Capitolo 8

231 10 2
                                    

PUNTO DI VISTA LEYLA
Una luce entra dalla finestra...interrompendo il mio bel sonno.
Mi strofino gli occhi e li apro, sembrerá strano ma mi sono fatta proprio una bella dormita...ad un certo punto sento un peso sulla mia pancia, abbasso lo sguardo e vedo dei capelli neri, spalanco la bocca incredula..
Come diavolo ci è finito lì?! Mi blocco completamente, non so che fare e neanche cosa dire accidenti...dorme beatamente, mi ha presa per un cuscino?
Oddio chissà i miei come saranno in pena, adesso cosa gli dico? Non posso dire di essermi fermata da Amy, lei sarà andata sicuramente a casa per il compleanno di Lucy...povera me.
Ad un certo punto vedo Schneider alzare la testa e quando si accorge di star dormendo su di me, spalanca gli occhi per poi alzarsi di scatto...<<Io, non mi sono accorto di...>> dice nervoso grattandosi la testa, <<Ero comoda almeno? >> dico ironica per sdrammatizzare...<<Ho dormito meglio!>> dice serio alzandosi, <<Farò finta di crederci.>> dico alzandomi anche io e avvicinandomi alla finestra.
<<Come faremo a tornare a casa?>> chiedo, <<Cercherò di mettermi in contatto con i miei uomini.>> dice infilando le scarpe, per poi avvicinarsi al frigo e versarsi un bicchiere d'acqua...<<Non poteva farlo ieri?>> dico, <<Avrei potuto..>> dice <<Ma non l'ho fatto.>> continua come se niente fosse. <<Ma che cos'ha che non va?!?>> urlo, <<Sono stata quasi uccisa, mi sono persa il compleanno di mia sorella e inoltre adesso verrò di sicuro ammazzata dai miei genitori perché lei ha deciso di aspettare per chiamare qualcuno?!>> dico non riuscendo a crederci, <<Esatto.>> dice infilando la giacca...<<Andiamo?>> chiede, infilo in fretta le scarpe e dopo aver preso le mie cose usciamo.
<<Lui lo rimaniamo lì?>> chiedo indicando il tizio morto, <<Si, se ne occuperà qualcuno.>> dice richiudendo la porta alle nostre spalle, e subito veniamo baciati dal sole...ci avviciamo alla macchina e accende una specie di radio. <<Qui Comandante Schneider, mi ricevete?>> dice per poi portarsi le maniche della giacca ai gomiti, <<Qui Barnes signore, la ricevo forte e chiaro!>> sentiamo dall'altra parte...<<Barnes, voglio che mi mandi un mezzo. E poi in seguito dovrete venire a recuperare la mia macchina.>> dice serio, prendendo i suoi occhiali da sole dal portaoggetti.
<<Si signore, mi mandi la sua posizione!>> dice l'altro, <<Distiamo più o meno 30/40 metri dalla fattoria.>> dice Schneider...<<Va bene signore le manderemo subito riforzi!>> dice una voce, e Schneider spegne la radio...<<Adesso dobbiamo aspettare.>> dice mettendosi comodo, <<Posso farle una domanda?>> chiedo, <<Perché me lo chiedi se poi la fai comunque?>> chiede...<<Lei è tedesco giusto?>> chiedo, <<Si, perché? Papino ti ha insegnato a stare lontana dai tedeschi?>> dice ironico...<<No.>> dico sbuffando, <<L'ho chiesto solo perché non lo sembri..>> dico e lui mi guarda per incitarmi a continuare.
<<Insomma, tutti gli altri sono biondi, occhi azzurri e pelle chiara. Tu hai i capelli neri, la pelle scura e i tuoi occhi sono...beh sono quello che sono!>> dico, <<Sono tedesco da parte di mio padre, mentre mia madre era italiana. E ho preso da lei capelli, carnagione e tutto.>> dice battendo una mano sul manubrio...<<E gli occhi?>> chiedo, <<Quelli da mio nonno materno, ma mia madre li aveva marroni quindi ha saltato una generazione e sono toccati a me...>> dice accennando un sorriso, <<Beh sono...>> ma non termino <<Sono?>> chiede fissandomi, <<Ecco...mettono un po' i brividi, agitazione. Soprattutto quando metti la testa di lato oppure ti soffermi su qualcosa...però allo stesso tempo danno senso di protezione, e sono molto belli.>> confesso imbarazzata...<<Anche i tuoi sono molto belli!>> dice, <<Ho due semplicissimi occhi marroni ahahah.>> dico...<<Bisogna guardare quello che c'è dentro!>> dice, per poi portare i suoi occhi nei miei.
Dopo un po' arriva una macchina con dei soldati, mentre un altro arriva su una moto molto bella...<<Signore!>> dice scendendo e porgendo il casco a Schneider, <<Si assicuri di riportare la macchina in paese e consegnate questa confezione di latte alla famiglia Andreani!>> dice...<<Si signore!>> dice quest'ultimo andando via.
<<Perché gli hai detto di consegnare il latte?>> chiedo, <<Perché non puoi venire in moto con una confezione di latte.>> dice...<<In mo-moto?>> chiedo, <<Si, forza!>> dice.
<<Io non ci sono mai salita...>> confesso imbarazzata, <<Lo so, non ne ho viste di molte in giro, sono l'unico.>> dice, <<Vieni ti aiuto.>> dice per poi aiutarmi a salire e mettere un casco grigio. Dopodiché sale anche lui davanti e dopo aver indossato un casco nero, accende la moto...<<Tieniti forte a me.>> dice prendendo la mia mano e portandola attorno alla sua vita la quale mi stringo forte.
Arriviamo giù casa mia, mi sto preparando psicologicamente per la lavata di capo che mi faranno i miei...spegne la moto per poi aiutarmi a scendere, tolgo il casco e glielo passo <<Ti ringrazio...>> dico abbassando lo sguardo, <<Vada dentro, prenderà freddo.>> dice serio per poi correre via sulla sua moto. Perché è ritornato al voi?...Ma soprattutto, perché freddo?! Ci saranno 40 gradi mah.
Confusa mi avvicino alla porta di casa e dopo aver preso un respiro profondo entro...
Subito vengo accolta da un abbraccio caldo e accogliente di mamma, <<Piccola mia dove sei stata?>> chiede impaurita, <<Tranquilla mamma è tutto okay...>> dico, <<Ma dove sei stata? Eravamo tutti così in pena.>> dice...<<Sono andata a prendere il latte.>> dico indicando la confezione sul tavolo. <<Leyla voglio sapere dove sei stata tutta la notte!!!>> urla mio padre, <<E-ero con il comandante Schneider.>> confesso, per la prima volta in vita mia trovo interessante il nostro pavimento... <<Schneider? >> chiede incredulo, <<Papà non pensare male, mi sono solo fatta accompagnare...e la macchina al ritorno si è fermata così ci siamo fermati in una casetta. Abbiamo riposato e stamattina abbiamo contattato qualcuno.>> dico in fretta, mentre mio padre sta per dire qualcosa ma lo precedo...<<Riposato in letti separati!i>> mento, <<Hai minimamente idea di cosa abbiamo passato tutta la notte?! Tua sorella non la smetteva di chiederci tu dove fossi...e quando Amy è arrivata da sola volevamo morire!>> dice serio.
<<Mi dispiace papà...>> dico mortificata, <<Vai in camera tua!>> dice...così mi avvio, ma la sua voce mi ferma <<Sarai in punizione per i prossimi 2 mesi.>> dice, <<Va bene...>> dico con lo sguardo basso, per poi salire in camera.

Überquerte SchicksaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora