Fece sfiorare le nostre labbra e fece scontrare i nostri ventri. Anche se non lo dava a vedere, era molto eccitato. Ci staccò leggermente per riprendere fiato. Io ormai ero bollente e probabilmente tutta rossa e Billy me lo fece notare per poi ridacchiare, <sei adorabile quando arrosisci> sorrise leggermente e subito dopo mi iniziò a baciare il collo. Ero nel panico totale, avevo paura e non capivo le intenzioni del ragazzo. <Billy> dissi con un coraggio che usai come scudo. Il ragazzo si fermò <dimmi bambolina> disse con voce rilassata. In quel momento volevo solo entrare in una vasca di ghiaccio, dato che che mi sentivo in un forno, ma purtroppo non era possibile, presi fiato <non voglio>. Ero stata breve, forse anche troppo, ma a Bily arrivò il messaggio tanto da farlo alzare e, subito dopo, uscire dalla stanza. Rimasi lì per qualche minuto cercando di analizzare ciò che era appena avvenuto. Forse avrei dovuto lasciarlo continuare? Era stupendo in fondo, ma era effettivamente ciò che volevo? Non riuscivo a pensare ad altro, fino a quando finalmente il mio cervello smise di pensarci e di regalarmi un lungo sonno senza neppure un sogno. O forse era ciò che speravo. Buio. Ciò che sognai fu solo ed esclusivamente il buio. Era una stanza completamente nera e sentivo come se il pavimento stesse per cedere, era freddo e umido e ciò mi causava dei piccoli brividi dato che i miei piedi erano scoperti. Iniziai a camminare e pian piano vidi una lapide con su scritto un nome coperto da delle piante. Cercai di scoprire il nome ma nulla, era come se non esistessi. Vidi un'anziana donna camminare lentamente con un vecchio bastone di legno e con in mano un mazzo di margherite. Anche se le margherite erano i miei fiori preferiti, a vedere quel mazzo non sembravano essere fresche. Le posò delicatamente sulla terra avanti alla lapide e iniziò a pregare. D'improvviso lei si girò e iniziò a parlare con qualcuno. <ricordati> disse con voce stanca. <ricordati> ripeté per un'altra volta. <Cosa dovrei ricordare?> pensai, la donna si rigirò verso la lapide e sospirò <di cosa sei diventata e di cos'hai combinato>. Sgranai gli occhi per la risposta e subito dopo cercai di capire cosa intendesse ma la donna non fece che sospirare e continuare le sue preghiere, prima che qualche lacrima le iniziasse a rigare il volto. Non riuscivo neanche a pensare, cosa mi stava succedendo? Tutto tornò nero e mi svegliai in un bagno di sudore. Quella fu l'unica volta che apprezzai il suono della sveglia. Aprii velocemente la finestra per far entrare l'aria fredda e umida del mattino. Appena il vento freddo tornò a sfiorare la mia pelle, ricordai che oggi sarebbe stato il mio primo giorno di scuola, qui ad Hawkins. Guardai la sveglia e come mio solito era impostata alle 6 e 30. Uscii per dirigermi al bagno, mi guardai allo specchio e qualcosa in me quella mattina non voleva vedermi felice. Iniziai a notare come la mia pancia fosse abbastanza visibile, come i miei fianchi ondulati in modo "sbagliato" e come le mie spalle non abbastanza simmetriche. Scossi la testa per non pensare troppo a quelle insicurezze di tutti i giorni. Appena uscita dal bagno mi diressi in cucina dove trovai Billy bere dell'acqua. Il ragazzo mi guardò e si avvicinò, mi prese per un fianco e fece avvicinare i nostri corpi. <buongiorno bambolina> disse in un sussurro. La sua voce era sensuale e rilassante allo stesso tempo. Era tanto fastidioso quanto irresistibile. Eppure c'era qualcosa in me che lo respingeva. Gli risposi con un semplice buongiorno, con la mia solita voce assonnata di prima mattina. <Perché hai urlato prima?> il ragazzo si appoggiò al marmo della cucina e mi guardava in modo curioso, <di cosa stai parlando?> non capivo, Billy fece spallucce <nulla forse mi sono sbagliato>. Presi del latte e lo versai in un bicchiere per poi iniziare a berlo. Billy continuava a guardarmi con uno sguardo malizioso, e come sempre, non osai neppure pensare a cosa stesse immaginando il biondino dagli occhi azzurri. Mentre pensavo alzai troppo il bicchiere e mi cadde del latte addosso. Billy rimase stupido alla vista della mia figura con un pigiama leggero e completamente fradicia che lasciava spazio ad una visione ben chiara del mio corpo. Mi girai istintivamente e sentii i passi di Billy farsi sempre più vicino. Mi baciò la spalla e iniziò a passare con delicatezza il suo indice sul mio braccio, che al tocco leggero mi causò un minimo di solletico. <Non pensavo avessi queste forme così definite> Billy sussurrò quelle parole in modo dolce e curioso, ma sapevo perfettamente dove volesse andare a parare. Mi girai leggermente e gli avvolsi le braccia al collo, <che ne dici di vederle meglio?> Billy abbassò la testa per avere una visione migliore, ma io gliela alzai con due dita e mi avvicinai pericolosamente verso le sue labbra. Feci un sorrisetto <non fai più il gradasso adesso?> dissi guardandogli le labbra. A Billy sembrò non piacere la mia affermazione, tanto da irrigidirsi e dire con voce nervosa <non scherzare con me bambolina, non ti conviene> ne rimasi stupita ma non ci volle molto per far attivare il mio lato da menefreghista. <Fa ciò che vuoi, se voglio giocare con te-> lo spinsi leggermente per farmi passare, arrivai fino alla porta della cucina e ripresi <lo faccio senza alcun problema, papino>. Mi diressi velocemente verso la mia stanza per prendere i vestiti e poi per andare in bagno a lavarmi. Non ero ancora pronta ed ero un pò in ansia per la scuola. Mi vestii con dei jeans neri e un felpone beige e indossai delle convers di pelle nera. Uscii dal bagno per poi andare in salotto, ma mi fermai prima di entrare, sentii la voce di Neil, il padre, parlare con Billy. Neil in una manciata di secondi e con solo una frase, si dipinse come un padre severo e violento, e il tutto era ampliato dal fatto che Billy non lo chiamasse "papà" o in qualche nome simile, ma rispondeva a Neil in modo freddo con un "si, signore". Nel sentire quella conversazione mi venne la pelle d'oca. Billy era veramente così impotente di fronte a suo padre? Eppure sembrava così forte
1049 parole
STAI LEGGENDO
La Ragazza Della Stanza -Billy Hargrove × T/n-
FanfictionDa quando i tuoi genitori si sono divorziati tuo padre ti da solo regole da seguire, che man mano diventano leggi da rispettare. Non sopportavi più la tua vita da quando si era risposato. Non ti trattava più come una figlia e tu ne eri un mix tra tr...