Capitolo 39

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PUNTO DI VISTA LEYLA

Mi sveglio improvvisamente da un brutto sogno, mi siedo al centro del letto cercando di controllare il mio respiro agitato.
Guardo la finestra e noto che è ancora buio, decido di alzarmi per prendere un' po d'aria...cosi mi alzo e mi avvicino alla finestra, ma quando esco noto una figura poco più avanti seduta su una sedia...decido di rientrare dentro, per evitare di vederlo ma il suono della sua voce ferma i miei passi.
<<Cambiato idea?>> chiede, continuando a guardare difronte a lui... <<Come hai fatto?>> chiedo osservandolo stupita, <<Non ho bisogno di vederti per capire che ci sei.>> dice, deglutisco nervosamente...per poi stringermi nel mio plaid, mi avvicino ma mantenendo comunque una determinata distanza, rimanendo alle sue spalle...<<Perché non dormi?>> chiedo mentre lui si gira verso di me, ma non completamente... dandomi comunque la vista di quel che è il suo profilo...<<Potrei farti la stessa domanda.>> dice, <<Perché sei sveglia?>> continua, <<Un brutto sogno.>> dico...<<E tu?>> chiedo, <<Più o meno per la stessa ragione.>> dice...per poi portarsi il bicchiere alla bocca e bere tutto in una volta. Restiamo entrambi in silenzio, fino a quando non decido di parlare...rompendolo <<Non c'è bisogno che tu resti qui.>> dico seria, <<Oh lo so.>> mi risponde semplicemente, senza scomodarsi...<<Allora vattene.>> dico, ma lui mi lancia un'occhiata ignorandomi completamente.
Sono questi i momenti in cui gli spaccherei volentieri un vaso in testa, beh quasi sempre in realtà...visto che questo è il suo comportamento per il 95% delle volte, mentre per il restante 5% semplicemente dorme... <<Odio quando fai cosi!>> dico arrabbiata, <<Non dovresti imbronciarti... altrimenti ti verranno le rughe.>> dice osservandomi divertito, <<Sempre se non sarai tu a farlo per primo.>> dico irritata con le braccia incrociate.
<<Perche' non vieni qui? Così facciamo due chiacchiere...anziché sputare sempre fuoco.>> mi avvicino posizionandomi difronte a lui, per poi tirare indietro il piccolo pouf... facendo cadere le sue gambe di peso, mi lancia un'occhiataccia infastidito per poi sistemarsi sulla sedia.
Prendo posto per poi osservarlo, <<Mi dica, sarei onorata di rispondere alle sue domande.>> dico ironica sbattendo le ciglia, mi guarda per poi iniziare a parlare...<<Tuo padre non è di queste parti, giusto?>> lo osservo sorpresa da questa domanda...<<Perche' questa domanda?>> chiedo seria, <<Non si risponde ad una domanda, con un'altra domanda.>> dice, mentre lo osservo in silenzio per poi poi rispondere. <<No...>> dico, <<Ma non ne so molto...>> continuo <<Ai miei non piace parlare di questo.>> dico stringendo il plaid tra le mie mani, <<E tua madre?>> chiede osservandomi, <<Lei si.>> dico stranita dalle sue domande, <<Perché mi stai chiedendo questo?!>> chiedo confusa, <<Sono solo curioso...>> dice <<Forse è per questo che mi odia.>> continua lasciandomi un'occhiata, <<Lui non ti odia...>> gli dico con gentilezza, poggiando una mano sulla sua...mentre lui si avvicina a me <<E tu?>> chiede osservandomi con curiosità, lo fisso per un paio di secondi...per poi alzarmi in fretta ed allontanarmi.
<<Io non ho mai odiato nessuno...>> dico nervosa, <<Ma odi me, giusto?>> chiede avvicinandosi a me, chiudo gli occhi...cercando il modo di mandare via tutte le emozioni che provo in questo momento, mi volto verso di lui ritrovandomelo a pochi centimetri di distanza...mi ritrovo a trattenere il respiro, mentre lui porta una mano sul mio viso <<Tua moglie sarà preoccupata...>> dico con voce tremante, cercando di cambiare discorso e mettere distanza tra di noi.
Mi osserva ancora, per poi sorridere nervosamente...<<Vedi? Questa è una cosa che odio profondamente.>> dice arrabbiato cominciando ad andare avanti e indietro, <<Cioè?>> chiedo non sapendo a cosa si riferisse, <<Cambi discorso, non affronti le situazioni...e ti limiti a credere solo a ciò che vedi. Questa cosa è irritabile!>> dice alzando la voce, <<Io vedo semplicemente l'evidenza...>> dico mantenendo la calma, <<Sei una bugiarda!>> esclama subito, <<Tu vedi solo ciò che vuoi vedere!>> continua, <<Che c'è? Ti serviva un modo per avere il via libera con il tuo fidanzato?!>> chiede, so perfettamente che si sta riferendo a Richard... <<Cosa pretendevi si può sapere?! Che sarebbe rimasto tutto com'era??? urlo arrabbiata, <<No!!!>> urla a sua volta...per poi fermarsi e portarsi una mano sul viso esasperato, <<Avrei voluto che ne avessimo parlato. Avrei voluto che fossimo andati più a fondo.>> dice...<<Markus, non c'è niente di cui parlare...>> dico con voce calma, ma tremante... mentre lui annuisce <<Va bene.>> dice, per poi afferrare la sua giacca e rientrare in casa.
Lo seguo confusa...<<Dove vai?>> chiedo restando ferma osservando i suoi movimenti, porta il suo sguardo al mio e posso giurare di aver visto i suoi occhi lucidi...il mio cuore comincia a fare male alle sue parole, <<Faccio quello che volevi.>> dice...<<Me ne vado.>> continua, per poi avvicinarsi alla porta d'ingresso.
Il mio cuore mi dice di fermarlo subito, ma quando faccio per farlo la voce mi resta bloccata in gola...<<Ah...>> dice fermandosi con la porta aperta, lo guardo smarrita...<<La stanza è già stata pagata.>> dice, per poi uscire sbattendo la porta alle sue spalle...sentendo l'ultimo pezzo del mio cuore spezzarsi.
Gli occhi sono offuscati dalle lacrime, mi siedo sul letto...prendendo la testa con entrambe le mani, comincio a piangere e sfogare tutto il mio dolore.

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