino West" dice con la sua voce robotica la macchina posta davanti ad un ragazzo con i capelli biondi. "Lo sai Willy che non faccio mai tardi, ma non posso dirti dove mi trovavo" risponde il ragazzo.

STAI LEGGENDO
VERITÀ NASCOSTE
RomanceIn un futuro post apocalittico, un gruppo di ragazzi si ritrova a collaborare per scovare le bugie mascherate, con tanto di fiocco, da verità rifilate ai nuovi cittadini di una nuova era. Con le paure si nasce? Può darsi, ma sicuramente si deve impa...