Capitolo 19

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PUNTO DI VISTA LEYLA

All'improvviso bussano alla porta...<<Leyla posso?>> mi chiede Lucy in modo dolce, così faccio  nascondere Schneider sotto il letto...per poi aprire la porta. <<Cosa fai?>> mi chiede entrando e sedendosi sul letto, dondolando i piedi...mentre io prendo posto sulla sedia della mia scrivania girata verso di lei...<<Leggevo.>> dico indicando un libro sulla scrivania, <<Di cosa parla?>> chiede ancora, <<Solite storie d'amore...>>  dico accennando un sorriso, gettando un'occhiata veloce sotto il letto.
<<Volevi parlare di qualcosa?>> chiedo, <<Mmh niente. Volevo solo chiederti una cosa...>> dice ed io la incito a farlo, <<Quanto tempo resteranno quegli uomini in paese?>> chiede torturandosi le mani, la sua domanda mi lascia abbastanza senza parole...al punto che non so cosa dirle, anche perché non lo so...<<Non ne ho idea.>> dico sedendomi accanto a lei e abbracciandola, <<Sai che Mari ha perso il suo papà?>> mi chiede triste, <<Davvero?>> le domando <<Si..dice che si era opposto alle regole.>> dice, <<E così una sera, non è più tornato a casa...>> continua, <<Pensi sia morto?>> chiede...<<Ma no, molto probabilmente e sicuramente, sarà da qualche parte...magari ha iniziato un nuovo lavoro e presto ritornerà.>> dico cercando di essere convincente...e sembra che ci riesca dato che mi rivolge un sorriso dolce...per poi darmi un bacio sulla guancia e andare via, facendomi sospirare.
<<Carina.>> dice Markus riferendosi a mia sorella, <<Già...>> dico accennando un sorriso, <<Tu hai fratelli o sorelle?>> chiedo... <<No >> dice prendendo posto accanto a me, <<Mia madre, ha avuto una gravidanza difficile quando ha avuto me...>> dice, <<Inoltre, essendo io l'unico figlio... ero quello da cui mio padre si aspettava il mondo.>> continua, <<Pensa che ho imparato a sparare quando avevo soli 4 anni.>> dice fiero di sé...<<Eppure per mio padre, non era mai abbastanza. Trovava sempre il modo per screditarmi, farmi sentire un errore...>> dice, <<E tua madre?>> chiedo, <<Mia madre era un angelo, è stata sempre fiera di me...anche la prima volta che ho camminato.>> dice...<<Ti manca?>> chiedo in modo dolce, <<Molto.>> dice, <<Lei è stata sempre contraria alla mia scelta di arruolarmi, oramai tempo fa...>> dice, <<Poi sono stato promosso comandante, lei ne era felice ma era anche molto preoccupata.>> continua, <<Per mio padre invece...dovevo sempre puntare in alto, non importava quanto mi ci impegnassi per fare qualcosa, per lui avevo già fallito in partenza.>> dice <<Inoltre, non facevamo che litigare...lui era testardo, ma io lo sono e lo ero più di lui.>> dice serio, <<Beh...non conosco tuo padre, ma posso confermare che sei la persona più testarda che conosca.>> dico facendolo sorridere, <<Sai, credo che il suo problema sia stata proprio la mia nascita.>> dice guardandomi, e in quel momento non so cosa mi succede, ma gli metto una mano sulla gamba come conforto...lui osserva la mia mano irrigidendosi un attimo, ma poi si rilassa accennando un piccolo sorriso poggiando una mano sulla mia guancia finché inizia ad avvicinarsi pian piano.
I miei occhi si spostano sulle sue labbra mentre si avvicinano...e prima che possa fare un altro passo, mi allontano in fretta cadendo con il sedere per terra...<<F-forse, è meglio che vada ad aiutare per la cena.>> dico imbarazzata correndo fuori, nel mentre prendo un bel respiro profondo ed...ahi..mi massaggio la parte dolorante.

Finito di cenare...<<Mamma, posso avere un'altra fetta di torta?>> chiedo, <<Un'altra?>> domanda incredula...<<Si, beh vorrei portarla di sopra per mangiarla leggendo un libro...>> dico <<Va bene.>> dice ridendo tagliando una fetta, la prendo per poi andare di sopra...entro poggiando la torta sulla scrivania per poi chiudere la porta, <<Markus?>> sussurro per poi porgergli la torta, <<Per me?>> chiede, mentre io annuisco...<<Non dovevi.>> dice, <<Non hai fame?>> chiedo, <<Sono stato molto di più che una giornata senza mangiare...>> dice sorridendo, per poi iniziare a mangiare in modo calmo...se fossi stata io a digiunare al suo posto, a quest'ora starei già divorando tutto ciò che ha davanti, compreso lui e i suoi vestiti...<<Era molto buona!>> dice una volta finito, ed io sorrido per poi prendere il piatto e metterlo sulla scrivania ancora una volta.
Dopodiché ci ritroviamo entrambi distesi sul mio letto...e mi accorgo che le mie coperte e i miei cuscini hanno un profumo particolare, il suo...okay, non laverò mai più queste lenzuola.
Ad un certo punto lo sento schiarirsi la voce, <<Dovrei andare...>> dice mentre io nego con la testa, <<I miei sono ancora svegli.>> dico girandomi verso di lui, per poi portarmi una mano alla bocca per fare uno sbadiglio...<<Ti dispiace se riposo un po?>> chiedo assonnata, <<No...>> dice osservandomi, mentre io mi metto comoda stretta a lui, eh beh...non è mica colpa mia se il mio letto è molto piccolo...chiudo gli occhi e sembrerà strano, ma mi è parso quasi di sentire la sua mano sul mio viso...ma forse l'avrò solo immaginato.

Una forte luce mi arriva sul viso...mi giro contrariata e mi stiracchio per bene, credo di non aver mai dormito così bene in vita mia.
Apro gli occhi e quando i miei occhi si abituano alla luce, mi prende un colpo...sono sola.
Ma okay, manteniamo la calma...con una fretta mai avuta mi precipito alla finestra, ma sembra tutto calmo...va bene, non credo che i miei abbiano visto Markus altrimenti ora non sarei qui ovviamente...e se...oddio, e se mi avessero uccisa nel sonno e questo sarebbe quindi il paradiso?!?!?!?! Beh se così fosse, avrebbero potuto almeno farmi trovare qualche pasticcino...non so...dei cornetti, magari ricoperti di zucchero a velo...o magari anche una torta al cioccolato, farcita con della panna.
Mi avvicino alla mia scrivania per poi guardarmi allo specchio, ma noto un foglietto con sopra una mia collana, strano...forse sarà il mio certificato di morte? Lo apro e leggo cosa dice...
Buongiorno Ley, domani ti aspetto dietro la collina...per una buona colazione, mi raccomando.
Ps: Spero vivamente di essere stato più comodo del tuo cuscino, dolcezza.

Spalanco gli occhi per l'ultima frase letta, per poi sentire l'imbarazzo sopraggiungere dentro di me...ma poi rileggo quel bigliettino...e mi ritrovo a sorridere felice.

Cammino in fretta per raggiungere il luogo dell'appuntamento...e raggiungo la collina portandomi una mano al viso per coprire i miei occhi dal sole e guardandomi intorno...noto subito dei soldati guardarmi da capo a piedi, così decido di ignorarli notando la macchina di Markus...che raggiungo correndo, mentre lui è lì che mi aspetta con un sorriso.
Quando finalmente lo raggiungo, mi dà una un abbraccio dandomi al contempo anche un bacio all'angolo della bocca...mentre i suoi occhi sono fissi sui tizi dietro di me...<<Pronta per una colazione coi fiocchi?>> mi chiede accompagnandomi al lato del passeggero stringendomi per la vita, <<Prontissima comandante!!>> dico sorridendo, mentre lui mi fa un occhiolino e poi con un sorrisetto passa al lato del guidatore.

Überquerte SchicksaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora