Capitolo 8- Sorrisi

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Lo guardai e mi persi nei suoi occhi. Billy mi prese per un fianco e mi sussurrò, <so che ti faccio paura, ma purtroppo tu sei l'unica persona che mi fa uno strano effetto... non riesco a smettere di guardarti e non riuscirei a torcerti neppure un capello> disse per poi guardarmi con uno sguardo che non avrei mai giurato di vedere da parte sua. Uno sguardo sincero e puro. Ero stupita da questa sua dichiarazione improvvisa. Lo guardai con una sensazione di conforto e sentii una leggera sesazione di protezione, so che è molto strano: come posso fidarmi di lui o sentirmi al sicuro, se fino a ieri ha picchiato un ragazzo, o meglio, Steve, avanti ai miei occhi? Ma purtroppo era il mio cervello malato a rispondere alle sue azioni e affermazioni. E poi perché non potrei dargli una minima possibilità?

Abbassai lo sguardo <Ciò vuol dire che ci tieni a me?> dissi titubante e speranzosa. Speravo con tutta me stessa che mi rispondesse in modo positivo, non per chissà quale ragione, ma per la pura e semplice emozione di sentirsi voluti da qualcuno. Billy non mi tolse per neanche un secondo gli occhi di dosso, <Si> disse serio. Lo vidi buttar giù un grumolo di saliva, che avesse paura? Guardai il suo stupendo collo e ridacchiai. Il ragazzo sembrò non cambiare espressione, tanto che appena lo guardai negli occhi, i suoi occhi mi incatenarono al suo sguardo, non riuscendo neanche a sbattere le palpebre.

Tutto sembrò svanire, iniziammo ad esistere solo noi due. Sentivo le guance andare a fuoco e i miei sensi calarsi precipitosamente. Ero completamente rilassata, una sesazione che non provavo da ormai anni.

<Ti andrebbe di uscire con me questa sera?> disse lui abbassando lo sguardo sulle mie labbra. Ridacchiai e sorrisi alla sua richiesta, <E dove vorresti andare?>, lui mi guardò per poi ridacchiare <Bhe, questo è un segreto bambolina>. Mi si scaldò il cuore quando vidi il ragazzo sfoggiare uno dei sorrisi più belli che avessi mai visto, e anche l'unico da parte sua.

Ci staccammo quando Max prese a chiamarmi. Per fortuna le era proibito entrare nella stanza del biondo, quindi non potè mai assistere a questo momento tra me e il fratellastro. Uscii dopo poco esserci staccati, e appena fuori presi il mio zaino e mi diressi alla porta di ingresso, dove vidi Max uscire poco prima. <Hei, dove eri finita?> disse lei curiosa, vidi Billy dirigersi verso la macchina mentre si lanciava le chiavi da una mano all'altra, come al solito aggiungerei. <Da nessuna parte> dissi io mentre seguivo con lo sguardo Billy. <Si, Ceeeerto> disse lei guardandomi in modo perverso, <Dai,da te mi aspettavo di meglio!> disse lei scocciata e ironica, <Cosa ha detto a te?> si riferiva a Billy, <Di cosa stai parlando Max?> cercai di evitare il discorso facendo finta di non capire. Sentimmo bussare il clacson e ci girammo verso Billy, che quel giorno copriva i suoi diamanti con degli stupidi occhiali da sole. <Forse è meglio se andiamo> dissi mentre mi dirigevo verso l'auto. Max fece in modo di farmi sedere vicino Billy, che appena al mio fianco non perse tempo a posizionare una sua mano nel mio interno coscia. Iniziai a sentir caldo, perchè doveva fare così?

Una strana sesazione di fastidio mi fece scattare e togliere dalla mia gamba in modo violento la mano del ragazzo, che a questo gesto, mi guardò stranito. Non emisi parola per tutto il tragitto, come gli altri due d'altronde. Appena arrivati scesi velocemente, senza neanche degnare di uno sguardo nè il ragazzo e nè la ragazza. In lontananza vidi Steve che mi salutò, ma ignorai anche lui. Non capivo cosa stesse succedendo, non ero io a decidere le mie azioni.

Passai le intere lezioni ignorando le persone, anche se fu un bene, dato che mi etichettarono già i primi giorni di scuola. Ero la cosiddetta "Strana": per il mio stile, per il mio modo di parlare ed esprimermi, perchè fossi molto chiusa e per il fatto che mi fossi trasferita da una città enorme ad un posto come Hawkins.

Appena mi sedetti ad un tavolo della mensa quella strana sesazione passò e prese posto una sensazione di angoscia e oppressione. Mi guardai intorno e vidi delle ragazze ridere di me, una di esse si avvicinò e si presentò con il nome di Mary. Si schiarì la voce e iniziò parlando, <Allora, Cosa sei per lui?> le sue amichette la raggiunsero e risero, ero confusa <Cosa?>. Mi rispose dopo neppure un secondo e disse <Sappiamo che abiti nella casa degli Hargrove, insieme al mio fidanzato Billy> le ultime parole le disse muovendosi come una gallina. Ci pensai un pò, era impossibile che Billy fosse impegnato e ci stesse provando con me... giusto?

<Billy è il tuo ragazzo?> dissi con tono leggermente triste, le ragazze sembrarono notarlo e risero ad alta voce, Mary iniziò ad urlare mentre rideva, attirando così l'attenzione di tutta la mensa, <È ovvio, che ti aspetti che un figo come Billy potesse innamorarsi di te?> rise <Sei proprio sfigata!>

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 La Ragazza Della Stanza -Billy Hargrove × T/n-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora