Capitolo 14- Ancora orologi

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Billy mi guardò con compassione, <Riposati piccola, la febbre ti sta facendo delirare> disse per poi accarezzarmi un braccio.

Si, forse era così. Ma che dico, È così. Non esistono mostri, quell'orologio non esiste e io sono solamente stanca.

Mi stesi e mi lasciai coccolare dal biondo che passò il pomeriggio a darmi tanti bacini, a farmi distrarre e a cambiarmi quel panno bagnato che metteva sulla mia fronte, tutto senza uscire mai da quella stanza.

Arrivò l'ora di cena e io decisi di andare da Susan per chiederle se avesse potuto prepararmi qualcosa di più caldo, dato che sentivo un freddo terribile.

Uscii dalla stanza e mi diressi verso la cucina, <Heii, T/N, Billy mi ha detto che stavi male, hai bisogno di qualcosa?> chiese lei con area molto preoccupata. La guardai, <Un brodino se è possibile> chiesi io con un tono di voce molto ironico. Susan comprese la mia richiesta e si mise subito ai fornelli. Presi un bicchiere d'acqua ed una tachipirina per il mal di testa dato dalla febbre, che non si decideva a scendere. Appena presa la medicina ritornai nella stanza di Billy, ma prima di andare dissi a Susan, <Bello l'orologio nuovo>.

Appena uscita sentii un sussurro da parte di Susan, <Quale orologio?>. Non ci diedi peso e me ne tornai nella stanza del ragazzo.

Dopo cenato vidi Max guardarmi in modo strano, io le chiesi se stesse bene ma lei mi rispose, <Si, certo, dopo dovrei chiederti una cosa, ti sarebbe possibile venire nella mia stanza dopo che ti sei messa il pigiama?>. La guardai leggermente confusa, <Certo?> dissi io, ricevendo un sorriso da parte della ragazza.

Andai nel bagno per lavarmi e vidi ancora quell'orologio e appena chiusi a chiave la porta le luci iniziarono a tintinnare. Mi aggrappai alla maniglia della porta e chiusi gli occhi per poi sentire un respiro da parte di qualcuno che si posizionò proprio davanti la mia figura. <T/N...>, aprii leggermente gli occhi e vidi una grossa mano che teneva una mia ciocca tra le dita.

Tremai e sentii come se le urla mi fossero morte in gola.

La figura sparì lasciandomi da sola tra le luci che tintinnarono ancora un pò, e il mio attacco di ansia. Dopo minuti a meditate decisi di lavarmi e appena uscita mi diressi nella stanza di Max.

Entrai e chiuse a chiave la porta e mi prese le mani, <So cosa ti succede>. Ero confusa e sbiancai, <In che senso?> dissi io per capire a cosa si riferisse, la rossa mi guardò per qualche secondo e indicò il muro con sopra quel dannato orologio, <Lo vedo anche io...> disse lei triste. <E vedi anche-> mi interruppe, <Vecna, il suo nuome è Vecna> disse lei lasciando le mie mani e prendendo dei fogli, spiegandomi che la sua prima visione era avvenuta quando la beccai uscire di notte con Steve e quei ragazzini, e dopo solo poche ore scoprirono come, Vecna, scegliesse le sue vittime. <Ma lui è un mostro che proviene dal sottosopra, una specie di mondo parallelo al nostro>, disse la rossa mentre cercava altri fogli su cui c'erano scritte cose rilevanti un gioco.

La guardai senza parole, la mia vita stava per terminare ed io me ne stavo lì seduta ad elaborare la cosa.

In meno di dieci minuti tutti i miei sogni si smaterializzarono in un posto chiamo "Passato", ormai non aveva più senso continuare a sognare, mancavano poco più di 4 rintocchi e sarei morta in un modo doloroso, sconosciuto al mondo, in un modo impotente, o almeno così credevo.

<A quanto pare, se si ascolta della musica quando dovrebbe "finire" la maledizione, è come se si "riavviasse" l'orologio>. D'istinto mi venne da guardarlo e solo dopo si sentii un rintocco bello forte, segnava mezzanotte.

Ne mancavano 3...

Rabbrividii e guardai la rossa trattenendo le lacrime. <Max...> le dissi sottovoce, <Dimmi> disse lei con tono fermo.

Quella ragazza era una roccia, è più piccola di me e non la spaventa neppure un pò la possibilità di morire? Forse è solo molto brava a nascondere le sue emozioni...

<Non voglio che Billy soffra>, la guardai negli occhi e mi passai una mano tra i capelli. La ragazza mi guardò, <Tranquilla, Andrà tutto bene>.

"Andrà tutto bene..." , questa non mi è nuova, ma dovevo provare a convincermi che fosse effettivamente così.

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 La Ragazza Della Stanza -Billy Hargrove × T/n-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora