Manuel Ferro, cattedra di filosofia al liceo statale Da Vinci, si aspetta di tutto dalla vita tranne quello che sta per accadergli.
Non aveva nemmeno preso in considerazione l'opzione che un tassello del passato tornasse nel suo presente, creando in lui delle speranze di permanenza per il futuro.
Men che meno dopo tutto il disprezzo che gli aveva rivolto, l'amore di cui l'aveva privato e, senza ombra di dubbio, la cattiveria sputata nei suoi confronti solamente per credersi diverso da quel che, realmente, sapeva -e sa tutt'ora.- di essere.
Manuel Ferro, alla soglia dei quarant'anni, si aspetta di tutto dal destino tranne lo strano gioco che, questo, sta per tendergli.
Non aveva nemmeno considerato la remota possibilità di vivere una seconda volta i suoi anni da liceale innamorato, con la testa sulle nuvole e le responsabilità sotto le solette delle scarpe.
Men che meno per merito del padre di un suo alunno, l'ultimo arrivato, nonché professore di matematica all'interno di quelle mura dove lui stesso cosparge di sapere filosofico i suoi studenti.
Manuel Ferro, catapultato all'interno di una nuova avventura, non sa che sta per fare i conti con tutto quello che la sua codardia l'aveva portato a scampare anni addietro - quando ancora aveva un'età troppo tenera per essere cosciente, una bocca troppo chiacchierona per misurare le parole e l'assenza di un orologio che, centellinando il tempo, gli ricordasse che, all'interno di quello spazio infinito, nessun individuo potrà rimanere perennemente legato a te.
Colpa sua o colpa tua che sia.
Adesso, però, Manuel Ferro è cresciuto ed ha una consapevolezza non indifferente sulle spalle, un cuore più coraggioso e, ancora sprovvisto di orologio, sa tenere a bada quel che fuoriesce dalle sue labbra, giusto per disegnare in aria ogni suo pensiero.
Manuel Ferro è cambiato: Simone Balestra invece è sempre rimasto lo stesso, così come hanno fatto quelle ferite che, da anni, gli lacerano il petto, rendendogli impossibile affezionarsi a qualcuno così come aveva fatto con il suo migliore amico.
Simone Balestra, ultimo professore assunto al liceo Da Vinci, esce da una relazione problematica, ha una casa da risistemare e, momentaneamente, vive in casa di suo fratello gemello assieme alla propria ragione di vita, suo figlio.
Simone Balestra non lo sa quel che la provvidenza, o Dio che sia, ha programmato per lui altrimenti cercherebbe chi di dovere per disdire il maledetto contratto che è la vita.
Scacco matto - si ritrova di nuovo tra quelle mura, quelle stesse che avevano preso una parte di lui facendola loro per sempre, le solite che avevano visto mutare la sua corazza burbera in una più molle, i suoi occhi severi farsi dolci e un cuore carente di amore riceverne di più.
Più amore.
Simone Balestra ha vissuto tutto questo e, che sia o meno la sua volontà, dovrà viverlo nuovamente a meno che non sia così scaltro da trovare un oggetto per fermare il tempo andando a trasferirsi per sempre in uno spazio così lontano da dimenticare l'esistenza di Manuel Ferro.
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Spazio Tempo
Fanfiction- e poi così, il tuo ritorno, eclissi in un qualsiasi mezzogiorno, mi trasformo, cercando luce in fondo al mondo e insieme, un inganno non c'è è solo una follia, un salto nel vento, un'ora nello spazio, un punto nel tempo; 🦋