Appena Susan, io e Max servimmo le pietanze, Susan chiamò Billy e suo marito. Appena arrivati si sedettero e mi fecero prendere posto accanto a Max, per poi iniziare a mangiare. Dopo pochi minuti Susan parlò rivolgendosi a me <Allora T/N... tuo padre come ha preso il tuo trasferimento?>. Susan sapeva molte cose della mia vita ed io della sua. Non sapevamo cose intime ma solo le cose importanti che si devono sapere quando si affitta una stanza. Io avevo deciso però di dirle del divorzio tra i miei e del perché volessi trasferirmi, e lei da quel momento divenne il più gentile possibile. Prima di partire mi aveva chiamata quasi tutti i giorni per sapere come stessero andando le cose e io per la prima volta, da quando ne ho memoria, mi sentivo protetta e voluta bene. <diciamo che... l'ha presa e basta> ridacchiai nervosamente sentendomi sotto lo sguardo attento di tutti i presenti, abbassai lo sguardo sul piatto e continuai a mangiare. Max tossì per poi dire <non voglio essere indiscreta ma che ne dici se ci parli un pò di te?> speravo non arrivasse questo momento ma purtroppo... mi sistemai sul posto ed iniziai <allora... mi chiamo T/N T/C, dovrei iniziare l'ultimo anno di liceo, i miei genitori sono divorziati e mio padre ha un'altra moglie e un'altra figlia a cui pensare...> sospirai <motivo per cui ho preferito venire qui> Billy mi guardava ed io non riuscì a trattenermi dal guardarlo negli occhi. I suoi occhi azzurri come diamanti erano splendidi... mi incatenavo al suo sguardo ogni volta, ma perché? Billy ridacchiò e tornò a mangiare, probabilmente ero arrossita e ciò lo divertiva, d'altro canto io ero in un oceano di imbarazzo. Dopo un pò quella prima cena imbarazzante, finalmente, finì ed io potei tornare nella mia stanza. Appena entrai mi sedetti al tavolino e inizia a capire come poter modificare quella stanza. Sentii un leggero bussare e dopo poco una figura familiare si sporse dalla porta <è permesso?> era Max. <Heiii Max! Entra pure> le sorrisi <come ti senti?> ero confusa <a cosa ti riferisci?> dissi ridacchiando <Bhe... vivere un divorzio per poi andare a vivere con una famiglia che in parte ha subito un divorzio... È strano?> Max gesticolava, forse per l'ansia che percorreva il suo cervello, ma non capivo una cosa. <Max, cosa intendi per "in parte ha subito un divorzio?"> Max mi guardò come se avesse appena visto un fantasma <Quindi non sai che Neil non è mio padre, Billy non è mio fratello, Susan è la matrigna di Billy e seconda moglie di Neil?> ero scioccata. Non riuscivo a crederci. Non che fosse un problema ma Susan mi avrebbe potuto almeno accennare di questo piccolo particolare. <T/N?> Max riattirò la mia attenzione muovendo una mano avanti ai miei occhi, imbambolati per via dei troppi pensieri. <Davvero?> dissi io spalancando gli occhi e visibilmente scioccata. Max mi guardò <si> disse.
Max continuò a guardarmi con un leggero filo di paura nei suoi occhi. Non sapevo cosa dire e nenache come reagire, ma di certo non volevo che Max si sentisse a disagio. Feci un colpo di tosse per schairirmi la voce e un pò titubante presi parola <bene> fu l'unica cosa che riuscì a dire. Max sembrò delusa. <Max sappi che per qualsiasi cosa io ci sarò, certo non mi conosci da tanto ma, per qualsiasi sfogo, pianto o risata io sono pronta ad aiutarti> Max mi guardò con uno sguardo luccicante, <Grazie T/N... sarà la stessa cosa per me> le sorrisi a quelle parole e entrambe ridemmo. Max mi trasmetteva sempre felicità e sono felice che almeno un membro di questa famiglia mi faccia quest'effetto. <Allooora> Max disse con ancora il sorriso <come mai prima a tavola sei arrossita mentre Billy ti guardava?> continuò con un sorrisetto maligno. Balbettai qualcosa di incomprensibile e Max rise <OH! Andiamo! Si vede che un pò ti piace> un ragazzo di quel genere poteva effettivamente piacermi? Era impossibile... dovevano piacermi i ragazzi intelligenti, carini, dolci, sinceri e che abbiano intenzioni serie, non come Billy che pensava solo ad essere il migliore e a farsi ogni singola ragazza. <No! Non è vero!> Dissi io mettendo un finto broncio, ma Max sembrò essere certa del contrario ed iniziò a ripetere la sua versione ed io a contraddirla. D'improvviso bussarono alla porta e Max ed io sussultammo per il bussare improvviso. Si vide una figura maschile entrare lentamente dalla porta. I suoi capelli biondi e ricci lo precedettero. Lo guardai dalla testa ai piedi. Le sue gambe erano coperte dal ginocchio in su da un pantalone di una tuta grigia, il suo Busto era completamente scoperto, così da lasciare sotto il mio sguardo imbarazzato la vista dei suoi muscoli scolpiti, le sue braccia erano muscolose e le sue mani con il giusto numero di vene, le sue labbra sembrarono irresistibili e i suoi occhi erano stupendi come sempre. Era magnifico. Billy ridacchiò abbassando la testa. Max lo guardò in modo cruciale e qualcosa mi fece pensa che non volesse vedere il fratellastro. Billy prese parola <Max che ne dici se lasci un pò di spazio a noi più grandi?> la sua voce era provocante e sentii un forte caldo espandersi nel mio corpo. Max disse di no e Billy disse in un sussurro <Max... sai le conseguenze> La ragazza sembrò sconfitta e impaurita, tanto da guardarmi con aria dispiaciuta per poi uscire dalla stanza. Billy mi guardò per poi sedersi sul mio letto <questo letto per avere più di dieci anni è abbastanza comodo, non trovi?> la sua voce non faceva altro che farmi arrivare un'ondata di calore ad ogni singila parola da lui pronunciata. <bhe... per me va bene> dissi con un finto tono apatico. <Per te potrebbe essere utilizzato per altri scopi?> arrossii violentemente a quella domanda e dissi in modo balbettante <C-cosa?> ero completamente rossa e il ragazzo dagli occhi di diamanti mi guardava divertito. <Cosa ne pensi?> si alzò in modo accattivante avvicinandosi a me e a quel gesto abbassai il capo per non fargli notare anche fin troppo il mio rossore. Sentii le sue dita sotto il mio mento per poi farmelo alzare con un gesto. Il suo respiro mi sfiorava la pelle, i suoi occhi combaciarono con i miei e subito dopo il suo forte profumo mi invase le narici. Vidi i suoi diamanti azzurri scendere lentamente fino a collegarsi alle mie labbra. <T/N> disse in un sussurro che mi sembrò ipnotico <Ti ricordi cosa ti ho detto fuori al bagno?> il biondino tornò a guardarmi negli occhi. <n-no non ricordo nulla> dissi balbettando leggermente. <Bene... vorrei solo aggiungere una piccola cosa> fece sfiorare i nostri nasi <fra poco sarai mia>.Parole 1126
STAI LEGGENDO
La Ragazza Della Stanza -Billy Hargrove × T/n-
FanfictionDa quando i tuoi genitori si sono divorziati tuo padre ti da solo regole da seguire, che man mano diventano leggi da rispettare. Non sopportavi più la tua vita da quando si era risposato. Non ti trattava più come una figlia e tu ne eri un mix tra tr...