Lo guardai e mi persi nei suoi occhi. Billy mi prese per un fianco e mi sussurrò, <so che ti faccio paura, ma purtroppo tu sei l'unica persona che mi fa uno strano effetto... non riesco a smettere di guardarti e non riuscirei a torcerti neppure un capello> disse per poi guardarmi con uno sguardo che non avrei mai giurato di vedere da parte sua. Uno sguardo sincero e puro. Ero stupita da questa sua dichiarazione improvvisa. Lo guardai con una sensazione di conforto e sentii una leggera sesazione di protezione, so che è molto strano: come posso fidarmi di lui o sentirmi al sicuro, se fino a ieri ha picchiato un ragazzo, o meglio, Steve, avanti ai miei occhi? Ma purtroppo era il mio cervello malato a rispondere alle sue azioni e affermazioni. E poi perché non potrei dargli una minima possibilità?
Abbassai lo sguardo <Ciò vuol dire che ci tieni a me?> dissi titubante e speranzosa. Speravo con tutta me stessa che mi rispondesse in modo positivo, non per chissà quale ragione, ma per la pura e semplice emozione di sentirsi voluti da qualcuno. Billy non mi tolse per neanche un secondo gli occhi di dosso, <Si> disse serio. Lo vidi buttar giù un grumolo di saliva, che avesse paura? Guardai il suo stupendo collo e ridacchiai. Il ragazzo sembrò non cambiare espressione, tanto che appena lo guardai negli occhi, i suoi occhi mi incatenarono al suo sguardo, non riuscendo neanche a sbattere le palpebre.
Tutto sembrò svanire, iniziammo ad esistere solo noi due. Sentivo le guance andare a fuoco e i miei sensi calarsi precipitosamente. Ero completamente rilassata, una sesazione che non provavo da ormai anni.
<Ti andrebbe di uscire con me questa sera?> disse lui abbassando lo sguardo sulle mie labbra. Ridacchiai e sorrisi alla sua richiesta, <E dove vorresti andare?>, lui mi guardò per poi ridacchiare <Bhe, questo è un segreto bambolina>. Mi si scaldò il cuore quando vidi il ragazzo sfoggiare uno dei sorrisi più belli che avessi mai visto, e anche l'unico da parte sua.
Ci staccammo quando Max prese a chiamarmi. Per fortuna le era proibito entrare nella stanza del biondo, quindi non potè mai assistere a questo momento tra me e il fratellastro. Uscii dopo poco esserci staccati, e appena fuori presi il mio zaino e mi diressi alla porta di ingresso, dove vidi Max uscire poco prima. <Hei, dove eri finita?> disse lei curiosa, vidi Billy dirigersi verso la macchina mentre si lanciava le chiavi da una mano all'altra, come al solito aggiungerei. <Da nessuna parte> dissi io mentre seguivo con lo sguardo Billy. <Si, Ceeeerto> disse lei guardandomi in modo perverso, <Dai,da te mi aspettavo di meglio!> disse lei scocciata e ironica, <Cosa ha detto a te?> si riferiva a Billy, <Di cosa stai parlando Max?> cercai di evitare il discorso facendo finta di non capire. Sentimmo bussare il clacson e ci girammo verso Billy, che quel giorno copriva i suoi diamanti con degli stupidi occhiali da sole. <Forse è meglio se andiamo> dissi mentre mi dirigevo verso l'auto. Max fece in modo di farmi sedere vicino Billy, che appena al mio fianco non perse tempo a posizionare una sua mano nel mio interno coscia. Iniziai a sentir caldo, perchè doveva fare così?
Una strana sesazione di fastidio mi fece scattare e togliere dalla mia gamba in modo violento la mano del ragazzo, che a questo gesto, mi guardò stranito. Non emisi parola per tutto il tragitto, come gli altri due d'altronde. Appena arrivati scesi velocemente, senza neanche degnare di uno sguardo nè il ragazzo e nè la ragazza. In lontananza vidi Steve che mi salutò, ma ignorai anche lui. Non capivo cosa stesse succedendo, non ero io a decidere le mie azioni.
Passai le intere lezioni ignorando le persone, anche se fu un bene, dato che mi etichettarono già i primi giorni di scuola. Ero la cosiddetta "Strana": per il mio stile, per il mio modo di parlare ed esprimermi, perchè fossi molto chiusa e per il fatto che mi fossi trasferita da una città enorme ad un posto come Hawkins.
Appena mi sedetti ad un tavolo della mensa quella strana sesazione passò e prese posto una sensazione di angoscia e oppressione. Mi guardai intorno e vidi delle ragazze ridere di me, una di esse si avvicinò e si presentò con il nome di Mary. Si schiarì la voce e iniziò parlando, <Allora, Cosa sei per lui?> le sue amichette la raggiunsero e risero, ero confusa <Cosa?>. Mi rispose dopo neppure un secondo e disse <Sappiamo che abiti nella casa degli Hargrove, insieme al mio fidanzato Billy> le ultime parole le disse muovendosi come una gallina. Ci pensai un pò, era impossibile che Billy fosse impegnato e ci stesse provando con me... giusto?
<Billy è il tuo ragazzo?> dissi con tono leggermente triste, le ragazze sembrarono notarlo e risero ad alta voce, Mary iniziò ad urlare mentre rideva, attirando così l'attenzione di tutta la mensa, <È ovvio, che ti aspetti che un figo come Billy potesse innamorarsi di te?> rise <Sei proprio sfigata!>
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La Ragazza Della Stanza -Billy Hargrove × T/n-
FanfictionDa quando i tuoi genitori si sono divorziati tuo padre ti da solo regole da seguire, che man mano diventano leggi da rispettare. Non sopportavi più la tua vita da quando si era risposato. Non ti trattava più come una figlia e tu ne eri un mix tra tr...