SETTIMA PARTE

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FORTIS 49

"Sto solo dicendo che se fossi stato più attento adesso non ci troveremmo in questa scomoda situazione" dico ovvio.

"Elegante definirla "scomoda situazione"" Wes fa un gesto strano con la mano per accentuare l'eleganza che solo lui trova.

"Pensateci: nessuno ha visto nessuno in quella frazione di secondo. Eravamo tutti sparpagliati per la sala." Riflette Rina.

Lei è quella intelligente del gruppo.

"Come fai a dare la colpa a me?" mi chiede Kilian sconcertato.

"Non lo so..." lascio la frase in sospeso "Ah, ecco" aggiunge "Piromane" finisco la frase.
Kilian si volta di scatto verso di me e mi fissa minaccioso.

"Il grande tenebroso" fingo di tremare dalla paura.

"Per quale motivo trovi che sia elegante definire la situazione "scomoda"?" Sven chiede a Wes e lui in risposta inizia un monologo.

"Ma di che cazzo state parlando. Non si capisce nulla. Zitti un attimo." Ci rimprovera Gez. Così, Rina che stava discutendo con Stan, Sven e Wes che stavano parlando di cazzate e io e Kilian che avevamo iniziato a discutere, prestiamo attenzione alla bionda.

"Basta sparare cazzate e ascoltatemi. Se, per sbaglio" Gez guarda con la coda dell'occhio Kilian che alza gli occhi al cielo "Avete appiccato un incendio, ditelo che ci lasceranno andare...o almeno si spera." Incrocia le braccia Gez.

Osservo l'ambiente circostante e tutto ciò che riconosco è solo il gabbiotto dove si svolgono i test. Questa volta però non sono solo, ma ci hanno rinchiusi tutti qua dentro e non ne sappiamo il motivo.

"Magari lo sanno che non siamo stati noi." Kilian si alza in piedi. "Forse sono stati loro e provano ad incolparci per metterci l'uno contro l'altro e per avere un pretesto per tenerci rinchiusi." Alza la testa e tiene lo sguardo fisso sulla telecamera sul muro.

"Quindi nessuno era insieme a qualcun altro in quel momento" ribadisce Rina.

È ancora ubriaca?

"In tutto ciò, com'è possibile che lei stia ancora dormendo?" domanda confuso Wes.

Tutti ci voltiamo verso Amenda sdraiata a terra e priva di sensi.

"Non è che è morta?" chiede.
"Con quanto tatto" ribatte Gez.
Kilian gli rifila un colpo sulla nuca e dice: "Non sparare stronzate, coglione."

Dopo qualche secondo Sven si alza e si avvicina ad Ame, si abbassa di qualche centimetro e dalla mia posizione noto che le fissa le labbra, prima di alzarsi e dire: "C'è respiro." Nonostante abbia constatato che è viva, resta ancora per qualche secondo a guardarle la bocca e le sposta i capelli da davanti al viso.
Nessuno l'ha notato, perché Sven dà loro la schiena.

Kilian guarda intensamente la scena. Sven nota che lo ha visto e fa spallucce. "Per non rischiare che si strozzi con i capelli... Sai, ne ha tanti" circonda la testa con le mani per fare capire che Ame ha capelli folti.

"Ha una criniera in testa la latina." Wes fa finta di ruggire e io ho voglia di scappare lontano da tutti loro.

Sven torna al suo posto, ma prima che possa sedersi Kilian lo blocca per il polso. "Tieni a mente il piano." Si volta verso tutti noi. "E questo vale anche per voi. Ricordate perché facciamo tutto questo." Indica la riccia.

Il rumore della porta automatica che si apre cattura la nostra attenzione.
Theo entra nella stanza e ci ispeziona uno ad uno, facendo attenzione per le ragazze. Arriva il turno di Kilian.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 25, 2023 ⏰

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